Storia, identità femminile e diritti: sono i temi che Sara D’Attoma intreccia nel suo nuovo romanzo “Fiori di pioppo al vento. Storie di donne cinesi in cerca di diritti”, in uscita il 9 giugno.
Si parte dal 1911 quando crolla l’Impero cinese e attraverso gli anni della Prima Repubblica di Cina e della Rivoluzione Culturale, l’autrice fa viaggiare il lettore dai tempi di Lanterne rosse all’introduzione del divorzio, fino ad arrivare ad oggi con l’abrogazione della politica del figlio unico e l’adozione delle norme contro la violenza domestica.
Gli occhi che raccontano appartengono tutti all’universo femminile: mogli, madri o concubine sono le donne protagoniste che si immergono nell’universo letterario cinese, ma soprattutto nella vita reale alla ricerca della loro identità̀ e dei loro diritti, la chiave per la loro salvezza.
Proprio a partire dalle voci romanzesche e letterarie cinesi più rilevanti, Sara D’Attoma racconta un secolo di storia della Cina, ricostruendo il panorama dall’inizio del Novecento ad oggi, tra mutamenti e politiche sociali e lo fa con una lente d’ingrandimento puntata su questioni come il divorzio, la pianificazione familiare, l’aborto e i diritti delle donne, ancora non pienamente conquistati in Cina.
I diritti le donne protagoniste li reclamano a gran voce, qualcuna lo fa in silenzio, ma tutte sono immerse in una realtà ostile che sembra girarsi dall’altra parte, ignorandole.