Libri, autori e tanto altro

Tag archive

casadelcinema

Sognavamo al cinema

CULTURA/EVENTI by

È il 1976 Vania Protti e Manfredi Traxler davano vita ad una stagione unica: quella dell’Academy Pictures, una stagione che permette di “essere nel cinema”, di vivere il cinema, grazie alla distribuzione cinematografica di film d’autore. 

Il 5 ottobre 2022, presso la Casa del Cinema di Roma, è stato presentato il volume “Sognavamo al cinema”, di Vania Protti Traxler. In una lunga intervista Vania Traxler racconta la sua brillante carriera di distributrice cinematografica: dalle origini – il nonno conobbe i fratelli Lumière – ai film e ai registi distribuiti. Tra gli altri, Emir Kusturica, Rainer W. Fassbinder, Wim Wenders, Peter Greenaway, Spike Lee, Eric Rohmer, Agnès Varda, Mike Newell, Baz Luhrmann, Peter Jackson, Leos Carax: con i Traxler il cinema d’autore è diventato mainstream. Per l’intervista ha scelto 50 film, tra i più importanti e indimenticabili, per chi li ha visti e per chi lo farà: come dice lei, “per sognare ancora”. I coniugi Traxler fecero conoscere al grande pubblico alcuni dei più grandi registi contemporanei di grande livello come Kusturica, Greenaway, Wenders, Rohmer, Jarmusch, Egoyan, Almodóvar, Kieslowski, Lee, Ford, Solondz e tanti altri. La scelta dei film avveniva tramite l’autenticità e il valore che i Traxler coglievano dalla visione del prodotto, non era mai una scelta dettata dal calcolo. Promuovevano la pellicola fidelizzando il pubblico e attivando un rapporto di fiducia con gli esercenti che grazie a questo, davano spazio anche ai film più deboli del loro listino.

“Sono convinta che l’emozione procurata dal primo impatto con un film sia la cosa più importante. Come continuo a sostenere che il più bel film della storia del cinema sia Via col vento. Non ci sono santi.”

“La storia comincia nel 1904 quando mio nonno di Libiola, un piccolo paese vicino Mantova, insieme a un gruppo di ragazzi all’avanguardia mise su un cinema improvvisato: c’era chi stampava le locandine e chi suonava il piano perché allora i film erano muti”. All’inizio Vania non segue però le orme della sua famiglia e si mette a lavorare in una boutique, ma il cinema le “ribolliva nel sangue” Tanti gli aneddoti presenti nel libro. Uno su tutti: “A Venezia comprai A single man di Tom Ford. L’ufficio stampa mi ossessionava con le richieste del regista. Mi dissero che voleva tutto bianco. Per cui presi tovaglie bianche, fiori bianchi, pesce bianco. Lui mi chiese perché fosse tutto bianco. E io esplicitai i diktat che avevo ricevuto. Mi rispose: ma scusa io sono texano mangio le fiorentine anche di tre chili”.

Intervento di Marco Tullio Giordana: l’Academy ha avuto un ruolo di cerniera, ha portato nel circuito del cinema film indipendenti, facendo in modo che questi ultimi potessero avere un grande successo. La scoperta di un film diventava condivisa.

Intervento di Vania Protti, autrice del libro: l’idea di scrivere un libro che raccogliesse la storia di una famiglia meravigliosa le è stata data dal nipote, Filippo. Filippo le chiese di combinare la passione del cinema e quella della cucina nel libro. Dunque, un viaggio nelle generazioni attoriali del cinema, un viaggio all’interno di ricette casalinghe, un viaggio che avvolge il lettore e lo catapulta altrove.

Intervento di Francesca Boschiero: l’obiettivo era quello di portare alla luce una storia che non si rivolgeva solo al passato, ma anche al futuro. Ci sono film che non hanno tempo, antichi, ma attuali. Film che rapiscono le nuove generazioni e consentono loro di appassionarsi a questo mondo.

Intervento di Giovanni Gifuni: ci siamo tuffati nella storia di Vania, nella sua memoria, nella sua famiglia. Ci siamo nutriti di aneddoti, di risate, di uscite. È un libro godibile per tutti. 

Attraverso questo libro si capisce il significato del cinema.

Articolo scritto da Alice Grieco e Anna Tulimieri

alicegrieco
0 0,00
Go to Top
WhatsApp chat
× Come posso aiutarti?