27 giugno 1980. L’aereo DC-9 della compagnia Itavia parte da Bologna, dirigendosi verso la Sicilia, a Palermo. Poco prima delle 21, tuttavia, l’aereo precipita in mare nei pressi di Ustica: 81 morti, nessun superstite. I resti del velivolo rimasero per anni a 3500 metri di profondità, insieme a più di 40 persone, i cui cadaveri non furono recuperati.
Esisteva un mondo, molto tempo fa, in cui in tempi di guerra per la sopravvivenza venivano scelti come capipopolo (o anche capi-tribù, in virtù dell’argomento che tratteremo qui) i più coraggiosi e audaci fra i guerrieri, coloro che si facevano carico del destino del proprio popolo, e in cui quest’ultimo si riconosceva, vedendo in lui una speranza anche in periodi tragici.
In occasione del compleanno dell’Urbe eterna, vorremmo riscoprire la storia di questa città a modo nostro, partendo dagli eventi catastrofici che ne hanno segnato il corso cercando invano di affossarla, rendendola inconsapevolmente più forte e resistente di quanto non lo fosse stata prima. Keep Reading