Dopo il successo mondiale de La storia di una ladra di libri, con oltre 20 milioni di copie vendute, Markus Zusak torna nelle librerie italiane con un nuovo, attesissimo lavoro: Tre cani enormi (e qualche umano), pubblicato da Piemme il 21 gennaio nella traduzione di Chiara Brovelli. Il libro esce in contemporanea negli Stati Uniti e nel Regno Unito, segno dell’affetto e dell’interesse che l’autore australiano continua a suscitare a livello globale.
In questo memoir, Zusak apre le porte della sua casa e del suo cuore per raccontare una storia familiare fatta di affetto, disordine e trasformazione. Tutto parte da una decisione un po’ folle: adottare tre cani abbandonati. Ognuno di loro, con la propria personalità irresistibile e irrequieta, entra nella vita della famiglia Zusak portando con sé caos, risate e sfide.
C’è Reuben, che sembra più lupo che cane; Archer, un pasticcione che distrugge il tappeto di casa con aria innocente; e Frosty, il più imprevedibile, capace di demolire un’intera stanza per poi accoccolarsi teneramente accanto a te. Nel mezzo di questo turbinio di marachelle e incidenti domestici, si sviluppa una storia che va oltre il semplice rapporto uomo-animale.

Zusak racconta con ironia e brutalità le difficoltà quotidiane di una vita condivisa con tre cani “enormi” e il modo in cui il disordine e i fallimenti si trasformano in opportunità di crescita personale e familiare. Gli animali, con il loro amore incondizionato, insegnano lezioni di pazienza, accettazione e resilienza, creando legami che ti cambiano profondamente.
Con uno stile narrativo intimo, ironico e commovente, Tre cani enormi (e qualche umano) è un’ode alla bellezza imperfetta della vita con gli animali. È un libro che parla di amore, caos e di come, a volte, la felicità più autentica si trovi proprio nel mezzo della confusione.
Per i fan di Markus Zusak e per tutti coloro che amano le storie che sanno toccare il cuore con leggerezza e profondità, questo memoir promette di essere un’esperienza di lettura unica e indimenticabile.