L’assedio di Clastidium, il fantasy raccontato dall’esordiente Simone Lazzari

in Senza categoria by

Nel mondo di Shandaar, uomini, elfi, orchi e altre creature sono in perenne disputa per predominare gli uni sugli altri. In questo scenario, un composito gruppo, animato da diverse motivazioni, si mette in marcia alla volta di Clastidium, la capitale di Shandaar. I due monaci Lupo e Zetal devono recuperare una pietra leggendaria, sottratta loro da Halvermann, un componente della Gilda di Varkaat, la più famosa gilda dei ladri della Capitale. Jasper, un mercenario innamorato di un’adepta del castello dei maghi, parte per trovare un misterioso elemento che sembra essersi disperso tempo addietro e che potrebbe ridare nuova vita al suo migliore amico, tramutato in pietra da un incantesimo. Infine, c’è Corra, costretto da un suo nemico a recarsi a Clastidium per partecipare al famoso «Torneo dei massacri». Nessuno di loro, però, può immaginare cosa li aspetta nella città. 

“L’assedio di Clastidium” è il romanzo d’esordio di Simone Lazzari, ci saranno battaglie, conclusioni inaspettate, lutti, ricongiungimenti e ritorni a casa. La differenza è sempre nel come le cose vengono raccontate. Ascoltando le parole dell’autore emerge un tema unico: l’inclusività, ma, allo stesso tempo, la voglia di scandagliare ogni abisso del reale per portare avanti i propri ideali. Simone Lazzari afferma che è un libro in cui personaggi appartenenti a diverse etnie: umani, elfi, orchi, partono per la capitale di quel mondo chiamato Shandaar. Il mondo dell’avventura presenta due anime: una storica, una fatta di mistero, di magia. Gli eroi intrecceranno la propria Τὺχη con amici, nemici, stranieri e avventurieri, seguendo vie tortuose e inaspettate, porterà tutti di fronte alle conseguenze delle loro azioni, e a chiudere definitivamente una partita aperta, per alcuni, da molti molti anni. I motivi che li porteranno nella capitale saranno molteplici: la voglia di riscoprirsi e riscoprire, il bisogno di evasione, la necessità di sentirsi parte di un qualcosa. Le strade dei protagonisti, le loro storie si intrecciano dando vita a infiniti colpi di scena, intrecci pregressi, unioni a cui nessuno potrebbe mai pensare.


Non c’è un vero protagonista o un vero antagonista, l’obiettivo dell’autore è quello di creare un mondo in cui il principio di identificazione e il principio di allineamento (portati avanti da Jason Mittel in Complex TV) si intersecano. “Ho voluto fare un qualcosa nel quale ci sono personaggi, tanto buoni quanto cattivi, che possono piacere a chiunque lo legga. Ogni lettore ha la possibilità di impadronirsi delle caratteriali dei vari personaggi.” Questo è sicuramente possibile anche grazie all’introduzione di un torneo chiamato “Torneo dei massacri”, torneo che si colloca a metà strada tra il “Torneo tre maghi” di Harry Potter di J.K. Rowling e “Le nozze rosse” di Game of Thrones di G. Martin. Ricorda l’high fantasy nel momento in cui lancia i personaggi verso la loro ricerca, la fantascienza quando li fa interagire con manufatti che non sanno come descrivere, mostrando quindi una scienza indistinguibile dalla magia. Forse non tutto sarà spiegato, non tutto alle fine è definito, qualcosa è rimasto sfumato, non detto. Non so se sia per lasciarsi la porta aperta verso altri scenari, o semplicemente perché, anche in letteratura, come nella vita, non sempre ci sono tutte le risposte. Questi personaggi, nel bene e nel male, sono arrivati alla fine del loro percorso. Un viaggio che è stato bello concludere, dopo tanta attesa.


A cura di Alice Grieco

Lascia un commento

Your email address will not be published.

*