Città di Castello, conclusa la prima edizione di Libri in Dogana 2022.

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E’ tramontata con grandi ottimismi la prima edizione della manifestazione culturale Libri in Dogana che ha avuto luogo il 28 agosto presso Dogana Vecchia Country House (PG) una location d’eccezione che si affaccia, punteggiata di verde, sulla valle del Tevere troneggiando mite su Città di Castello,  gioiello che si schiude prezioso insieme ai suoi abitanti sulla quieta realtà tiberina.

Con il patrocinio morale del Comune di Monte Santa Maria Tiberina e con la presenza del sindaco di Città di Castello Luca Secondi, Libri in Dogana è sbocciata dalla collaborazione tra SBS Comunicazione di Sheyla Bobba e la fondazione Ghighetta di Mario Pazzaglia, che ha deciso di ospitare in Dogana Vecchia una manifestazione culturale a tutto tondo riuscendo ad abbinare all’evento un delicato percorso culinario ed enogastronomico di prodotti di alta qualità e tipici del luogo, deliziando ospiti, autori e professionisti provenienti da tutta la penisola.

“La fondazione Ghighetta  di cui sono presidente onorario – dichiara Mario Pazzaglia durante la conferenza stampa d’apertura – è un’istituzione che nasce ad Apecchio, nell’hinterland di Città di Castello e crocevia di culture. Il nostro scopo è quello di creare tutte le condizioni possibili perché i nostri giovani possano trovare un lavoro rinsaldando le radici della cultura. Io mi occupo prevalentemente di ristorazione conducendola secondo la tradizione dei miei nonni e dei miei padri, perpetuandola nel presente. Se prima alcune tecniche di lavorazione del cibo derivavano dalla necessità di conservarlo al meglio coi mezzi che i nostri avi avevano a disposizione, oggi quelle stesse tecniche sono essenza di prestigio raro, da assaporare. La mia è cultura così come quella delle mostre e dei libri come lo è qualsiasi altra forma d’arte che potrebbe sembrare più evidente perché impressa su un supporto materiale. La cultura attraversa, in fondo, tutto il nostro sistema di vita“.

In un centro culturale come Città di Castello che respira ancora la sua antica storia legata alla tipolitografia di Scipione Lapi, professionista che importò le moderne tecniche di stampa direttamente dalla realtà tedesca di fine ‘800,  Libri in Dogana è riuscita a dare massimo risalto agli autori e agli editori presenti, tra cui l’editore ferrarese Argentodorato con la rappresentanza di Giulio Zambon che, insieme alla capostipite Eleonora Ippolita Belletti ha deciso allestire il bando concorsuale AltoTevere  dedicato ad autori emergenti prevalentemente della valle del Tevere per dare loro la possibilità di raccontare del territorio attraverso due generi letterari a cui la casa editrice dà risalto con due collane dedicate: il giallo e la guida territoriale.

Ma Libri in Dogana non è stata solo libri. La kermesse culturale ha potuto godere dell’apertura ad ulteriori generi di rappresentazione artistica, con un’estensione tale da comprendere la musica di Gipsy Fiorucci, cantautrice tifernate special guest dell’evento con il suo <<progetto unicità>>, la fotografia con tecnica ad infrarossi di Cesare Galloni, le rappresentazioni artistiche legate alla fisica quantistica di Gilberto Bucci e il teatro di Marco Paoli, fondatore del teatro Microscena di Firenze.

Con grande soddisfazione da parte degli organizzatori dell’evento, la stampa locale e i Comuni hanno dato molto spazio e risonanza alla manifestazione che ha potuto contare anche sull’intervento del sindaco di Città di Castello Luca Secondi: ”Mi sento lusingato del fatto che la sede di questa rappresentazione culturale promossa da professionisti provenienti da più luoghi della nostra penisola, sia proprio Città di Castello. Come ricordava Mario Pazzaglia,  il nostro territorio è uno tra i principali punti di riferimento italiani per quanto riguarda la storia tipografica. Grazie a voi e al vostro modo di fare cultura e formazione sento un forte legame tra la vostra attività e le tradizioni senza tempo del luogo. Manca solo una settimana alla mostra del Libro Antico qui a Città di Castello, una ricorrenza di stampo nazionale importantissima che dimostra che il legame con il libro qui deriva da un passato che si fa presente”.

 Un ringraziamento speciale va a Gipsy Fiorucci, cantautrice autoctona col suo nuovo singolo <<L’anima grida>> presente su tutti gli stores digitali, che ha allietato i presenti con intermezzi musicali profondi e toccanti, dati un po’ dalla sua voce, un po’ dalla sua passione. Ha aderito con entusiasmo alla manifestazione convinta fermamente che l’arte a trecentosessanta gradi caratterizzi l’animo umano raggiungendo le fenditure più recondite dell’Io. Una partecipazione sullo sfondo del <<progetto unicità>> fondato dalla stessa Gipsy per la riscoperta dell’individualità e dell’unicità come valori assoluti dell’Uomo e della propria essenza, l’unico vero elemento che  permette di emanare i propri talenti e di fare la differenza nel mondo dando un contributo vero e tangibile, protetto dallo slogan “difendiamo la nostra unicità e doniamo al mondo il nostro vero essere”.

Voce anche al fotografo Cesare Galloni e all’artista Gilberto Bucci che hanno esposto le proprie opere a raggiera nella grande sala eventi della Dogana Vecchia.

Galloni, fotografo professionista dedito da sempre all’arte fotografica ha fornito  l’immagine ad infrarossi della location per la presentazione dell’evento, nonché visioni uniche dello spazio, del cielo, della luna e delle stelle sopra di noi: istantanee scattate grazie alla tecnologia del suo telescopio professionale.

Gilberto Bucci, invece, ha portato 11 opere realizzate sulla base della fisica quantistica e delle sue teorie, per provocare e stimolare nel pubblico un’attitudine alla re-interpretazione di ciò che non si può percepire a colpo d’occhio non fornendo nulla di lineare. Un corredo di indeterminatezza che andrebbe interpretata su supporti materiali che a Bucci piace definire <<esausti>>:” I fondi dei miei quadri sono tutti ecocompatibili, sono materiali esausti che non vedo l’ora di rivitalizzare. Alcuni supporti, ad esempio, sono fondi di cassette della frutta. Credo che ogni oggetto possa prestarsi alla rigenerazione, evitando gli sprechi”.

Per concludere, ospiti della fondazione Ghighetta sei libri straordinari degli autori Marco Paoli, Fiorella Mandaglio, Luigi Puccio, Chiara Domeniconi, Claudio Chiavari e Dario Pasquali, e i firmacopie di Gianni Bortolaso e, non ultimi, i rappresentanti Manuela  Poidomani di Cusano tv, Andrea Pranovi di Radio Roma Capitale e Ginevra Lupo vicedirettore di Bookreporter per European Affairs Magazine.

Sheyla Bobba si dichiara soddisfatta dell’evento e presenta anche, per la prima volta, SBS Edizioni, un pezzettino di SBS comunicazione che nasce con l’idea di recuperare quei libri che, per stanchezza dell’autore o dell’editore sono caduti nel dimenticatoio senza tralasciare i progetti coi <<libri di casa>>: “Ringrazio profondamente il Comune di Monte Santa Maria Tiberina e il suo sindaco Letizia Michelini, il Sindaco Luca Secondi per il suo intervento e l’Amministrazione del comune di Città di Castello. Non ultimo Mario Pazzaglia per la fondazione Ghighetta e per lo spazio che ci è stato dedicato. E infine la stampa locale che ha dato risonanza all’evento. Troverete alcuni dei miei autori anche a Casa Sanremo Writers 2023 e sono lusingata che questo evento sia stato per loro un gradito trampolino di lancio per il mese di febbraio”.

Con la speranza di ritrovarci ancora insieme l’anno prossimo alla Dogana Vecchia con Libri in Dogana, auguriamo a Mario Pazzaglia e alla fondazione Ghighetta una serena chiusura del 2022 e tanti nuovi progetti per il 2023. Rivolgiamo noi di bookreporter un profondo grazie a Sheyla Bobba per averci invitati all’evento e per aver creato le migliori condizioni per permettere al nostro vicedirettore di svolgere al meglio le proprie mansioni.

di Ginevra Lupo

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