Dal 4 al 12 luglio si tiene la 21° edizione dello ShorTSInternational Film Festival

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Organizzato dall’Associazione Maremetraggio che da Trieste approda sul web si svolge online grazie al supporto tecnico di MYmovies, sito leader in Italia nell’informazione cinematografica e partner tecnico di ShorTS 2020, e ai canali ufficiali della manifestazione (Sito Ufficiale- Pagina Facebook-Instagram).

A pochi giorni dalla chiusura abbiamo incontrato la co-direttrice del Festival, Chiara Valenti Omero.

D: Dovendo fare un primo bilancio, come pensi sia andata questa edizione finora, vista la grande novità di fare tutto online?

R: La novità di fare online è stata necessaria; a maggio siamo stati costretti a prendere questa decisione perché i luoghi e le piazze che di solito venivano allestiti per il festival non lo sono stati, e la programmazione è saltata. Il bilancio di metà festival è assolutamente positivo: anche se i dati precisi per un bilancio completo li avremo la prossima settimana, senza dubbio abbiamo visto un ampiamento esponenziale del pubblico che ci ha seguito e questo, in qualche modo, sopperisce alla nostalgia nei confronti del pubblico fisico che ci è mancato non vedere in piazza la sera. Speriamo comunque di recuperarlo il prossimo anno, anche se molto di questa modalità online sarà sicuramente da tenere e ampliare nelle edizioni a venire.

D: Di certo ci sono state forti limitazioni ma la tecnologia è anche una risorsa. A proposito delle edizioni future, sapete già cosa porterete di questa edizione online?

R: Non posso dirlo con certezza oggi perché sarà frutto di un’attenta analisi che farò con i miei collaboratori. Sicuramente nella mia immaginazione c’è prima di tutto l’idea di riportare il Festival a Trieste e poi quella di permetterne lo svolgimento per buona parte online.

D: Leggendo la programmazione emerge quanto questo Festival di respiro internazionale sia stato variegato: lungometraggi, masterclass, film d’animazione…C’è qualcosa che ti ha colpito o toccato particolarmente, anche se si tratta di incontri e presentazioni molto diverse tra loro?

R: Sono molto contenta che siamo riusciti a fare tutte le interviste ai registi delle Nuove impronte (sezione che sceglie i migliori lungometraggi del cinema emergente, con focus particolare sui registi esordienti o non affermati al grande pubblico, ndr) che ogni sera hanno avuto la possibilità di presentare i loro film introdottidalla curatrice Beatrice Fiorentino; mi ha fatto molto piacere, non era scontato e non è detto che succeda ogni anno. In questo senso la modalità online è stata una risorsa: ti permette di raggiungere un regista anche se si trova dall’altra parte del mondo e inoltre di offrire al pubblico che non può venire a Trieste una presentazione del suo film. Questa è sicuramente una cosa che mi ha fatto molto piacere. Senza dimenticare la masterclass con Saverio Costanzo (Premio Cinema del Presente 2020, regista de L’amica geniale, ndr) che abbiamo condotto dagli studi di Roma e che ha avuto un grande seguito. E ci tengo a ricordare anche Giulio Tranno, il nostro Premio Prospettiva di quest’anno (riconoscimento dedicato ai giovani talenti emergenti del cinema italiano, protagonista del film Tutto il mio folle amore di Gabriele Salvatores, ndr) e da cui ci aspettiamo davvero un futuro pieno di grandi successi.

D: Glielo auguriamo. Come ultima domanda, tu sei anche presidente di AFIC (Associazione Festival Italiani di Cinema): c’è un progetto che avete in programma di realizzare a breve, diciamo prima dell’autunno, tenendo anche conto delle limitazioni?

R: Dalla prossima settimana riprenderò il lavoro con l’associazione che in momenti di “normalità”, diciamo, ha come obiettivo quello di dare risonanza ad eventi e manifestazioni cinematografiche all’interno del territorio italiano e che oggi, ci tengo a ricordare, sono ben 85. Sarà un autunno caldo: molti dei festival che si sarebbero dovuti svolgere durante il lockdownsaranno distribuiti tra settembre e novembre e quindi sarà un periodo molto denso; per questo, non so quante cose in più come organizzazione riusciremo a organizzare. Di certo, noi lavoreremofin da subito a fianco della Direzione Generale Cinema: vogliamo immaginare un futuro e soprattutto le certezze che i festival dovranno avere, magari lavorando a nuove modalità di contribuzione o a nuove proposte per gli sponsor e i partner privati che vorranno partecipare alle manifestazioni. Siamo consapevoli che l’anno prossimo sarà il più difficile per tutti noi, ma questa sarà sicuramente la nostra battaglia.

D: Grazie per questa intervista e in bocca al lupo per la chiusura del Festival.

R: Grazie a te e…crepi il lupo!

Erika Lo Schiavo

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