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Ditonellapiaga: un’ondata di vitalità all’Hacienda di Roma

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Ditonellapiaga – nome d’arte di Margherita Carducci – ha concluso ieri sera sul palco dell’Hacienda di Roma il suo ultimo tour dal titolo “Flash Club Tour 2024”, iniziato a Livorno il 22 novembre.

Il tour è stato incentrato sul secondo album dell’artista romana, che si intitola proprio “Flash”, che segue
il primo album, “Camouflage”, con cui la cantautrice ha vinto la Targa Tenco nel 2022 come miglior opera prima.

Oltre un’ora e mezza di spettacolo che ha messo in luce la duplice anima della cantante: da un lato, la sua verve esplosiva, dall’altro, la profondità emotiva delle canzoni del suo ultimo lavoro.

Un live di grande intensità grazie alla presenza scenica di Ditonellapiaga e alla partecipazione entusiasta del pubblico, una conferma del suo talento, scoperto dal grande pubblico con il grande successo al Festival di Sanremo del 2022 con il brano “Chimica”, in coppia con Donatella Rettore.

La scaletta del concerto
Single Ladies + Intro + È tutto vero + Morphina
DNA + Connessioni + Dalla terra all’universo + Tu con me hai chiuso
Prozac + Repito
Fossi come te
Come prima
Non ti perdo mai + Spreco di potenziale
Una + Latitante
Disco I love it + Ti voglio + Vogue + Non resisto
Come fai
Pazza di te + Ti dirò
Chimica + Mary

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Emma incanta Roma con il suo “In da town” Tour

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A distanza di un anno Emma Marrone, è tornata ieri sera ad esibirsi a Roma nella tappa del suo tour dal titolo “In da town” che ha portato nei palazzetti delle principali città italiane.

La potente voce di Emma e la sua energia hanno dominato il palco del Palazzo dello Sport, in un concerto che ha attraversato tutta la sua quindicinale carriera, dai primi brani che l’hanno consacrata nel mondo della musica, eseguiti in toccanti medley, quali Mi parli piano e L’amore non mi basta alle gemme incluse nell’ultimo suo album dal titolo Souvenir.

La serata è stata un trionfo di emozioni, con la cantante salentina che ancora una volta ha dimostrato la sua straordinaria e coinvolgente presenza scenica, incantando il pubblico dei suoi fan e confermando quanto sia speciale per l’artista il rapporto con loro.

Dall’inizio alla fine, il legame tra Emma e il suo pubblico è un’emozione palpabile. La sua autenticità crea ogni volta un’atmosfera unica, dove ogni spettatore si può sentireparte di un grande abbraccio virtuale in particolar modo nei momenti in cui la cantante ha percorso la speciale passerella predisposta sul palco.

Uno spettacolo completo sugellato dai balletti che hanno coinvolto la cantante con ballerine e ballerini diretti dalle coreografie di Macia del Prete.

Ultimo appuntamento del tour, domenica prossima 17 novembre al Palaflorio di Bari.

La scaletta del concerto
Intro
Pret a porter
Lacrime
Iniziamo dalla fine
Centomila
Medley 1 (Occhi profondi – L’amore non mi basta – Amami – La mia citta’)
Medley 2 (Resta ancora un po’ – Mi parli piano – Pezzo di cuore – Dimentico tutto)
Carne viva
Indaco + Capelli corti
Ho voglia di te
Mezzo mondo
Ogni volta è così
Intervallo
Medley 3 (Io sono bella – Non e’ l’inferno – Cercavo amore)
Medley 4 (Luci blu – Schiena – Quando le canzoni finiranno trattengo il fiato – Saro’ libera)
Vita lenta
Amore cane
Taxi sulla luna
In Italia
Hangover
Femme fatale
French riviera
Apnea

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Motta live all’Hacienda di Roma: quando tutto suona!

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Chi ha avuto l’opportunità di vedere Motta dal vivo, sa quanto la sua energia trovi la giusta cornice su un palco. Per il lancio del nuovo progetto “SUONA! VOL.1”, all’Hacienda di Roma il 7 e 8 novembre, Motta ha portato in scena uno spettacolo che supera i confini del concerto tradizionale, proponendo un’esperienza nuova e totale, in cui lo studio di registrazione e la dimensione live si fondono, avvolgendo il pubblico in un’atmosfera unica, fatta di sound sofisticati, psichedelici e di un’attitudine profondamente sincera e libera.

Il nuovo progetto in studio è infatti molto più di un semplice album: è un esperimento artistico audace che rimette al centro l’esperienza del live. Come ha spiegato Motta, l’obiettivo è quello di “riportare la musica live in uno studio di registrazione e non il contrario,” cercando di ricreare l’energia del palco anche nell’ascolto domestico.

E viceversa, durante il concerto, le tracce dell’album hanno preso vita in maniera del tutto inaspettata, con la band all’interno di un cerchio al centro della sala, riportando dal vivo l’atmosfera di uno studio di registrazione. Le canzoni hanno attraversato una trasformazione, con arrangiamenti nuovi, nudi, che hanno ipnotizzato il pubblico che accerchiava la scena, mostrando la piena potenza espressiva della sua musica, capace di toccare corde profonde e trasportaci fuori dal tempo. Una magia sostenuta dalla perfetta sinergia artistica tra Motta e i suoi compagni di viaggio, che hanno resto la performance unica e irripetibile, con due ospiti d’eccezione per questa prima data romana come Truppi e Danno.

Motta è accompagnato in questo viaggio da Roberta Sammarelli (Verdena) al basso, Cesare Petulicchio alla batteria e Giorgio Maria Condemi alla chitarra, che hanno contribuito a dare al progetto un tocco personale e una profondità sonora che raramente si ascolta nel panorama italiano. Una varietà stilistica che intreccia suoni distorti e contaminazioni, ridando vita a ogni brano con l’attitudine di libertà e oscura ribellione che è il cuore della musica di Motta. Ogni canzone è un’espressione senza filtri, e l’album “SUONA! VOL.1”, distribuito da Sona Music Records e ADA Music Italy, rappresenta il primo capitolo di un percorso nuovo per Motta, che esplora una dimensione musicale quasi sperimentale. È un invito a scardinare le convenzioni, a reinventare la musica non solo per il pubblico, ma anche per il piacere stesso di farla.

Con questo progetto, Motta inaugura la sua etichetta discografica, Sona Music Records, un’idea che trae origine dalla sua esperienza iniziale nella provincia italiana, dove la musica era una forza liberatoria e spontanea. “Il nome SONA è un riferimento a quando ho iniziato a suonare,” racconta Motta. “Era un modo per ricordare l’importanza di fare musica senza compromessi, senza parlare troppo, lasciando che fosse la musica a farlo.” E non sono mancati anche questa sera i “sona!” urlati dal pubblico quando Francesco si dilungava un po’ troppo nelle introduzioni.

In sintesi, il concerto all’Hacienda di Roma è stato pensato per immergere i presenti al centro del processo creativo, creando una connessione diretta e potente tra artista e pubblico. Da sempre, la dimensione live è quella che esalta al meglio l’energia e il carisma di Motta, mettendo in luce non solo le sue doti artistiche, ma anche l’impatto emotivo delle sue canzoni. In questo evento Motta ha dato il massimo, trasformando il concerto in un’esperienza irripetibile che ha segnato un momento memorabile per tutti i presenti e un’importante tappa della sua carriera.

Dopo le date di Roma, il tour proseguirà a Milano, presso il BASE, il 27 e il 28 novembre. Un totale di soli quattro appuntamenti unici e intimi, organizzati da Magellano Concerti, pensati per chi apprezza la dimensione sperimentale e l’innovazione di questa rilettura in chiave pura e sincera delle più belle canzoni di Motta. Imperdibile!

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Ele A al Largo Venue

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Prosegue l’ “Acqua tour” di Ele A – nome d’arte di Eleonora Antognini – che ieri sera ha fatto tappa al Largo Venue di Roma.

Di fronte ad un pubblico di giovani fan la rapper e cantante svizzera ha presentato i brani del suo primo EP intitolato “Globo“, prodotto da Disse, uscito nell’aprile 2023.

Nel corso del concerto Ele A ha anche eseguito tra gli altri “Mikado“, il suo primo singolo ufficiale pubblicato nel 2022, nonché alcuni inediti quali “Bounce” e “Pixel“.

Ha aperto il concerto la giovane rapper pugliese Martina Totaro, in arte Marte.

La scaletta del concerto
Intro
Jeans
KO
Record deals
Tour club freestyle
Tennis club
Mikado
Chanelina
Gocce
Elclasico
Nihao Redbull Ita
Game
Neve
Oro
Bounce
Pixel
Dafalgan
Oblo
Nodi
Oceano
Globo
Uno999
Last friday night

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Le immagini dell’opening di Marte

Fulminacci live a Roma: cantautore 2.0 +1

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Roma, Palazzo dello sport 13 aprile 2024

Prima volta al Palazzo dello sport di Roma per Fulminacci, per una tappa dell’Infinito +1 tour, che lo sta portando nei maggiori teatri e sale italiani.

Il cantautore 26enne romano sale sul palco con alle spalle tre album (l’esordio del 2019 con “La vita veramente”, Targa Tenco nel 2019 come Miglior opera prima, tra i riconoscimenti più ambiti del cantautorato italiano, “Tante care cose” del 2021 e “Infinito +1” dello scorso anno), una partecipazione al Festival di Sanremo (quella di tre anni fa con “Santa Marinella”) e zero Dischi di platino.

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Rose Villain all’Orion

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Rose Villain in quattro atti sul palco dell’Orion per la seconda data del “A ROSE VILLAIN STORY: the beginning”.

Innocenza, Perdizione, Amore e Gotham portati sul palco prima a Milano, città di origine di Rosa Luini in arte Rose Villain,  e ieri sera per un’ora a Ciampino, prima di dedicarsi alla prossima avventura in quel del Festival di Sanremo.

Inizio scenografico con entrata in braccio ad un pupazzo/coniglio, reggicalze e vestito bianco macchiato di rosse sangue, per poi passare alla parte in solitaria e ancora dopo cambio abito, stavolta più corto. Si va poi verso una parte più intima insieme al marito chitarrista Sixpm e infime l’ultimo atto insieme agli Yosh Whale.

 

 

E’ (ancora) il nostro genere Willie Peyote

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Ha fatto tappa a Roma, all’Orion di Ciampino, il tour invernale che porta Willie Peyote nei principali club italiani, organizzato da Magellano Concerti.

Affollato come non mai, il club sembra essere l’habitat più giusto per i brani di Willie, che richiedono una certa intimità con il pubblico, con i loro testi irriverenti, e che allo stesso fanno muovere qualche passo grazie ai ritmi rap, funk e pop.

A dieci anni da “Non è il mio genere, il genere umano”, Willie fa il punto sulla situazione, dai suoi esordi a oggi, con il “Non è (ancora) il mio genere” club tour.

Parte dagli esordi, quindi, e, come in un cerchio che si chiude perfettamente, cita il titolo dell’album e contemporaneamente una frase dal brano UFO (Non è ancora il mio genere, scrivilo sulla lapide) che riassume quanto dissenso, quanta voglia di non sottostare alle regole e ai dettami della società, ci sia ancora nella penna del nostro Willie Peyote.

Amore invece per i giochi di parole, l’ironia e l’intelligenza, di cui si serve per porre domande su questioni sociali e personali, che dipingono una realtà diversa da quella che a volte vogliamo vedere.

Starà al pubblico poi scegliere se cercare di darsi delle risposte o proseguire con leggerezza, passando oltre il significato e limitandosi ai ritmi accattivanti e ai sorrisi amari che molti dei suoi brani riescono a strapparci.

Il genere non è solo quello umano, ma anche quello musicale. Dai suoi esordi come rapper atipico, lontano quindi da certi stereotipi, passando per pop, indie, cantautorato, sicuramente vanta la giusta dose di questi ingredienti nel suo stile atipico, senza appartenere fedelmente ad alcun genere o etichetta precisa.

È decisamente rap/hip hop old school la matrice dei brani, nel loro parlare crudo e scandito e nei testi taglienti, ma c’è molto altro. Accompagnato da un’eccellente band composta da batteria, tastiere, chitarra e trombone, si intravedono scorci di rock, venature indie, suoni pop e ritmi funk.

La scaletta è ampiamente dedicata all’Album “Non è il mio genere (il genere umano)”, e non mancano naturalmente i suoi manifesti del disincanto sentimentale come “La tua futura ex moglie”, “Ottima scusa”, del disagio sociale delle nostre generazioni, come “Io non sono razzista ma”, “I cani”, la sanremese “Mai dire mai”, “C’era una vodka” e molte altre dal suo esteso repertorio, inclusa “Aglio e Olio” di Fulminacci.

Willie Peyote ha il dono di sbatterci in faccia verità dolorose, facendoci sorridere e toccando i tasselli vacillanti delle nostre abitudini mal radicate.

È un esempio rassicurante di come la musica, e il rap/urban in particolare, abbiano l’opportunità di comunicare con un numero elevato di persone, e siano in grado di farlo in modo profondo, intelligente, e tutt’altro che pesante o noioso.

In mezzo alla scaletta un breve omaggio al concittadino Paolo Conte con “Vieni via con me”, e un accenno al riff di chitarra di “Do I wanna know” degli Artic Monkeys, a sottolineare l’eclettismo e la professionalità di Willie Peyote e di tutta la band. Questa sera oltre alle capacità tecniche hanno dimostrato energia, ottima padronanza del palco, empatia con il pubblico e tanta sincerità, confermandoci che Wille Peyote, decisamente, è (ancora) il nostro genere.

 

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MOTTA – LA MUSICA È FINITA – TOUR CLUB 2023

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Si è concluso ieri all’Orion Live Club di Ciampino il Club Tour 2023 in cui Motta che ha presentato il nuovo album La musica è finita.

Il pubblico, già entusiasta in partenza, è stato coinvolto fin dalle prime note di “La musica è finita“, title track dell’album che ha dato il titolo al tour.

La scaletta del concerto è stata ben bilanciata, con brani sia dal nuovo album che dai precedenti. In particolare, “Alice“, dedicata alla sorella dell’artista, e “Prima o poi ci passerà” hanno regalato al pubblico momenti di grande intensità.

Il nuovo sound dei brani dell’ultimo disco, suonati dal vivo, è stato particolarmente apprezzato. Le canzoni hanno mantenuto la loro inconfondibile firma, ma hanno acquisito una nuova energia e vitalità.

I brani più amati dai fan, come “La fine dei vent’anni“, “Sei bella davvero” e “La nostra ultima canzone“, hanno suscitato una grande emozione nel pubblico.

In conclusione, il concerto di Francesco Motta è stato un evento imperdibile, che ha confermato il talento dell’artista toscano. Il suo live è uno spettacolo che si apprezza a prescindere dal conoscere la sua musica.

Ad accompagnare Motta sul palco Giorgio Maria Condemi (chitarre), Francesco Chimenti (basso e cello) e per la prima volta Davide Savarese (batteria) e Whitemary (synth ed elettronica).

La Scaletta:

  • Anime perse
  • La musica è finita
  • Per non pensarci più
  • Alice
  • Prima o poi ci passerà
  • E poi finisco per amarti
  • Maledetta voglia di felicità
  • Se non avessi avuto te
  • Scusa
  • La fine dei vent’anni
  • Sei bella davvero
  • Quello che non so di te
  • La nostra ultima canzone
  • Via della luce
  • Titoli di coda
  • Del tempo che passa la felicità
  • Se continuiamo a correre
  • Roma Stasera
  • Ed è quasi come essere felice
  • Quello che ancora non c’è

Emma Marrone – In Da Club Tour

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Largo Venue Roma 15.11.2023

Emma Marrone ha infiammato il Largo Venue di Roma con il suo concerto “Souvenir in da Club”, la seconda tappa del tour promozionale del suo ultimo album.

La cantante salentina ha accolto il pubblico con un sorriso e un’energia contagiosa, dando il via a una serata di musica e divertimento. La scaletta del concerto ha spaziato dai brani più famosi della sua carriera, come “Non è l’inferno”, “Cercavo amore” e “Latina”, ai nuovi singoli di “Souvenir”, come “Sentimentale” e “Taxi sulla Luna”.

Emma Marrone si è dimostrata una performer impeccabile, con una voce potente e un’interpretazione coinvolgente. Ha interagito con il pubblico in modo continuo, raccontando aneddoti e lanciando messaggi di positività e empowerment.

In particolare, la cantante ha dedicato il brano “Occhi profondi” alle donne vittime di violenza domestica, e ha invitato il pubblico a non abbassare la guardia e a denunciare ogni forma di discriminazione.

Il concerto di Emma Marrone al Largo Venue è stato un successo su tutti i fronti. La cantante ha dimostrato ancora una volta di essere una delle artiste italiane più amate e apprezzate dal pubblico.

Di seguito la scaletta della serata e la nostra gallery.

LA SCALETTA:

  1. Iniziamo dalla Fine
  2. Sbagliata Ascendente Leone
  3. Capelli Corti
  4. Carne viva
  5. Latina
  6. Indaco
  7. Mezzo mondo
  8. Io sono bella/Dimentico tutto/Amami
  9. Ogni volta è così/In ogni angolo di me/Non è l’inferno
  10. Intervallo
  11. Amore cane
  12. Alibi/L’amore non mi basta/Occhi profondi
  13. Fortuna/La mia città/Cercavo amore
  14. Taxi sulla luna
  15. Sentimentale

Negramaro – N20 Tour

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Terme di Caracalla Roma 14.06.2023

Seconda di tre date romane per i Negramaro, la prestigiosa band salentina formata da Giuliano Sangiorgi (voce), Emanuele Spedicato (chitarra), Andrea Mariano (pianoforte), Danilo Tasco (batteria), Ermanno Carlà (basso) e Andrea De Rocco (campionatore), festeggia i suoi 20 anni di attività con il Tour N20, una carrellata dei loro maggiori successi.

Di seguito la scaletta e la nostra gallery

  1. Fino all’imbrunire
  2. La prima volta
  3. Ti è mai successo?
  4. Per uno come me
  5. Meraviglioso
  6. Nuvole e lenzuola
  7. Quel posto che non c’è
  8. Solo3 min
  9. Estate
  10. L’immenso
  11. Sei
  12. Amore che torni
  13. Attenta
  14. Via le mani dagli occhi
  15. Diamanti
  16. Contatto
  17. Mentre tutto scorre
  18. Parlami d’amore

Claudio Enea
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