Chi ha ucciso Simonetta Cesaroni?

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Chi ha ucciso Simonetta Cesaroni, intervista all’autrice del libro Raffaella Fanelli

Il 7 agosto 1990 è una calda giornata estiva, l’Italia ha appena vissuto l’emozione dei mondiali di calcio e Roma si sta svuotando per le vacanze estive, sono gli ultimi giorni di lavoro per molti. In via Carlo Poma Simonetta Cesaroni si è recata nel pomeriggio per il suo lavoro presso una associazione, ha venti anni e da li a poco sarebbe andata in vacanza. Quel pomeriggio la ventenne viene barbaramente uccisa. Dopo trent’anni dal suo assassinio non si è ancora trovato un colpevole per la morte della ragazza, quello di via Poma è uno dei più noti casi irrisolti nel quale si intersecano sbadatezze, falsi indizi, interrogatori mancati, depistaggi veri e supposti, mancati riscontri, suicidi sospetti, testimonianze non verificate e menzogne. Nel corso degli anni e dei processi che si sono susseguiti i principali sospettati si sono rivelati innocenti altri invece non sono mai stati indagati. Solo nel 2022, alcune rivelazioni hanno fatto vacillare l’alibi di una delle persone coinvolte. L’inchiesta è stata così riaperta ed è stata creata anche una commissione parlamentare d’inchiesta. Nel suo libro, Raffaella Fanelli mette a fuoco «tutta la verità possibile» è proponendo al lettore tante novità, tra le quali l’unica intervista rilasciata in vita da quello che appare il «centro oscuro» del delitto, l’avvocato Francesco Caracciolo di Sarno. 

L’inchiesta sul caso di Simonetta Cesaroni è stata riaperta a marzo 2022, è stata anche creata una Commissione Parlamentare di Inchiesta, dopo tanti anni ancora misteri, perché?

Bookreporter Febbraio 2022

Perché si cerca ancora l’assassino di questa ragazza è una storia che ha attirato e che ha ancora conserva l’attenzione dell’opinione pubblica. Per il caso di Via Poma vi è stata una grande attenzione, forse solo i delitti del Mostro di Firenze hanno avuto la stessa rilevanza mediatica. La gente vuole sapere. È un omicidio che è rimasto nella memoria degli italiani. Simonetta è una ragazza di 20 anni, uccisa con 29 colpi di tagliacarte. Il corpo fu ritrovato negli uffici dell’associazione italiana “Alberghi della gioventù” di Via Poma, al terzo piano della scala B, omicidio rimasto irrisolto. Si cerca ancora il responsabile. L’inchiesta è stata riaperta perché dopo 32 anni è arrivata una nuova testimonianza raccolta da Antonio del Greco, all’epoca commissario che seguì le indagini, ne parla in procura, vengono fatte delle verifiche sull’alibi dell’avvocato Francesco Caracciolo Di Sarno, all’epoca presidente degli “Ostelli della gioventù” dove Simonetta lavorava per due giorni a settimana. Prestata dalla società di contabili dove lavorava, amici di Caracciolo, nonostante lo stesso abbia negato questa amicizia. Il compito di Simonetta era quello di registrare dati contabili.

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