Scrittrici: rara lettera di Jane Austen alla sorella sarà esposta nella sua casa-museo

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L’autrice mette in mostra la sua arguzia in una lettera del 1798 che descrive i suoi cappelli, le faccende domestiche e le cene a base di pollo. Una rara lettera di Jane Austen (1775-1817) alla sorella Cassandra, in cui condivide notizie domestiche e pettegolezzi di vicinato, sarà esposta nella vecchia casa della scrittrice inglese a Chawton, nell’Hampshire, dove visse negli ultimi otto anni della sua vita.

Datata 1798, la lettera è una delle circa 160 sopravvissute dell’autrice di “Orgoglio e Pregiudizio” e una delle prime conosciute ed è stata battuta da Cheffins, casa d’aste di Cambridge: l’autrice rivela la sua arguzia descrivendo i suoi cappelli, le faccende domestiche e le cene a base di pollo.

Composta da quattro pagine, scritte su un unico grande foglio piegato tre volte, la lettera sarà esposta nella casa-museo della Austen in occasione della mostra che esplora il rapporto della scrittrice con la sorella dal titolo “My dear Cassandra…” (“Mia cara Cassandra”), che si terrà dal 22 marzo al 29 ottobre 2023.

Martin Millard, direttore di Cheffins, ha descritto la lettera come “tipica nel suo stile domestico: è vivace, vivida, divertente e una brillante finestra sulla sua personalità”.

L’autrice di “Emma” e “Ragione e sentimento” scrisse la lettera da Steventon, la sua casa di famiglia all’epoca, alla sorella Cassandra, che era ospite del fratello maggiore, Edward Austen Knight, a Godmersham Park nel Kent, verso la fine di ottobre del 1798. La lettera fu scritta il giorno dopo il ritorno della Austen dal Kent, dove lei, i suoi genitori e Cassandra avevano trascorso due mesi in visita a Edward e alla sua famiglia.

All’epoca della lettera, la madre era malata e Austen si doveva occupare di tutto in casa. Nella lettera scrive delle sue nuove responsabilità con una beffarda presunzione: “Sono davvero molto grande; ho avuto la dignità di far cadere il laudano di mia madre ieri sera, porto con me le chiavi del vino e dell’armadio; per due volte, da quando ho iniziato questa lettera, ho avuto ordini da dare in cucina: La nostra cena era molto buona ieri, e il pollo bollito perfettamente tenero; quindi non sarò costretta a licenziare Nanny per questo motivo…”.

La Austen dice anche alla sorella che la lavandaia se ne va e che un nuovo servitore “si occupa della nostra purificazione”. “Non sembra che tutto ciò che ha toccato sia mai stato pulito, ma chi lo sa?”, scriveva.

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