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Simone Alessandrini

Teatro Vascello – L’Uomo Calamita : Nemesi della lotta al Fascismo

in CULTURA/PHOTOGALLERY/TEATRO by

L’UOMO CALAMITA –  Nemesi della lotta al Fascismo

La tragedia del Fascismo prende corpo con la drammaturgia tridimensionale di Costantini

Roma 02 febbraio 2024

Foto e articolo di Grazia Menna

Oggi, 2 Febbraio 2024 : sono trascorsi cinque anni da quando al Teatro Vascello venne proposta al pubblico la prima de: L’uomo Calamita.

Cinque anni dopo lo spettacolo, seppur in minima parte rimodulato grazie all’esperienza scaturita durante questo periodo dalle tante rappresentazioni, continua a far vibrare di emozione, gioia, stupore, continua a far rimanere gli adulti con il “naso all’insù”, i giovanissimi spettatori “rapiti” dalle meraviglie acrobatiche di Giacomo Costantini.

Il lavoro teatrale scaturisce dalla collaborazione tra il Circo El Grito (https://www.elgrito.net/) , diretto e interpretato da Giacomo Costantini , Wu Ming 2 ( www.wumingfoundation.com) con i suoi testi e la sua voce narrante e Fabrizio “Cirro” Baioni  che contribuisce con le sue musiche dal vivo, scritte specificatamente per questa rappresentazione.

L’allestimento scenico ci presenta tre persone sul palco – musicista, circense, scrittore; a costui è demandata la narrazione della storia in parte vera, per quanto attiene la persecuzione della popolazione Sinti e Rom nell’Italia fascista (Normativa Antizigana nell’Italia Fascista ), in parte immaginaria che si sviluppa tra il 1940 ed il 1945;  periodo di guerra, invasione tedesca, il potere dei fascisti, fame, freddo e i rifugi nella montagna che nasconde. Tutti i componenti di un circo che ogni anno si ferma nel paese immaginario di Corniolo, ipoteticamente collocato sugli appennini, debbono fuggire ed abbandonare il loro tendone già montato. Vengono ricercati alla stregua degli ebrei e delle altre minoranze non gradite ai tedeschi e, di conseguenza, ai fascisti; il loro essere nomadi, giostrai, forse proprio zingari, gente prevalentemente proveniente dall’Est Europa, li accomuna al pericolo “comunista”.

Essi scelgono sì di nascondersi, ma anche di organizzarsi in un “improbabile” battaglione partigiano. Capitanati come sulla pista del circo dall’Uomo Calamita, un supereroe che si dice con poteri magnetici che può attirare a sé ferri da stiro e stoviglie, combattono con le “loro” armi: fantasia ed abilità circensi.

Mentre il narratore Wu Ming 2, alias di Giovanni Cattabriga, membro del collettivo italiano Wu Ming , avanza nella storia e nei suoi passaggi sempre più drammatici, gli esercizi di Giacomo Costantini si fanno via via più estremi e complicati, la musica di Cirro si fa più incalzante e narrante di un clima di pericolosità, con la sua batteria suonata su basi elettroniche

L’apoteosi della pericolosità nello spettacolare esercizio che chiude anche la rappresentazione:  l’Uomo Calamita esegue la “Tortura Cinese dell’Acqua”, esercizio di mesmerismo portato in scena  la prima volta dal grande Harry Houdini, che significa farsi calare a testa in giù in una vasca colma d’acqua, con le manette ai polsi, e provare a uscirne dopo tre minuti di apnea.

La vittoria dell’Uomo Calamita, che si libera dalle manette ed esce dalla vasca, simboleggia la vittoria o la speranza di essa, dell’Antifascismo sui tedeschi, sul regime di oppressione fascista di quell’Italia del 1940.

A conclusione dello rappresentazione gli artisti con la conduzione della foto-giornalista Laura Salvinelli, hanno condiviso con il pubblico un momento speciale di domande e risposte inerenti lo spettacolo; è stata data voce ai tanti bambini presenti in sala incuriositi dagli esercizi di Giacomo Costantini.  Ognuno degli artisti ha raccontato il suo percorso professionale che lo ha condotto a realizzare e partecipare a questo progetto teatrale.

La sfida che questo lavoro teatrale,  che ha esordito in teatro a Maiolati Spontini nel dicembre 2017, porta avanti ossia combinare acrobazie circensi, reading teatrale e musica dal vivo,  si può asserire sia assolutamente VINTA; i numeri parlano chiaro: ad oggi oltre ventimila spettatori per oltre cento rappresentazioni.

 

si ringrazia la GDG Press nella persona di Diletta Maurizi e Luca Pakarov Ufficio stampa della compagnia

CIRCO EL GRITO – WU MING FOUNDATION – L’uomo Calamita ; Teatro Vascello

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/TEATRO by

CIRCO EL GRITO – WU MING FOUNDATION 

presentano

 

L’Uomo Calamita

Dal 2 al 4 febbraio al Teatro Vascello

venerdì h 21; sabato h 19; domenica h 17

L’Uomo Calamita, Wu Ming 2 e Cirro insieme in uno spettacolo di circo contemporaneo, illusionismo, musica e letteratura.

Per festeggiare il quinto anno di tour, per la prima volta dopo ogni replica è previsto un momento di incontro con il pubblico per svelare i retroscena di uno spettacolo che conta oramai più di 20mila spettatori

Scritto e diretto da Giacomo Costantini

Con Uomo Calamita, Wu Ming 2, Cirro

Testo e libro originale Wu Ming 2

Musiche Fabrizio “Cirro” Baioni

Voce narrante Wu Ming 2

Uomo calamita_ph.Laura Salvinelli

Uomo calamita_ph.Paolo Cudini

“Lo spettacolo che dimostra che l’arte circense merita di conquistare i teatri”

L’Espresso

“L’Uomo Calamita, l’ultima frontiera del circo”

Il Corriere della Sera

“È il Circo El Grito, rivelazione degli ultimi anni, in grado di collezionare «tutto esaurito» e richiamare folle”

La Stampa

Dopo il debutto nel 2019 al Teatro Vascello, torna a Roma L’Uomo Calamita, lo spettacolo che ha mostrato al pubblico europeo le infinite potenzialità del circo contemporaneo come cerniera tra le arti. Scritto e diretto da Giacomo Costantini della compagnia El Grito in collaborazione con Wu Ming 2 di Wu Ming Foundation, in questi anni L’Uomo Calamita ha collezionato ben 20mila spettatori nelle oltre 100 rappresentazioni svolte nei teatri italiani e stranieri.

Un lavoro frutto della riuscita contaminazione tra performance e parola, Circo El Grito e Wu Ming Foundation intrecciano infatti la scrittura narrativa con la drammaturgia circense per uno spettacolo che tiene insieme circo contemporaneo, illusionismo, musica e letteratura.

Tra spericolate acrobazie, colpi di batteria e magie surreali, la voce dal vivo di Wu Ming 2 guida lo spettatore in un circo clandestino durante la seconda guerra mondiale.

L’11 settembre 1940 con una circolare telegrafica, il capo della polizia ordina che vengano controllati tutti i carrozzoni, i circhi e le carovane, affinché “vengano rastrellati e concentrati sotto rigorosa vigilanza”. L’Uomo Calamita e altri fenomeni da baraccone si ritrovano così senza tendone, senza lavoro e ricercati dalla polizia. Lena – una bimba di otto anni – si ritrova invece senza il suo supereroe preferito e senza lo spettacolo che attendeva dall’anno prima. Per sfuggire alla persecuzione, i circensi sono costretti a darsi alla macchia ma, con l’aiuto di Lena, usano i propri poteri, l’astuzia e il magnetismo per combattere il nazi-fascismo.

L’Uomo Calamita è un super eroe che combatte l’assurdità della guerra tra funambolismi del corpo e della lingua con i suoi pericolosi esercizi di equilibrismo magnetico che lasciano il pubblico con il fiato sospeso, mentre Cirro sfoga sulla batteria tutta la rabbia accumulata da quando i nazisti hanno ucciso suo fratello. Wu Ming 2 prende parte alla storia non soltanto attraverso la voce narrante ma cimentandosi in un esercizio dalla cui riuscita dipende la vita dell’Uomo Calamita. “Siamo circensi, quando sfidiamo la morte lo facciamo sul serio”, dice Costantini che in uno dei suoi numeri è incatenato, appeso per i piedi, immerso dentro una vasca d’acqua.

Riconosciuto sin da subito come esempio virtuoso del rapporto tra circo e letteraturaL’Uomo Calamita è diventato un punto di riferimento per la costruzione della drammaturgia circense, i due autori si sono confrontati in un fecondo scambio durato due anni: se Costantini ha potuto appoggiarsi sugli approfondimenti storici e narrativi del libro in costruzione, Wu Ming 2 man mano che avanzava con la scrittura ha visto concretizzarsi in gesto circense l’universo che stava scrivendo. La scrittura scenica dello spettacolo ha visto coinvolto anche il compositore e batterista Fabrizio “Cirro” Baioni per la parte musicale, interamente eseguita dal vivo e parte integrante del percorso di creazione dello spettacolo.

Per festeggiare i 5 anni de L’Uomo Calamita, al termine di ogni replica per la prima volta è previsto un momento speciale in cui gli artisti svelano alcuni retroscena di una produzione che conta, fra l’altro, un libro illustrato da Marie Cécile, ormai introvabile, con il testo dello spettacolo scritto da Wu Ming 22500 copie vendute al termine delle varie repliche, 2800 minuti di lettura, 345 di apnea e 47 bacchette da batteria spezzate.

“All’inizio sembrava soltanto un esperimento, destinato a girare per teatri e festival nel corso di un anno” afferma Wu Ming 2. “D’altronde il circo vive proprio di azzardi, rischi e camminate sulle funi. Così, quella che poteva sembrare una stravaganza, buona giusto per qualche serata, si è trasformata in un vero e proprio genere, un tipo di spettacolo che il pubblico ha dimostrato di apprezzare e comprendere, in maniera del tutto immediata, decretandone il successo. Ma noi ancora ci chiediamo cos’ha reso possibile quest’amalgama imprevista, in cui finalmente non è la letteratura che parla di circo, ma il circo che parla attraverso la letteratura”.

Bio

Giacomo Costantini è considerato dalla stampa uno dei pionieri del circo contemporaneo in Italia. È un circense che sul finire degli anni ’90 inizia una ricerca sulla sintesi tra diversi ambiti artistici che lo porterà a occuparsi di drammaturgia circense contemporanea e quindi a firmare diverse regie di circo contemporaneo e di opera lirica internazionali.

Wu Ming 2 è docente di “Teorie pratica della narrazione” presso l’Università di Urbino e presso l’Università di Bologna, ha scritto insieme al collettivo Wu Ming: Q, Altai, L’Armata dei Sonnambuli, Proletkult, Ufo 78, e svariati altri romanzi di successo editi da Einaudi e tradotti in oltre 10 lingue. Collabora con Circo El Grito dal 2015 allo studio del rapporto tra circo e letteratura.

Cirro è il progetto musicale solista ideato da Fabrizio Baioni che, per l’occasione, ha riarrangiato i pezzi dell’album Sequoya Teeth”. Baioni è batterista e autore dei Pierpaolo Capovilla e i Cattivi Maestri, Drunken Butterfly, Leda, Bushi, Spirale, Bruxa. Ha suonato per Il Teatro degli Orrori, Marina Rei, Serena Abrami e tanti altri.

Circo El Grito è circo contemporaneo ma anche antico, perché fa tesoro di secoli di arte circense. La compagnia fondata dall’acrobata Fabiana Ruiz Diaz e dall’artista multidisciplinare Giacomo Costantini, con oltre dieci spettacoli all’attivo e più di due mila repliche in tutta Europa, rappresenta un grande motore per la sperimentazione spaziando tra gli ambiti della danza, del teatro, della musica e della letteratura, puntando a elaborare un linguaggio di qualità attraverso spettacoli trasversali. Circo El Grito è riconosciuto da Regione Marche come progetto di Primario Interesse Regionale e dal Ministero della Cultura che, dal 2015 ad oggi, ha assegnato alla compagnia il punteggio più alto sulla qualità artistica di tutto il settore circo. Collabora inoltre con le più prestigiose istituzioni culturali europee, dall’ Ambasciata Francese alla Biennale Internazionale del Circo di Bruxelles, dall’Auditorium Parco della Musica di Roma al Teatro Regio di Parma. Nel 2022 Circo El Grito annuncia la nascita del SIC/Stabile di Innovazione Circense, il primo centro internazionale di produzione multidisciplinare dedicato al circo contemporaneo e riconosciuto dal MiC.

CIRCO EL GRITO – WU MING FOUNDATION

presentano

L’UOMO CALAMITA

Dal 2 al 4 febbraio 2024

Teatro Vascello, via Giacinto Carini, 78

venerdì ore 21.00, sabato ore 19.00, domenica ore 17.00

Scritto e diretto da Giacomo Costantini

Con Uomo Calamita, Wu Ming 2, Cirro

Testo e libro originale Wu Ming 2

Musiche Fabrizio “Cirro” Baioni

Voce narrante Wu Ming 2

Costumi Beatrice Giannini

Luci Domenico De Vita

Ideazione e costruzione macchinari Simone Alessandrini

Occhio esterno Fabiana Ruiz Diaz, Giorgio Rossi, Tonio De Nitto

Consulenza alla drammaturgia Luca Pakarov

Prodotto da Circo El Grito

Sostenuto da Ministero della Cultura

Consigliato a partire dai 6 anni

DURATA: 60’

Biglietti

Da 16 a 25 euro

https://www.vivaticket.com/it/ticket/l-uomo-calamita/210382

Info biglietti

https://www.teatrovascello.it/biglietteria-23-24/

Mannarino Live al TerraSound Festival

in CULTURA/MUSICA/PHOTOGALLERY by

Ieri sera, nella gradevolissima cornice di Piazza Buozzi a Giulianova, nell’ambito del TerraSound Festival organizzato da Best Eventi, Alessandro Mannarino si è esibito presentando il suo ultimo disco “V”.

All’ombra del rinascimentale Duomo di San Flaviano, il poliedrico cantautore romano ha trascinato il folto pubblico presente, in un affascinante viaggio intorno al mondo, attraverso suoni che ricordano l’Africa, l’America Latina e l’Europa.

E’ stato un concerto in cui sonorità primordiali e futuristche si sono sapientemente amalgamante con i brani classici del repertorio di Mannarino.

Insieme a Mannarino, sul palco erano presenti Alessandro Chimienti (chitarra), Emanuele Triglia (basso), Puccio Panettieri (batteria), Mauro Refosco (percussioni), Seby Burgio (tastiere), Simone Alessandrini (fiati), Gioia Persichetti, Simona Sciacca e Lavinia Mancusi.

Il Tour che ha attraversato tutta la penisola, continua in Sicilia (Catania 3 settembre e Palermo 4 settembre) e si concluderà il 28 settembre all’Arena di Verona, ultime occasioni per assistere ad uno spettacolo assolutamente da non perdere.

La scaletta della serata:

  • Tamburi
  • Africa
  • Fiume Nero
  • Agua
  • Apriti Cielo
  • L’Impero (Pachamama)
  • Cantaré
  • Banca de New York
  • Lei
  • Ballabylonia
  • Serenata Lacrimosa
  • Tevere Grand Hotel
  • Scetate Vajò
  • Arca di Noeè
  • Vagabunda
  • Bandida
  • Paura
  • Bar della Rabbia
  • Statte Zitta
  • Me So‘ Mbriacato

Articolo di Roberta Di Carlo per European Affairs

Mannarino Live 2022.

in CULTURA/MUSICA/PHOTOGALLERY by

Roma, 23 Maggio 2022

Seconda delle tre date previste nella Capitale, all’Atlantico di Roma, Mannarino ha presentato il suo ultimo lavoro “V” (Polydor/Universal Music Italia), un lavoro dove viene dato risalto all’immagine femminile, ed il concerto inizia proprio con le donne, Gioia Persichetti, Simona Sciacca e Lavinia Mancusi entrano sul palco con tre tamburi con cui accompagneranno la base ritmica dei brani.

Gli altri musicisti sono Alessandro Chimienti (chitarra), Emanuele Triglia (basso), Puccio Panettieri (batteria), Mauro Refosco (percussioni), Seby Burgio (tastiere), Simone Alessandrini (fiati).

Un Mannarino che non si risparmia e che fa cantare e ballare l’Atlantico.

La scaletta della serata:

  • Tamburi
  • Africa
  • Fiume Nero
  • Agua
  • Apriti Cielo
  • L’Impero (Pachamama)
  • Cantaré
  • Banca de New York
  • Lei
  • Ballabylonia
  • Serenata Lacrimosa
  • Tevere Grand Hotel
  • Scetate Vajò
  • Arca di Noeè
  • Vagabunda
  • Bandida
  • Paura
  • Statte Zitta
  • Me So‘ Mbriacato
Domenico Cippitelli
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