Il cacciatore, la serie che rimette la mafia al suo posto

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Uscita su Rai e au Prime video la serie ripercorre le fasi salienti della lotta alla mafia nei primi anni 90. In una Palermo sorvegliata speciale dopo la morte di Falcone e Borsellino, il pool antimafia da la caccia al boss, il capo dei capi dopo l’arresto di Toto Riina, Leoluca Bagarella.

La storia si svolge in 12 episodi che tra storia e romanzo ci fanno vedere uno stato che si impegna e una mafia che arretra.

Il cast conta nomi d’eccezione tra cui Feancesco Montanari, David Coco, Paolo Briguglia che ben interpretano i ruoli dei combattenti.

Finalmente una serie che rimette i buoni es i cattivi nelle loro giuste posizioni, mafiosi senza scrupoli che uccidono senza battete ciglio, che sciolgono nell’acido un dodicenne, il piccolo Di Matteo, per punire il padre pentito.

Dall’altra parte i magistrati del pool e i poliziotti e carabinieri che non si risparmiano, che lottano contro la Mafia.

Ina serie che si discosta dal trend Saviniano di Gomorra e di Suburra dove il messaggio non e’ positivo anzi al contrario i messaggi che dovrebbero essere positivi sono legati indissolubilmente a personaggi negativi che hanno influenza adolescenti e non.

Un ottimo lavoro dei registi stefano Lodovochi e Davide Marengo che hanno portato in video un decennio di battaglie e di scontri, dove forse ancora si pensava di poter vincere la battaglia contro la criminalista organizzata.

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