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NICOLO’ BERTI

Cyrano de Bergerac: poesia e spada in scena

in European Affairs by

Roma 13 novembre 2024

Articolo e Foto di Grazia Menna

Cos’è un bacio? Un apostrofo rosa tra le parole t’amo“. Quante volte ciascuno di noi ha sognato di sentire queste parole dalla persona amata! Lo scorso 13 novembre, il teatro Cometa Off di Roma ha ospitato una rappresentazione che ha incantato il pubblico, grazie alla straordinaria interpretazione di Matteo Fasanella , insieme a Virna Zorzan, Alessio Giusto, Lorenzo Martinelli e Nicolò Berti – tutti componenti della  DarkSide LabTheatre Company – che hanno saputo condurre gli spettatori in un’atmosfera carica di poesia e sogno.

La storia di Cyrano de Bergerac è stata messa in scena innumerevoli volte, sia a teatro sia al cinema, ma il suo fascino resta immutato. I versi immortali scritti da Edmond Rostand – un’opera che risale al lontano 1897 – continuano a emozionare. La commedia, interamente in versi, è stata interpretata con talento e professionalità dalla Dark Side Company, diretta dallo stesso Fasanella.

Lo spettacolo si apre con l’entrata maestosa di Cyrano, impersonato da Fasanella, che sfida Montfleury con arguzia e abilità nella scherma. Basta un commento sul naso di Cyrano per scatenare un vivace confronto, dove poesia e duelli si intrecciano. Cyrano, orgoglioso e impetuoso, cattura il pubblico con la sua intensità, chiudendo ogni sfida con il celebre verso: “Ed al fin della licenza io tocco!“. Tra lirismo e azione, il personaggio alterna arroganza, romanticismo, ironia e profonda sensibilità, incantando con monologhi coinvolgenti e una recitazione impeccabile.

Nicolò Berti dà vita a Le Bret, amico fedele e voce della ragione per Cyrano, preoccupato per i numerosi nemici che l’eroe attira con il suo carattere fiero. Con equilibrio e intensità, Le Bret rappresenta l’amicizia sincera e la lealtà che li unisce. Cristiano, interpretato da Alessio Giusto, si distingue per la sua bellezza e la sua ingenuità. Incapace di esprimersi con le parole, conquista comunque il cuore di Rossana (Virna Zorzan). Cyrano, oppresso dall’insicurezza per il proprio aspetto, sceglie di aiutare Cristiano, prestando a lui la propria eloquenza, trasformando il suo dolore in un gesto di generosità estrema.

La scena più celebre, quella del balcone, vede Cyrano celato nell’ombra mentre dichiara amore a Rossana usando la voce di Cristiano. Con il famoso verso “Cos’è un bacio? Un apostrofo rosa tra le parole t’amo“, Cyrano compie un atto di amicizia e sacrificio, suggellato dal matrimonio tra Rossana e Cristiano, al quale Cyrano assiste in silenzio.

Il Conte (Lorenzo Martinelli), antagonista mosso dal desiderio di possesso, rappresenta un ostacolo per i protagonisti, ma Cyrano continua a sostenere Cristiano, persino in guerra, scrivendo lettere e poesie per mantenere viva la passione di Rossana. La morte di Cristiano e, infine, quella di Cyrano rivelano però la verità: le parole che hanno conquistato Rossana provenivano dall’anima del poeta.

La messa in scena al Cometa Off è stata impreziosita da una scenografia curata e vincente: un sapiente gioco di luci, musiche che sottolineano le emozioni dei personaggi, costumi e oggetti scenici ricchi di dettagli, come la penna d’oca utilizzati dal protagonista. Non ultimo il gioco di ombre volte a raccontare momenti di guerra o il matrimonio tra Rossana e Cristiano.

Gli applausi a scena aperta hanno scandito l’intera serata, culminando in una standing ovation finale. Gli attori, eccezionali sotto ogni aspetto, hanno reso onore alla grandezza dell’opera e al potere evocativo del teatro.

Si ringrazia l’Ufficio Stampa nella persona di Andrea Cavazzini ed il Teatro Cometa Off di Roma, per aver permesso questo racconto per immagini

CYRANO de BERGERAC

da Edmond Rostand

con Matteo Fasanella, Virna Zorzan, Alessio Giusto, Lorenzo Martinelli e Nicolò Berti

Adattamento e Regia di Matteo Fasanella

Scenografia : Maurizio Marchini – Costumi : Darkside E.T.S. – Aiuto Regia : Virna Zorzan
Ufficio Stampa : Andrea Cavazzini 

Teatrosophia – Giacomo Leopardi Darkmoon

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/TEATRO by

STAGIONE 2023-2024

Via della Vetrina 7, Roma

https://www.teatrosophia.it/

Presenta

GIACOMO LEOPARDI

 

DARKMOON

 

uno spettacolo della  

DarkSide LabTheatre Company 

Liberamente tratto da

 “Io venia pien d’angoscia a rimirarti” 

di: MICHELE MARI

Drammaturgia e Regia:

MATTEO FASANELLA

con:

SABRINA SACCHELLI NICOLO’ BERTI GIUSEPPE COPPOLA

Assistente alla Regia: LORENZO MARTINELLI

Allestimento Scenico: ALESSIO GIUSTO

Disegno Luci: MATTEO FASANELLA

Foto e Grafica: AGNESE CARINCI

Produzione: DARKSIDE ETS

DAL 4 AL 7 APRILE 2024

Debutta a Teatrosophia la DarkSide LabTheatre Company con una drammaturgia originale che parte da suggestioni fornite sia dal patrimonio poetico/filosofico di Giacomo Leopardi, sia dall’idea narrativa di Michele Mari. Vengono coniugati diversi registri linguistici e stili narrativi giocando tra l’onirico e il realistico e alternando due e più linee temporali.

1825 – Una torrida estate in una campagna della provincia italiana. Un incubo ormai dimenticato riemerge dal passato a tormentare i giorni e le notti di tre fratelli, Salesio, Orazio e Pilla, ritrovatisi nella vecchia tenuta di famiglia. Nell’estate del 1813 una feroce creatura si aggirava tra i boschi, spargendo sangue e mietendo vittime. Poi la bestia improvvisamente scomparve. Dodici anni dopo, nuove domande, intime inquietudini e ombre inconfessabili. Tra antiche sepolte leggende e risposte impossibili, i tre si troveranno davanti al mistero della propria umanità, al giogo del sapere e al potere alchemico della poesia.

“Le pagine inquiete del Leopardi, la sua penna raffinata e carnale, la sua fame di vita e di bellezza e lo sguardo sempre acceso da una sensibilità che è dono e condanna, fanno di lui un antenato carissimo ma spesso inavvicinabile per la nostra idea di teatro. La lettura del romanzo di Michele Mari e della sua peculiare rivisitazione della vita intellettuale del poeta ci ha fornito la chiave per una drammaturgia affine alla nostra cifra stilistica. Che rivelazione sarebbe se scoprissimo che il lavorio intellettuale del poeta, abbia risvegliato un misterioso istinto primordiale che condiziona il suo pensiero, il suo corpo, la sua identità e la sua esistenza tutta? Se, in segreto, Salesio Giacomo Leopardi fosse un lupo mannaro? Matrigna è la Natura, che nel suo giogo ci tiene incatenati. Insondabili siamo a noi stessi, per quanto possiamo studiarci: ineffabile e inquieto è l’animale che ci abita, che da sempre guida i passi dell’uomo sulla terra che lo ospita. Mannaro o no, Giacomo è esattamente ognuno di noi davanti all’abisso del proprio essere.” 

GIOVEDI’ 4 APRILE ALLE ORE 19.30

INCONTRO CON MICHELE MARI

Autore di “Io venia pien d’angoscia a rimirarti”

 

Al termine dello spettacolo, il consueto aperitivo offerto da Teatrosophia 

INFO:

Teatrosophia: via della Vetrina 7 – 00186 Roma

Orari: Giovedì e Venerdì h 21:00

              Sabato ore 17,30 e ore 21:00

              Domenica h 18:00

 Biglietti: INTERO: Euro 20,00/ RIDOTTO: Euro 15,00

PRENOTAZIONI:

info@teatrosophia.com      0668801089- 353 3925682

https://www.teatrosophia.it/index.php/le-stagioni/2023-2024?view=article&id=48&catid=9

Andrea Cavazzini
Giornalista e Ufficio Stampa
cell. 329.41.31.346
press@quartapareteroma.it
Grazia Menna
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