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Dal 18 al 21 luglio la IX Edizione dell’Elba Book Festival

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Elba Book giunge alla IX edizione, l’unico festival isolano dedicato all’editoria indipendente. Il tema scelto quest’anno è “Mappe” condiviso con le altre manifestazioni appartenenti alla Rete Pym per la difesa della bibliodiversità. Da martedì 18 a venerdì 21 luglio il borgo di Rio ospiterà il confronto estivo della piccola e media editoria italiana, tra vicoli e piazzette a picco sul mar Tirreno.

 

Saranno presenti marchi come Odoya, La Vita Felice, Exòrma, Marcos y Marcos e Wom.

Il tema di quest’anno, condiviso con le manifestazione della Rete Pym per la difesa della biodiversità, è Mappe.

Il direttore artistico Marco Belli afferma che: “La varietà della mappa ci aiuta a tracciare legami tra idee e fatti. Ci aiuta altresì a riscoprire la nostra voglia di utopia e l’esigenza di combattere i sistemi sociali iniqui. Mappa genetica, mappa concettuale, mappa cognitiva. Le mappe possono essere strumenti di oppressione o di liberazione ed è proprio questa ambiguità che stimola la creazione di nuovi immaginari o allena alla decifrazione autentica del territorio”.

Si svolgeranno confronti tra editori, giornalisti, scrittori e operatori culturali:

“Le mappe tra arte e letteratura” con Tomaso Montanari e Pietro Cataldi; “Le mappe della contestazione” con Lola Larra vis a vis con gli studenti dell’Isis “Raffaello Foresi” di Portoferraio; “Mappare l’immaginario, mappare il reale” con Wu Ming 1; “Per una nuova geografia della distribuzione” con Riccardo Cavallero e Marco Zapparoli; “Mappe di luoghi nascosti” con Laura Silvia Battaglia e Laura Silvia Battaglia; “Cartografie culturali” con Ermete Realacci e Hans Georg Berger.

Il festival si occuperà anche dei più piccoli: ogni sera i laboratori ElbaKids si prenderanno cura delle pause creative dei bambini, grazie al Sistema Museale dell’Arcipelago Toscano, canalizzando l’attenzione sul concetto di orientamento e del singolo rapportato all’interno di una comunità diversificata.

 

Nella panoramica Terrazza del Barcocaio, martedì 18 luglio alle 18:30 si terrà la cerimonia di assegnazione del premio “Lorenzo Claris Appiani”, che quest’anno proclama Francesca Lazzarato vincitrice dell’ottava edizione, con la traduzione del romanzo argentino “Le cugine” (Sur, 2022) di Aurora Venturini. La menzione d’onore andrà a Valerio Nardoni per la traduzione di “La voce a te dovuta” (Passigli, 2022) di Pedro Salinas.

La cerimonia di premiazione, come ogni anno, sarà l’evento inaugurale del festival.

 

Ilide Carmignani afferma che: “Certi dolori immensi, contro natura, come la morte di un figlio, non lasciano nulla di vivo. Ci sono, però, alcune persone benedette (non mi viene altro aggettivo) che hanno la forza di trasformare il loro buio in luce per gli altri. Un’amica ha creato una specie di scuola per ragazzini in un paese dell’America latina – madrina del riconoscimento. La famiglia Appiani, all’Elba, ha creato un premio di traduzione. Al di là di ciò che queste persone scelgono concretamente di fare, è come se in qualche modo riequilibrassero il destino del mondo, facessero tornare un po’ di più i conti del bene e del male. E di questo, secondo me, bisogna essergli tutti grati”.

Il premio “Appiani” è un’iniziativa dell’Università per Stranieri di Siena in commemorazione del giovane avvocato ucciso nel Palazzo di Giustizia di Milano e il legame con la sua terra nativa. Lo scopo è portare alla luce le figure pressoché invisibili di traduttori e traduttrici, in realtà  insostituibili e necessari nel complesso processo di mediazione culturale.

Due manifestazioni radicate su suoli distanti, divisi dal Tirreno e dagli Appennini, hanno deliberatamente deciso di unirsi creando un sentiero di assonanze.

Sia Elba Book sia I fumi della fornace (Valle Cascia, 24-27 agosto) sono nate per e sui loro territori, e, pur non essendo sradicabili, sono condivisibili nell’approccio e nell’ascolto del genius loci di appartenenza.

La simbiosi tra i due festival si concretizzerà durante la kermesse elbana, attraverso una performance poetica di rifondazione semantica di un luogo, a partire dal libro “La specie storta” (Tlon, 2023), curata da Giorgiomaria Cornelio, Lucamatteo Rossi e Valentina Compagnucci.

Le due realtà evidenziano i fantasmi dei propri luoghi per colmare un’identità industriale ormai scemata e per cercare di rimediare ai troppi dissesti ambientali: dall’abbandono delle miniere ferrose del versante orientale dell’Isola d’Elba, alla dismissione dell’imponente fornace di mattoni della provincia di Macerata.

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