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Il Cremlino di Mosca, il cuore della Russia tra bellezza rinascimentale e graffi sovietici

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Epicentro della storia e della contemporaneità, il cuore di Mosca descrive la grandezza della sua “madre” affacciato sull’enorme piazza Rossa, e racchiude tra le sue mura il fulcro geografico del potere della Russia, pilastro della geopolitica moderna

Vista dai Giardini Alexander delle fortificazioni del Cremlino

La prima tappa nella capitale coincide con un luogo simbolo, dove si concentrano gran parte delle principali attrattive in città. Il Cremlino di Mosca è racchiuso da alte mura di mattoni rossi scandite da torri d’ingresso, l’aspetto esterno non tradisce il significato del suo nome: “Kreml” che in russo significa “fortezza, cittadella fortificata”. Questa particolare struttura è ricorrente in Russia ma quella moscovita è la più importante del paese e testimonia 800 anni di storia: cittadella degli zar, quartier generale dell’Unione Sovietica, residenza dei presidenti dell’era moderna, da sempre centro del potere politico e un tempo della Chiesa russo-ortodossa. Il Cremlino è il cuore di Mosca e dell’intero paese, dalla frontiera con gli ex stati satelliti allo stretto di Bering. Un perimetro di mura e alti torrioni racchiudono l’immensità di un territorio, forza e vulnerabilità dello Stato russo al tempo stesso.

Cattedrale dell’Annunciazione

Con il suo alternarsi di maestosi palazzi, musei e sontuose chiese dalle cupole d’oro è la rivelazione identitaria della “grande Madre”, la Russia. Sorse come un semplice forte di legno per volere del principe Yuri Dolgoruky nel 1147, esattamente nel punto dove richiamò i suoi alleati, la collina Borovichkij, lambita nella parte sud orientale dalle acque del fiume Moscova. La cittadella che oggi possiamo ammirare in tutta la sua maestosità risale in gran parte al XIII e XV secolo, in particolare al periodo che coincide con il regno di Ivan III “Il Grande”. Il sovrano fece convocare dall’Italia architetti e scalpellini nell’intento di edificare una “Terza Roma” pari alla grandezza di Costantinopoli. L’ambizione unita all’ingegno e all’estro italico riuscirono a coniugare lo stile architettonico russo antico con il rinascimentale veneziano rendendolo un connubio unico nel suo genere. Oggi possiamo ammirarlo nella Piazza delle Cattedrali circondata dalla Basilica dell’Assunzione, il luogo più importante di tutta la Russia prerivoluzionaria, la Chiesa della Deposizione della Veste, la Basilica dell’Annunciazione, il Campanile di Ivan il Grande, l’edificio più alto del Cremlino, e la Cattedrale dell’Arcangelo. Quest’ultima viene considerata uno scrigno del misticismo ortodosso e della storia nazionale. Splendida nello stile russo-bizantino con chiari riferimenti al rinascimento italiano soprattutto nella parte esterna, la Cattedrale fu per secoli il luogo di incoronazioni, matrimoni e funerali reali, custodisce inoltre le tombe degli zar, i sovrani della Moscovia dal 1320 al 1690, compreso Ivan il Terribile che giace accanto ai suoi figli, uno ucciso dalla sua stessa mano.

Cattedrale dell’Arcangelo

Tutte le altre costruzioni non religiose vennero edificate tra il XVII e XIX secolo. Tra questi gli edifici governativi: il Palazzo Poteshny, ex residenza di Stalin, l’Arsenale commissionato da Pietro il Grande, oggi sede della Guardia del Cremlino, sino al più recente Palazzo di Stato del Cremlino, conosciuto anche come Palazzo dei Congressi, sfarzo brutalista in vetro e cemento costruito nel 1960-1961 come sede congressuale del Partito comunista, oggi sede del Balletto del Cremlino. Il Senato venne costruito nel 1785 dall’architetto Matvei Kazakov e si distingue per il suo raffinato stile neoclassico, oggi ospita gli uffici del presidente della Russia, mentre il Gran Palazzo del Cremlino, costruito tra il 1838-1849 da Kostantin Thon, è una delle sue residenze ufficiali. Come comprensibile, non tutti i palazzi del Cremlino sono accessibili al pubblico, oltre alle sedi governative anche il Palazzo dei Diamanti, o “Palazzo Sfaccettato” per la sua facciata in bugnato esterno a forma di punte di diamante, e il Palazzo Terem non sono facilmente visitabili salvo rare eccezioni.

Ogni giorno, a seconda degli orari di apertura, è possibile accedere a quelli adibiti a museo. Imperdibili il Palazzo del Patriarca, sede del Museo della Vita e delle Arti Applicate del XVII secolo dove ammirare gioielli religiosi, mobili e vasellame degli zar, e l’Armeria, una delle maggiori attrattive del Cremlino. Custodisce i cimeli della ricchezza imperiale ma anche le vesta dei suoi doveri: dalle inestimabili uova Fabergé, vezzi che gli zar amavano regalarsi durante la Pasqua, agli abiti dell’incoronazione compreso l’abito da sposa di Caterina la Grande, agli elmi e armature dei valorosi regnanti. Da non perdere il Fondo dei Diamanti, una parte separata del palazzo dipendente dal Ministero delle Finanze dove poter ammirare le gemme più splendenti di tutta la Grande Russia. Per gli amanti “degli inestimabili”, non perdete nella parte esterna lo “Zar dei Cannoni” dal peso di 40 tonnellate, e la “Zarina delle Campane”, la campana più grande del mondo di 202 tonnellate e più di 6 metri di altezza che non ha mai suonato un rintocco. Due strumenti come allegorie di una grande Russia, palesemente inutili nella loro reale utilità ma stupefacenti nella chiarezza della loro simbologia.

Lo Zar dei Cannoni e il Senato
Cimelio in legno decorato in oro e gemme del XII secoli, Museo dell’Armeria

Il Cremlino, come un forziere della storia, resistette al piano di Napoleone Bonaparte assistito dalla buona sorte. Nel 1812 il generale assediò Mosca e nell’intento di distruggere il suo centro del potere, installò numerose cariche esplosive per far saltare tutte le costruzioni del Kreml. Ma qualcosa non andò secondo la sua tattica: la maggior parte non esplosero e i danni si limitarono alle mura, alle torri e alla zona del campanile Vliskij. Gli scempi architettonici arrivarono negli anni ’30 del Novecento durante la dittatura di Stalin. Le sue discutibili scelte urbanistiche e architettoniche ricaddero anche sulla cittadella dell’identità snaturandone per una parte la sua fisionomia. Anche questi graffi del ‘900 fanno parte della sua storia e vengono inclusi, tutelati e raccontati in un complesso patrimonio UNESCO dal 1990. Il Cremlino di Mosca racchiude tra le mura e tra le eredità architettoniche la storia della Russia e da qui si continuano a disegnare le geografie, anche quelle che determino gli equilibri del mondo moderno.

Palazzo di Stato del Cremlino

Per tutte le informazioni utili per la visita, visitate il sito Moscow Kremlin Museums 

 

Immagine di copertina: le mura sud orientali del Cremlino 

Photo credits: Elena Bittante

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Luci schiette, ombre lunghe e riflessi sul Cremlino sino al calar del sole 🌗 La suggestione del tramonto tra splendori russo bizantini, rinascimentali e i graffi sovietici 🌓 Il mio articolo dedicato a questa fortezza della storia dove si continuano a disegnare le geografie, anche quelle che determinano gli equilibri del mondo moderno: https://www.europeanaffairs.it/viaggiare/2019/09/16/il-cremlino-di-mosca-il-cuore-della-russia-tra-bellezza-rinascimentale-e-graffi-sovietici/ . . . #kremlin #kremlinpalace #moscow #igmoscow #russia #culturaltravel #urbanphotography #urban_shots #bestcitypics #livetoexplore #travelandlife #traveldiaries #culturetrip #culturalheritage #arthistory #unescoworldheritage #unesco #journalismlife #traveljournaling

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Elena Bittante
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