MITORAJ “LO SGUARDO- HUMANITAS – PHYSIS”

in ARTE/CONFERENZA STAMPA/CULTURA by

MITORAJ
“LO SGUARDO- HUMANITAS – PHYSIS”
Dal 26 Marzo 2024 al 31 Ottobre 2025

Parco Archeologico e paesaggistico di Siracusa – Ortigia – Parco dell’Etna
16 Aprile evento inaugurale di presentazione con performance teatrale musicale

 

Comunicazione e Ufficio stampa

Responsabile comunicazione Roberto Grossi
Ufficio stampa Marina Luca
Email: press@associazioneglobart.it

È stata presentata oggi 12 aprile, nella conferenza stampa presso l’Auditorium dell’Ara
Pacis di Roma, la più grande esposizione mai realizzata a cielo aperto di Igor Mitoraj
intitolata “Lo Sguardo- Humanitas- Physis”, visibile al pubblico dal 26 Marzo fino al 31
ottobre 2025 in alcuni dei luoghi più straordinari e suggestivi della Sicilia.

La mostra è promossa dal Parco Archeologico di Siracusa Eloro Villa del Tellaro e
Akrai, prodotta da Atelier Mitoraj, in collaborazione a Mediatica e Tate, con il
patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Siciliana, Assessorato dei beni
culturali e dell’Identità Siciliana, Assessorato del territorio e dell’ambiente, in
collaborazione con Assessorato dell’Agricoltura, con il Parco dell’Etna, con il
Demanio forestale con il Comune di Ragalna e con il Comune di Siracusa.

L’esposizione è stata curata con competenza e passione da Luca Pizzi, Direttore
artistico dell’Atelier Mitoraj, coadiuvato da Paolo Patanè, Direzione produzione
esecutiva; Direttore culturale e creativo Roberto Grossi.

Delle 27 opere monumentali che compongono l’inedito e struggente percorso espositivo,
25 potranno essere ammirate dai cittadini e dai turisti all’interno del Parco archeologico
di Neapolis a Siracusa ( sito Unesco- famoso in tutto il mondo per la compresenza di due
teatri di pietra e delle vestigia appartenenti alla grande civiltà greca e romana) mentre
l’opera bronzea del “Teseo Screpolato” si innalza a 1700 metri sulle pietre laviche
dell’Etna (Patrimonio dell’umanità) e la scultura alata “Ikaria” guarda verso il
mediterraneo dallo spazio antistante al Castello Maniace ad Ortigia, simbolo dell’incontro
tra i popoli e le culture.

In questa esposizione lo stile espressivo di Mitoraj e la sua poetica, ricca di surrealismo
e simbolismo, si manifestano in assoluta armonia e continuità con i modelli della
tradizione classica e romana e in un dialogo fecondo con la natura. Le opere presenti,
infatti, realizzate tra il 1993 e il 2014 in bronzo, ghisa, travertino e resina, si integrano
magicamente con i luoghi che le accolgono generando suggestioni profonde e stimolando
conoscenza e partecipazione.

Il tema “Lo sguardo”, trae fondamento dall’espressività delle opere e nel
messaggio artistico e culturale di Mitoraj, ed esprime la visione universale di quella
dimensione circolare dell’esistenza umana che ci induce ad una riflessione interiore
rispetto alla società (Humanitas) nella quale viviamo e al nostro rapporto con natura che
ci circonda (Physis) e ai suoi elementi primordiali (fuoco, acqua, terra, aria).
Questa grande esposizione, di assoluto valore internazionale, supera, dunque, il concetto
della bellezza puramente estetica dell’arte e dei monumenti e, come in una
rappresentazione drammaturgica nei due antichi teatri, greco e romano, pone all’uomo
contemporaneo interrogativi sul suo destino nel mondo e nella storia.

Un progetto culturale così ambizioso ha richiesto uno sforzo senza precedenti dal punto
di vista organizzativo, tecnico e scientifico per il trasporto, l’installazione e l’allestimento
di opere grandiose come il “Dedalo”, scultura bronzea posta accanto all’Orecchio di
Dionisio; il “Torso Croce” Arena Verona gigantesca opera in resina, che richiama al
riscatto e al rinnovamento interiore nella Grotta del Salnitro o “Luci di Nara II” che con
il suo volto di bianco travertino, restituisce purezza e speranza di fronte ai segni di crudeltà
e di sofferenza che sembrano ancora oggi aleggiare nell’ Anfiteatro romano. La
partecipazione culturale ed emotiva viene favorita anche grazie alla regia di luci e alla
diffusione di suoni e musica appositamente creata, come per l’installazione del grande
volto bronzeo “Tindaro“, nel fondo buio dell’Orecchio di Dionisio.

Il progetto è reso possibile per la positiva collaborazione pubblico privato grazie al quale
gli organizzatori prevedono l’afflusso record di 2 milioni di visitatori, anche in virtù di
una massiccia campagna mediatica.

Il 16 Aprile presso l’area archeologica Neapolis si svolgerà l’evento inaugurale per la
stampa ed invitati, con una performance teatrale e musicale con oltre 40 artisti, scritta e
diretta da Gisella Calì con musiche inedite di Lello Analfino che metterà in risalto il
viaggio spirituale, tra miti ed eroi, di Ikaro, Un Uomo moderno, verso il cambiamento e la
Bellezza.
La mostra è aperta al pubblico dalle 8:30 fino alle 19:30. Per la prima volta con il biglietto
d’ingresso unico di 16,50 Euro sarà possibile visitare l’area archeologica, ed ammirare le
opere di Mitoraj in un contesto così emozionante e unico al mondo. (la biglietteria rimane
aperta fino alle ore 18:00).

DICHIARAZIONI:

Jean Paul Sabatiè – Presidente Atelier Mitoraj (coordinamento Ati)
Ho fortemente voluto realizzare questa mostra con l’Atelier Mitoraj, a dieci anni dalla
scomparsa di Igor, una mostra in un posto unico che esprimesse, al massimo livello, la
sua poetica, il suo messaggio artistico e la sua ricerca di una bellezza eterna attraverso
le ferite del tempo. Le opere di Igor hanno interpretato il dramma della condizione umana
e l’ineludibile anelito verso la luce e l’armonia della purezza anatomica dei corpi.
Uno Sguardo che dalla storia e dal passato ancora oggi interroga tutti noi.

Luca Pizzi – Curatore
Con questa mostra abbiamo costruito un viaggio dove gli sguardi si uniscono tra di loro,
partendo dalla scultura installata sull’Etna che guarda verso l’Ikaria pronta a spiccare il
volo, fino alla Neapolis: un itinerario di sguardi che vuole segnare il passaggio dal
guardare al vedere, un percorso di consapevolezza che si affida alla Natura, alla Bellezza
e al Mistero. I tanti Ikaro e le tante Ikarie sono simbolo di un’umanità smarrita che cerca
risposte, che difende la sua dignità e fugge dalle tante prigioni della contemporaneità. Lo
sguardo è quello metafisico delle opere, accecate, bendate, senza occhi ma capaci di
leggere, comprendere ed accogliere anche i lontani e gli invisibili

Roberto Grossi – Direttore culturale e creativo
Lo stupore che genera la mostra è la dirompente contemporaneità di opere d’arte, come
quelle meravigliose di Mitoraj, in perfetta armonia con gli atemporali luoghi
dell’esposizione, che diventano soggetto, protagoniste, parlano a ciascuno di noi.
Ci raccontano le contraddizioni che viviamo, le paure e l’incompiutezza dell’esistenza che,
con un rinnovato Sguardo nel profondo di noi stessi, può ricondurci alla capacità di
convivere con la natura e la comunità e, soprattutto, di immaginare.

Paolo Patanè – Direzione produzione esecutiva
Una mostra articolata in tre contesti molto diversi, Neapolis e Ortigia a Siracusa e Etna,
con uno sforzo poderoso di relazioni e procedure: tre differenti Assessorati regionali, due
Comuni, due Parchi e altri numerosi Enti. Un progetto culturalmente ed
organizzativamente ambizioso e vincente anche grazie ad una inedita, positiva,
collaborazione pubblico privato.

Francesco Paolo Scarpinato – Assessore ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana
È un progetto in cui la Regione Siciliana crede molto perché va nella direzione di
valorizzare lo straordinario patrimonio storico e archeologico della regione, come il Parco
di Neapolis, in una logica innovativa. Una mostra di caratura internazionale che saprà
richiamare nuovo pubblico e rafforzare l’immagine della Sicilia nel mondo, anche come
volano per il turismo e l’economia.

 

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