Non avrò scampo – La seconda indagine dell’ispettrice de Asmundiis, ultimo romanzo di Vito Rosario Ferrone edito da Apeiron, in libreria e nei maggiori bookshop online al prezzo di € 14,50.
Ordinario di Chimica e Tecnologie chimiche presso l’I.T.I.S “Elena di Savoia” di Napoli, nel corso degli anni ha pubblicato Nucleo centrale, Arduino Sacco Editore; Immobilità centrale, Youcanprint self publishing; Relatività centrale, Arduino Sacco Editore; Assenza centrale, Napoli è centrale, Centrale, Youcanprint self publishing; Aveva ancora i capelli bagnati, Robin edizioni.
Elementi costitutivi di questo nuovo giallo di 270 pagine ambientato tra le vie di Napoli, la fisica medica e la lotta contro i tumori. La protagonista, Maria Camilla, è tornata nel suo commissariato e subito la attende un nuovo caso da risolvere: l’omicidio di un fisico nucleare, ucciso nella sua auto.
Il tema centrale del romanzo, chiarisce Ferrone, è “L’amore […] E con l’amore, il suo consanguineo, l’odio”; a questo si aggiungono dolore e speranza, scienza e tecnologia, politica e ambizioni personali, e lotta ai tumori. “Sono convinto che le terapie con gli acceleratori hanno un potenziale che i farmaci non hanno. Il futuro è, quindi, nelle particelle pesanti, gli adroni. Più efficaci e precisi, tant’è che hanno risolto uno dei problemi più angosciosi nella guerra al cancro: la distruzione di cellule sane oltre a quelle tumorali. Intorno a questi argomenti si dipana la trama del romanzo”, afferma l’autore. Ma, dato che i sincotroni costano tanto, non si esclude la possibilità che entrino nel mercato del contrabbando, come già avvenuto per i farmaci: la vittima è infatti un ricercatore proprio di questo settore, e così l’ispettrice de Asmundiis si ritrova a risolvere un caso che non appare come un classico delitto di camorra, e che appassionerà il lettore tenendolo con il fiato sospeso fino all’ultimo. La scelta di trattare questi argomenti, spiega l’autore, coincide con il dovere, in quanto docente, di divulgare e far crescere contenuti e competenze, riconoscendo nella Fisica la “madre di tutte le Scienze”.
I personaggi risultano essere trasfigurazioni sintetiche, in qualche caso sinottiche, di esperienze accumulate nel tempo dall’autore, mentre la scelta di entrare nei panni di una donna caparbia, coraggiosa e proveniente dalla più alta e facoltosa borghesia napoletana, rappresenta una sfida con cui Ferrone ha deciso di confrontarsi: “Camilla de Asmundiis è uno sbirro. Ha il coraggio, la determinazione e la cazzimma degli sbirri. E la sua sensibilità di donna è al servizio di chi è stato offeso, derubato, abusato, ammazzato”.
blog: Amici di Lombino
Erika Lo Schiavo
La giovane ispettrice Maria Camilla De Asmundiis che ha alle spalle un doloroso passato, si trova ad affrontare una nuova indagine per l’omicidio di un fisico nucleare. Brava e determinata, Maria Camilla intuisce subito che non si tratta di un delitto di camorra e che dovrà indagare nella sfera personale della vittima e dei suoi collaboratori. L’attualità dei temi affrontati, come la fisica medica e il contrabbando dei farmaci, rendono la trama interessante e originale. Le relazioni umane scandagliate nel profondo tra passioni irrinunciabili, amicizie, complicità e tradimenti risultano assolutamente coinvolgenti. Infine il linguaggio scorrevole e venato d’ironia rende la lettura piacevole e accattivante.