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Drammatica la situazione dei lavoratori TIM, chiesta audizione in Regione

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Senza attendere oltre è di oggi l’interrogazione  presentata dal consigliere Regionale  Daniele Giannini della Lega al presidente del Consiglio Regionale Daniele Leonori sulla questione dei 4.000 lavoratori di TIM per i quali l’azienda ha chiesto la cassa integrazione.

“Siamo allarmati per i pesantissimi tagli che colpiranno i lavoratori Tim” – Ha dichiarato il consigliere – “Apprendiamo dagli organi d’informazione come la compagnia telefonica sia in procinto di mettere in cassa integrazione 29.736 dipendenti su scala nazionale di cui 9.205 a Roma e provincia e 11.949 nel Lazio. La politica di riorganizzazione aziendale che la società mette in atto, attraverso il drastico strumento della cassa integrazione guadagni straordinaria, con nota del 16 maggio, lascia poco più di tre settimane di trattativa tra azienda, Ministero e organizzazioni sindacali per esaminare soluzioni meno traumatiche. Un lasso di tempo minimo per chiudere una vertenza che riguarderà migliaia di lavoratori e le loro famiglie, che inevitabilmente ne subiranno le conseguenze”.

Abbiamo raggiunto Daniele Giannini per chiedere alcune precisazioni

EA:Consigliere Questa iniziativa di TIM potrebbe essere un preoccupante precedente per tutto il settore?

DG: Trattandosi dell’azienda piu’ grande del comparto che tra diretto ed indiretto occupa circa 90mila persone e’ normale che l’esito di questa vertenza influenzera’ in ogni caso il settore delle tlc.

EA: Quale potrebbe essere l’impatto sociale sul territorio e quali altre situazioni simili sono state evidenziate negli ultimi mesi?

DG: Nel territorio laziale saranno impattati dalla cigs 12mila lavoratori ma la preoccuazione maggiore per la tenuta occupazionale e’ capire cosa succedera’ alla fine dell’ammortizzatore sociale che avra’durata massima di un anno e quanti saranno ancora gli esuberi secondo Tim.

Crisi ce ne sono state diverse ma non di queste dimensioni e con questi numeri

EA:Quali sono le azioni che può intraprendere la regione a tutela dei lavoratori?

DG: Eventuali fondi per la formazione e ricollocazione dei lavoratori ed ogni pressione politica e “moral suasion” per evitare l’ennesima crisi occupazionale nel Lazio che negli ultimi 3 anni ha portato alla perdita di migliaia di posti di lavoro.

E stata presentata una interrogazione urgente al Presidente della Regione Zingaretti, al l’assessore al l’accordo Di Bernardino e alle Attività produttive Manzella per conoscere quali misure intendono adottare per la salvaguardia dei livelli occupazionali della regione e quali misure adottate per evitare la chiusura di sedi romane dell’azienda.

Inoltre il consigliere Giannini ha richiesta una convocazione urgente della commissione Lavoro per audire le sigle sindacali Slc – Cgil; Fistel – Cisl; UilCom-Uil; Ugl Telecomunicazioni;
Rsu Tim e Coordinamento nazionale Rsu Tim e i vertici della compagnia telefonica per evitare di far ricadere solo sui lavoratori la crisi e la conseguente ristrutturazione in atto.

Cassa integrazione TIM , 4000 a rischio, Giannini (Lega) azienda in audizione al consiglio regionale

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L’annuncio della cassa integrazione di TIM in questo particolare momento di transizione ha destato parecchie preoccupazioni.

Innanzitutto per l’impossibilità di intavolare un tavolo di confronto mediato dal ministero visto che al momento non c’è un governo, un tempismo che l’azienda sembra aver cercato per evitare contestazioni.

Per la società “Scelta inevitabile, speriamo in accordo”. Ricavi in calo per il gruppo, ma il mercato premia i conti solidi”

Tra le istituzioni unica voce oggi quella de consigliere Regionale della Lega Daniele Giannini che ha dichiarato “ “Siamo allarmati per i pesantissimi tagli che colpiranno i lavoratori Tim. Apprendiamo dagli organi d’informazione come la compagnia telefonica sia in procinto di mettere in cassa integrazione 29.736 dipendenti su scala nazionale di cui 9.205 a Roma e provincia e 11.949 nel Lazio. La politica di riorganizzazione aziendale che la società mette in atto, attraverso il drastico strumento della cassa integrazione guadagni straordinaria, con nota del 16 maggio, lascia poco più di tre settimane di trattativa tra azienda, Ministero e organizzazioni sindacali per esaminare soluzioni meno traumatiche. Un lasso di tempo minimo per chiudere una vertenza che riguarderà migliaia di lavoratori e le loro famiglie, che inevitabilmente ne subiranno le conseguenze”.

Dal consigliere sarà presentata un interrogazione urgente al Presidente della Regione Nicola Zingaretti, all’assessore al Lavoro Claudio Di Berardino e all’assessore alle Attività produttive Gian Paolo Manzella con l’obiettivo di convocare le sigle sindacali e l’azienda in audizione.

Anche il sindacato UGL da no interpellato ha confermato una situazione di una gravità incredibile data anche la situazione politica nazionale,” trattandosi di un asset così strategico e anche di un procedimento che coinvolgerà un numero massiccio di lavoratori,” ha dichiarato Daniele Barranca del

Coordinamento Nazione & Provinciale Ugl TLC- “non esiste una garanzia migliore di un nuovo Governo nel pieno delle sue prerogative e dei suoi poteri”.

Il pericolo che corrono i 4000 lavoratori della TIM e di rimanere scoperti delle loro tutele e senza poter discutere la decisione aziendale.

“Un esecutivo in scadenza e quindi operativo solo per l’ordinaria amministrazione non può esercitare alcuna pressione, fornire alcuna

garanzia né – prosegue Barranca – rappresentare un deterrente per investitori che potrebbero non avere naturalmente in cima alle proprie priorità l’interesse nazionale e anche, anzi soprattutto, quello del mantenimento e della difesa degli interessi nazionali.

Attenderemo dunque l’esito sella richiesta del consigliere Giannini per seguire attentamente lo sviluppo della situazione.

Alessandro Conte
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