In uno dei Borghi più belli d’Italia c’è un Museo del Cinema tutto da visitare

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C’è un piccolo Borgo antico nella provincia di Macerata a 250 metri sopra il livello del mare, che accoglie i suoi visitatori tra le mura tipiche di un castello medievale con torri di avvistamento che risalgono al ‘300. Ed è proprio all’ingresso del Borgo che un antico edificio, oggi Palazzo Marinozzi, da il benvenuto non solo ai visitatori del paese ma anche a quelli di un Museo molto particolare, unico nel suo genere in tutto il mondo. Un luogo in cui la Cultura Cinematografica si manifesta come unica rappresentazione che si fonde nell’arte e nella tecnica pittorica nella realizzazione di bozzetti prima e poster poi dei più importanti film, non solo italiani.

Ma c’è molto altro: antichi cineproiettori, vecchie sedute in legno, antiche biglietterie, segnaletiche, sceneggiature originali, locandine, poster e fotobuste. Costumi e oggetti di scena. Il cappello del Maestro Federico Fellini, il Flipper che Verdone ha usato in una scena del Film “Troppo Forte” e un favoloso Juke Box del 1958 anch’esso usato in un altro grande successo di Carlo Verdone “Compagni di Scuola”. La bici di “Ladri di Biciclette”; il cinturone e la pistola che usava Giuliano Gemma in film come “Una pistola per Ringo”; c’è addirittura il gommone Zodiac usato in “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto” di Lina Wertmuller e il cappello che indossava la snob Mariangela Melato; la maglietta “lurida” di Trinità e poi dischi originali, foto di scena, lettere e premi, autografi, statuine fatte a mano da grandi artisti così come grandi sono quelli che hanno disegnato e dipinto i primi originali poster di Film come “Ombre Rosse”, “Il Gigante” “Ben Hur” ma anche “I vitelloni” “Don Camillo” “L’armata Brancaleone” “Febbre da Cavallo” Poveri ma belli”…

Sale dedicate ad Alberto Sordi, Totò, Giancarlo Giannini, Claudia Cardinale, Bud Spencer e Terence Hill…

Una location in cui sono stati prodotti eventi internazionali per artisti e a cui hanno presenziato illustri personaggi come Vincenzo Mollica, Marisa Allasio, Abbe Lane, le gemelle Kessler, Gina Lollobrigida, Claudia Cardinale, Catherine Spaak, Carlo Verdone, Sabrina Ferilli…

Il proprietario e Direttore Artistico, discendente del Conte Antonio Gatti, eroe, patriota e “padre dei poveri” come venne definito dai Montecosaresi, è un grande appassionato di cinema e di arte che è riuscito a “costruire” questo museo/castello, custode di così tanta rarità cinematografica, in quasi trent’anni di ricerche e collezionismo e che oggi è a disposizione di tutti con visite guidate su appuntamento.

Un’idea originale per queste vacanze 2020 che ci danno almeno l’opportunità di visitare nicchie esclusive di un’Italia che finalmente oggi abbiamo l’opportunità di riscoprire. Una meta da non perdere per gli amanti del cinema e del collezionismo di settore in un Borgo tra i più belli d’Italia in una delle Regioni più straordinarie in cui appennini e mare si baciano in un contesto di bellezze naturalistiche e tradizioni tutte italiane come la buona cucina e l’ospitalità.

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