“La scatola dei cerotti”: liberi all’avventura…ma con qualche cerotto

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Dal sapore di libertà, per ogni avventura c’è un cerotto tutto colorato. Dal 17 giugno, la casa editrice Camelozampa si precipita sugli scaffali delle librerie con La scatola dei cerotti, il nuovo picture book che nasce dalla perfetta sinergia tra Mara Dompè e l’illustratrice Giulia Torelli.

Sopra la mia pelle c’è un cerotto, un po’ colorato
e un po’ trasparente. Sotto c’è il graffio.
È mio e ci tengo.
Quel graffio è un segno delle mie avventure.

Il cerotto numero cinque è verde. Verde come le zucchine che ha tagliato per aiutare i nonni che il giovedì fanno la pizza, ma forse è come dicono mamma e papà: è troppo distratta e si è tagliata. Come fosse un album delle figurine, una bambina colleziona sulla sua pelle tantissimi cerotti – tutti colorati, che diventano l’occasione per raccontare tutte le sue avventure, tra incidenti e tanto divertimento. 

Mara Dompè vive a Torino e qui dove lavora anche come traduttrice. Nel 2003 ha pubblicato Il mistero del cassonetto (Mondadori, ill. di Vittoria Facchini), il suo primo libro per ragazzi. Poi, Mamma parla con lo specchio (Mondadori, ill. di Vittoria Facchini), Little Darwin (Codice Edizioni, ill. di Alessandro Blengino), Il mostro dei budini (Biancoenero Edizioni, ill. di Eleonora Marton). Con Giulia Torelli e Annalisa Sanmartino Evelina verde mela (Prìncipi&Princìpi) che si è classificato secondo al Premio Giovanni Arpino e Spia (Biancoenero Edizioni, ill. di Johnny Cobalto), vincitore del Premio Nazionale Il Gigante delle Langhe. 

La nostra piccola protagonista è piena di risorse e non smette mai di stupirci. Gioca con un gatto che non è poi così amorevole, sa correre veloce sullo skate, cucina insieme ai suoi nonni aiutandoli e fa anche il portiere in una squadra di calcio! È divertentissimo e si imparano un sacco di cose, anche se…aia! A volte ci si può far male, ma basta metterci un cerotto colorato e si può continuare a vivere mille avventure in libertà e senza paura.

Uno spassoso manifesto della libertà di giocare e vivere senza rinunciare mai all’avventura che sa di inaspettato: giocare è una cosa seria!

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