Da alcuni anni spopola ormai una corrente di pensiero che, entrando nel pensiero mainstream, ha perso la vivacità e l’interesse che forse in origine possedeva: parliamo dell’ambientalismo.
Da alcuni anni a questa parte (con una particolare accelerazione negli ultimi mesi) stiamo assistendo ad una progressiva svalutazione dell’ideale di bellezza: lo slogan sempre più ricorrente è quello secondo il quale ogni corpo sarebbe bello, e che non si può universalizzare tale concetto.
“Per ciascun essere umano singolarmente preso è dunque difficile liberarsi da una minorità divenutagli quasi natura. È giunto perfino ad amarla, e di fatto è effettivamente incapace di servirsi della propria intelligenza, non essendogli mai stato consentito di metterla alla prova. Precetti e formule, questi strumenti meccanici di un uso razionale, o piuttosto di un abuso, delle sue disposizioni naturali, sono i ceppi di una permanente minorità”.
Con i venti che si cominciano a placare (se ne facciano una ragione Burioni e compagnia, i quali hanno detenuto il potere in questo periodo, ed ora vivono il momento peggiore, quello del distacco da esso) si può provare a fare un resoconto del modo in cui i media ci hanno comunicato le tante, e spesso tragiche, notizie del periodo alle spalle.
Tanti sono stati quei giorni piatti e apatici, aggravati da servizi in tv sull’uso spasmodico, ossessivo e pericoloso che i giovani fanno, ad oggi, dei loro smartphone, dei loro strumenti iper tecnologici, quando per la noia del momento non c’era nient’altro di cui parlare. Scorrevano di telegiornale in telegiornale, gli studi lamentosi che imputavano ad un telefono o ad un tablet le svariate colpe di una generazione incapace di dosare con buonsenso l’utilizzo di quello o quell’altro strumento. Keep Reading
18 maggio 1920: nasce a Wadowice, in Polonia, Karol Wojtyla, che diverrà Papa nel 1978 col nome di Giovanni Paolo II. A 100 anni esatti dalla sua nascita, vogliamo trarre spunto dall’episodio forse più famoso della sua esistenza per riflettere sull’Occidente di oggi: un Occidente nel quale la religione (ed in particolare il Cristianesimo, data la sua maggiore diffusione in questo contesto), non sembra più parlare alla vita delle persone, aspetto questo che porta molti ad allontanarsi dalla fede. Keep Reading
Abbiamo letto con ironia, e, non lo nascondiamo, con una vena di dispiacere quanto avvenuto il 9 maggio sui social e quanto dichiarato da vari membri delle istituzioni: il ricordo di Peppino Impastato, infatti, ha paradossalmente insabbiato quello che in Italia sta avvenendo ormai da giorni. La scarcerazione di membri di organizzazioni mafiose e boss mafiosi, alcuni dei quali si trovavano addirittura in regime di 41-bis.Keep Reading
Assistere ad un concerto, andare allo stadio, tornare a vedere un film al cinema. Ad oggi sono argomenti tabù. È anche vero che in un paese totalmente bloccato dall’emergenza Covid-19 non sono temi di prima necessità, ma proveremo comunque a rispondere a queste domande.
“L’eccezione conferma la regola” è un famoso proverbio, di matrice latina (“Exceptio probat regulam”) dal profondo e, spesso fin troppo trascurato, significato.