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Festival Popolare Italiano

Il 6 ottobre ultimo appuntamento per il Festival Popolare italiano

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/MUSICA by

 

Museo Nazionale degli Strumenti Musicali
Roma, 6 ottobre –
FESTIVAL POPOLARE ITALIANO

ore 17
Foolk Talk a cura di Salvatore Esposito con Giovanni Chiriatti (Kurumuny)
Archivio sonoro: l’importanza della memoria storica nella musica popolare

ore 18
​REDI HASA
“My Nirvana”
Redi Hasa: violoncello
Valerio Daniele: chitarra

Venerdì 6 ottobre​ ultimo appuntamento per il Festival Popolare italiano al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali.
Alle ore 17 il Foolk Talk a cura di Salvatore Esposito con Giovanni Chiriatti (Kurumuny) Archivio sonoro: l’importanza della memoria storica nella musica popolaree a seguire, alle ore 18, il concerto di Redi Hasa “My Nirvana” accompagnato da Valerio Daniele.

A due anni di distanza da “The Stolen Cello”,​ Redi Hasa è in tour con il progetto “My Nirvana”, nel quale racconta un pezzo della propria storia: l’incontro con la musica rock e grunge negli anni ‘90 alla caduta della dittatura albanese, pochi anni prima di decidere di lasciare il Paese per giungere in Italia, in Puglia.
Redi Hasa esegue una rielaborazione dei pezzi più significativi della celebre band guidata da Kurt Cobain, “reinventando” le canzoni che hanno segnato un punto di svolta nella storia del rock mondiale e trasformandole in nuovi inni. In questa versione live, Hasa piega il violoncello a radicali distorsioni e sperimentazioni elettroniche, accompagnato da Valerio Daniele (chitarra ed elettronica), aprendosi ad emozionanti momenti di improvvisazione.

L’Amore Viscerale per i Nirvana di Redi Hasa. Erano anni difficili: nel ’97 sarebbe scoppiata la guerra civile che avrebbe portato Redi Hasa a lasciare il suo Paese. Negli anni ’90, quando anche a Tirana per la prima volta si ascoltò la musica dei Nirvana, l’Albania si trovava ad affrontare i postumi di un regime che aveva per mezzo secolo proibito la​ distribuzione di tutta la musica occidentale, dai Beatles ai Milli Vanilli. Tuttavia, nell’ombra del regime, la musica proibita continuava a circolare di nascosto tra gli appassionati e i musicisti dei Paesi del blocco orientale, grazie al fenomeno che nei Balcani prese il nome di ‘samizdat’, la diffusione clandestina delle opere.
Su questo particolare scenario storico si staglia la scoperta di un disco come “Nevermind” che nel Paese delle aquile arrivò con la forza di un potentissimo magnete a catturare l’attenzione del musicista. Di giorno Redi Hasa studiava violoncello all’Accademia di Stato a Tirana, mentre di notte sperimentava le sonorità del basso elettrico che suo fratello gli aveva spedito dall’Italia. E proprio in quelle session notturne di approfondimento e ricerca, i pezzi dei Nirvana rivelarono all’artista lo spirito di una ribellione, l’epifania di una verità da poter ancora recuperare sotto le macerie.

Organizzato da Associazione Ikona e Ikona Concerti con il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali nell’ambito di un progetto condiviso, il Festival Popolare Italiano è realizzato in collaborazione con Blogfoolk Magazine, con il sostegno di Puglia Sounds e fa parte della Rete italiana World Music.

L’ingresso al concerto è incluso nel biglietto di accesso al museo, al costo “popolare” di 5 euro

FESTIVAL POPOLARE ITALIANO IX edizione – 2023
Direzione artistica: Stefano Saletti
c/o Museo Nazionale degli Strumenti Musicali – Piazza di S. Croce in Gerusalemme, 9/a – 00185 Roma
Organizzazione generale: Associazione Ikona/Ikona Concerti con il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali
Il Festival Popolare italiano fa parte della Rete Italiana World Music
Realizzato all’interno della “Programmazione Puglia Sounds 2023” 

INFO & PRENOTAZIONI: Tel: 067014796 – Mail: dms-rm.museostrumenti@cultura.gov.it
Ingresso: 5 euro
Ufficio stampa: Fabiana Manuelli – stampa@fabianamanuelli.it

 

Il Festival. Nato nel centro di accoglienza Baobab nel 2015, poi proseguito al Teatro Villa Pamphilj e al Teatro Verde, il festival da sempre testimonia la varietà di sonorità, di strumenti e di stili che caratterizzano la musica popolare, folk, etnica, world. È la musica dell’incontro, che fa dialogare tradizioni regionali differenti, ritmi e dialetti anche distanti, ma capaci di aprirsi al mondo e di contaminarsi creando nuovi linguaggi espressivi che arrivano a interessare e coinvolgere un pubblico variegato e di ogni fascia d’età. Un insieme di musiche e di storie che rappresentano un patrimonio da tramandare e riscoprire, per non perdere la memoria musicale – vero elemento identificativo di una comunità e di una nazione – ma pronto a reinventarsi, anche grazie alle musiche che arrivano dai tanti migranti e artisti che vivono ormai stabilmente in Italia, di dialogare con le altre sponde del Mediterraneo e oltre.
Un festival che si propone da sempre come “spazio-contenitore” e laboratorio di idee che nel nome dell’incontro e dello scambio si conferma come una vera e propria officina creativa.
Nelle scorse edizioni il festival ha ospitato alcuni dei più importanti rappresentanti della scena popolare come: Lucilla Galeazzi, Riccardo Tesi, Banda Ikona, Luigi Cinque, Têtes de Bois, Canio Loguercio & Alessandro D’Alessandro, Agricantus, Fanfara Station, Lamorivostri, Cafè Loti, Rocco De Rosa, Novalia, Orchestra Bottoni, Enrico Fink & Arlo Bigazzi, TaMa Trio di Nando Citarella, Mauro Palmas e Pietro Cernuto, i Kabìla, Lavinia Mancusi & Semilla, Giuliana De Donno e Gabriella Aiello, Unavantaluna, Raffaella Misiti e le Romane, Elva Lutza, Radicanto, Eleonora Bordonaro, Luisa Cottifogli, Giuliano Gabriele, Giovanni Seneca & Anissa Gouizi, Bottega Folk: Vanessa Cremaschi, Susanna Buffa e Giovanna Famulari, Clara Graziano & Valentina Ferraiuolo, Ziad Trabelsi, Yasemin Sannino, Davide Ambrogio, Gabriele Coen, Giovanni Palombo, Mesudì, Claudio Prima & SEME, Rachele Andrioli, Alessia Tondo, Enzo Rao e Mario Crispi, Tenore San Gavino di Oniferi.

Festival Popolare Italiano – IX Edizione

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/MUSICA by

 

Museo Nazionale degli Strumenti Musicali

Roma, 23 settembre – 6 ottobre 2023

IL 23 SETTEMBRE IL FESTIVAL POPOLARE ITALIANO

CELEBRA L’EUROPEAN FOLK DAY
In occasione della prima giornata europea della musica world, riprendono a Roma i concerti del festival diretto da Stefano Saletti

 

Dal 23 settembre 2023, in occasione della prima edizione dell’European Folk Day, il grande appuntamento che vede in contemporanea centinaia di eventi legati alla World Music in tutta Europa, riprendono i concerti del Festival Popolare italiano, la rassegna con la direzione artistica del compositore e musicista Stefano Saletti.

Quest’anno il festival si svolge al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, museo facente parte della Direzione Musei Statali della città di Roma, nel segno di una sempre più ampia connessione culturale attiva con i cittadini e i turisti.

Ogni concerto sarà preceduto da un Foolk Talk, un incontro curato da Blogfoolk Magazine, incentrato sul rapporto tra musica popolare e contemporaneità, sulla necessità di conservare la memoria storica della nostra tradizione, trovando, però, nuove forme e strumenti artistici per rinnovare linguaggi e mezzi espressivi.

Il Programma.

Si parte sabato 23 settembre alle ore 19 il Foolk Talk “Percorsi innovativi per la tradizione popolare: dalla musicassetta alla musica liquida” a cura di Salvatore Esposito, Ciro De Rosa (rispettivamente direttore editoriale e direttore responsabile di Blogfoolk) e Daniele Cestellini (Responsabile scientifico di Blogfoolk), con la musicologa Simona Frasca e il Dj e produttore Marco Dalmasso (aka Ghiaccioli e Branzini)

Alle 21, in occasione della prima edizione dell’European Folk Day, il concerto di apertura vedrà Stefano Saletti nel progetto speciale “Foolking Thunder Revue”, in compagnia di Gabriella Aiello, Luigi Cinque, Nando Citarella, Gabriele Coen, Barbara Eramo, Raffaella Misiti, SALE e Fabia Salvucci. Un concerto che parte dal Sabir, la lingua dei porti, dei marinai e dei pescatori, e arriva ai canti delle varie tradizioni dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo e che vedrà Saletti dialogare in musica con i suoi strumenti (bouzouki, oud e chitarra) con i tanti artisti con i quali ha condiviso concerti e progetti discografici in questi anni.

Il titolo si rifà alla famosa tournée effettuata fra l’autunno del 1975 e la tarda primavera dell’anno successivo da un gruppo di musicisti guidati da Bob Dylan e riuniti in carovana itinerante attraverso gli Stati Uniti.

 

Il 30 settembre alle ore 17, il Foolk Talk dal titolo “Cultura popolare e World Music Academy: come conservare la tradizione” con Mimmo Ferraro (Squilibri), Andrea De Siena e Iris Ros (WMA) a cura di Salvatore Esposito.

A seguire, alle ore 18, il Maria Moramarco Ensemble in “C’ere e ‘ngere” uno spettacolo musicale che racconta attraverso il canto di tradizione dell’Alta Murgia Barese le ancestrali storie del popolo delle pietre, un affresco di memoria che evidenzia le miserie così come le nobiltà della civiltà contadina pugliese. Maria Moramarco è la ricerca sul canto popolare ma anche l’interpretazione e la voce. Figlia naturale degli antichi cantori e cantatrici che hanno tramandato la tradizione orale nelle contrade murgiane e della Puglia, Maria ha raccolto dagli ultimi depositari quanto sopravvissuto in questa terra meridiana, terra di confine con le vicine civiltà mediterranee. Il Maria Moramarco Ensemble è formato da: Maria Moramarco (voce), Luigi Bolognese (chitarre), Filippo Giordano (violino), Pino Colonna (flauti, ciaramella), Francesco Marcello Sette (percussioni etniche).

 

Ultimo appuntamento il 6 ottobre: alle ore 17 il Foolk Talk con Giovanni Chiriatti (Kurumuny) a cura di Salvatore Esposito Archivio sonoro: l’importanza della memoria storica nella musica popolare”.

A seguire, alle ore 18, il concerto My Nirvana con Redi Hasa e Valerio Daniele.

A due anni di distanza da “The Stolen Cello”, l’artista è in tour con il progetto My Nirvana”, nel quale racconta un pezzo della propria storia: l’incontro con la musica rock e grunge negli anni ‘90 alla caduta della dittatura albanese, pochi anni prima di decidere di lasciare il Paese per giungere in Italia, in Puglia.

Redi Hasa esegue una rielaborazione dei pezzi più significativi della celebre band guidata da Kurt Cobain, “reinventando” le canzoni che hanno segnato un punto di svolta nella storia del rock mondiale e trasformandole in nuovi inni. In questa versione live, Hasa piega il violoncello a radicali distorsioni e sperimentazioni elettroniche, accompagnato da Valerio Daniele (chitarra ed elettronica), aprendosi ad emozionanti momenti di improvvisazione.

 

Organizzato da Associazione Ikona e Ikona Concerti con il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali nell’ambito di un progetto condiviso, il Festival Popolare Italiano è realizzato in collaborazione con Blogfoolk Magazine, con il sostegno di Puglia Sounds e fa parte della Rete italiana World Music.

 

L’ingresso al concerto è incluso nel biglietto di accesso al museo, al costo “popolare” di 5 euro.

 

Il Festival. Nato nel centro di accoglienza Baobab nel 2015, poi proseguito al Teatro Villa Pamphilj e al Teatro Verde, il festival da sempre testimonia la varietà di sonorità, di strumenti e di stili che caratterizzano la musica popolare, folk, etnica, world. È la musica dell’incontro, che fa dialogare tradizioni regionali differenti, ritmi e dialetti anche distanti, ma capaci di aprirsi al mondo e di contaminarsi creando nuovi linguaggi espressivi che arrivano a interessare e coinvolgere un pubblico variegato e di ogni fascia d’età. Un insieme di musiche e di storie che rappresentano un patrimonio da tramandare e riscoprire, per non perdere la memoria musicale – vero elemento identificativo di una comunità e di una nazione – ma pronto a reinventarsi, anche grazie alle musiche che arrivano dai tanti migranti e artisti che vivono ormai stabilmente in Italia, di dialogare con le altre sponde del Mediterraneo e oltre.

Un festival che si propone da sempre come “spazio-contenitore” e laboratorio di idee che nel nome dell’incontro e dello scambio si conferma come una vera e propria officina creativa.

Nelle scorse edizioni il festival ha ospitato alcuni dei più importanti rappresentanti della scena popolare come: Lucilla Galeazzi, Riccardo Tesi, Banda Ikona, Luigi Cinque, Têtes de Bois, Canio Loguercio & Alessandro D’Alessandro, Agricantus, Fanfara Station, Lamorivostri, Cafè Loti, Rocco De Rosa, Novalia, Orchestra Bottoni, Enrico Fink & Arlo Bigazzi, TaMa Trio di Nando Citarella, Mauro Palmas e Pietro Cernuto, i Kabìla, Lavinia Mancusi & Semilla, Giuliana De Donno e Gabriella Aiello, Unavantaluna, Raffaella Misiti e le Romane, Elva Lutza, Radicanto, Eleonora Bordonaro, Luisa Cottifogli, Giuliano Gabriele, Giovanni Seneca & Anissa Gouizi, Bottega Folk: Vanessa Cremaschi, Susanna Buffa e Giovanna Famulari, Clara Graziano & Valentina Ferraiuolo, Ziad Trabelsi, Yasemin Sannino, Davide Ambrogio, Gabriele Coen, Giovanni Palombo, Mesudì, Claudio Prima & SEME, Rachele Andrioli, Alessia Tondo, Enzo Rao e Mario Crispi, Tenore San Gavino di Oniferi.

 

CALENDARIO

23 settembre 2023
– Concerto ore 21. In occasione dell’European Folk Day: Stefano Saletti in “Foolking Thunder Revue” accompagnato da Gabriella Aiello, Luigi Cinque, Nando Citarella, Gabriele Coen, Barbara Eramo, Raffaella Misiti, SALE, Fabia Salvucci
– Ore 19: Foolk Talk a cura di Salvatore Esposito, Ciro De Rosa e Daniele Cestellini: Foolk Talk: “Percorsi innovativi per la tradizione popolare: dalla musicassetta alla musica liquida”. Incontro con Simona Frasca e Marco Dalmasso (aka Ghiaccioli e Branzini)

30 settembre 2023

– Ore 18: concerto. Maria Moramarco Ensemble in “C’ere e ‘ngere”
– Ore 17: Foolk Talk a cura di Salvatore Esposito: Cultura popolare e World Music Academy: conservare la tradizione con Mimmo Ferraro, Andrea De Siena e Iris Ros

6 ottobre 2023
– Ore 18: concerto. Redi Hasa e Valerio Daniele in “My Nirvana”
– Ore 17: Foolk Talk a cura di Salvatore Esposito: Archivio sonoro: l’importanza della memoria storica nella musica popolare. Incontro con Giovanni Chiriatti

 

FESTIVAL POPOLARE ITALIANO IX edizione – 2023

Direzione artistica: Stefano Saletti

c/o Museo Nazionale degli Strumenti Musicali – Piazza di S. Croce in Gerusalemme, 9/a – 00185 Roma

Organizzazione generale: Associazione Ikona/Ikona Concerti con il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali

Il Festival Popolare italiano fa parte della Rete Italiana World Music

Realizzato all’interno della “Programmazione Puglia Sounds 2023” 

 

INFO & PRENOTAZIONI: Tel: 067014796 – Mail: dms-rm.museostrumenti@cultura.gov.it

Ingresso: 5 euro

Ufficio stampa: Fabiana Manuelli – stampa@fabianamanuelli.it

 

 

 

Claudio Prima & SEME, Enzo Rao e Mario Crispi: gli ultimi appuntamenti del Festival Popolare Italiano

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/MUSICA by

26 e 27 maggio al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali

Direzione artistica: Stefano Saletti

Venerdì 26 e sabato 27 maggio ultimi appuntamenti del Festival Popolare Italiano diretto da Stefano Saletti al Museo nazionale degli Strumenti Musicali

Venerdì alle 17.30 di scena il concerto del maestro dell’organetto, Claudio Prima, leader di Bandadriatica, il quale, insieme al quartetto d’archi Seme, presenta il suo progetto Enjoy che unisce tradizione e musica classica e sabato 27, sempre alle 17.30, due grandi artisti siciliani, Enzo Rao e Mario Crispi, con i rispettivi progetti Shamal Re-Wind e Arenaria, attraversano culture e tradizioni millenarie che hanno visto la Sicilia terra di contaminazione e di intrecci affascinanti.

Il Festival Popolare Italiano da nove edizioni porta a Roma la ricchezza della musica popolare, folk, etnica e world. Quest’anno il progetto è pensato in condivisione con il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, museo facente parte della Direzione Musei Statali della città di Roma, a sottolinearne l’ampia visione che mira a una connessione culturale attiva con i cittadini e i turisti. 

Come sempre, la direzione artistica è del compositore e musicista Stefano Saletti, che anche quest’anno ha scelto artisti della scena italiana – e non solo – espressione della forza di una tradizione musicale che si rinnova continuamente e mantiene intatto il suo fascino. 

Organizzato da Associazione Ikona e Ikona Concerti, il festival, realizzato grazie alla vittoria del bando del Nuovo Imaie e con il sostegno di Puglia Sounds, fa parte della Rete italiana World Music.

Il biglietto, al costo “popolare” di 5 euro, darà diritto ad assistere al concerto e alla visita al Museo.

Venerdì 26 Maggio 2023 –  ore 17.30

CLAUDIO PRIMA & SEME “Enjoy”

Claudio Prima: organetto, voce

Vera Longo: violino, voce

Paola Barone: violino

Cristian Musìo: viola

Marco Schiavone: violoncello

Organettista e compositore, leader di BandAdriatica e ideatore di numerosi progetti di indagine sulle ‘musiche di confine’, Claudio Prima nel progetto Seme e il disco “Enjoy” unisce il suo organetto alle sonorità di un quartetto d’archi. Il Mediterraneo incontra il mondo classico, giocando con le provenienze e favorendo l’incontro di due mondi musicali che da sempre hanno segretamente dialogato. 

In questo progetto Prima muove le sue composizioni con l’istinto del ricercatore, curioso e attento alle suggestioni del viaggio, del movimento. Con lo sguardo rivolto, allo stesso tempo, fuori e dentro, per cogliere insieme le consonanze e le dissonanze del rapporto con il mondo. L’organetto e la voce respirano questa continua alternanza, aprendosi e chiudendosi all’aria che ne sostiene l’emissione. Si fanno quindi, in questa esperienza di scrittura originale, strumenti di relazione, di contatto. Trovando inaspettate connessioni fra le tradizioni del mare di mezzo e il mondo classico.

Sabato 27 Maggio 2023 – ore 17.30

ENZO RAO “Shamal Re-Wind”

Enzo Rao Camemi (Enzo Rao): violino, oud, saz

Giuseppe Viola: Clarinetto, clarinetto basso, clarinetto turco, chalumeau, sax soprano

Nino Agrusa: contrabbasso

Massimo Frasca: batteria

Maurizio Curcio: Piano, Fisarmonica, Percussioni

MARIO CRISPI “Arenaria”

Mario Crispi: voce, strumenti a fiato arcaici ed etnici, laptop

Enzo Rao Camemi (Enzo Rao): violino, oud elettrici, effetti

Aki Federico Spadaro: piano

Maurizio Curcio: Chapman stick, laptop

Carmelo Graceffa: percussioni, drum set

Doppio concerto di due artisti simbolo della scena musicale palermitana come Enzo Rao Mario Crispi.

“Shamal rewind” è il progetto musicale di Enzo Rao, che riprende dopo quasi vent’anni di inattività il suo vecchio progetto musicale Shamal in chiave attuale, facendo sì che questo vento simbolico, portatore di suoni e stimoli culturali da terre diverse non smetta mai di soffiare”. Una fusione di Jazz e musica etnica che ha come baricentro la Sicilia ma pone particolare attenzione all’incontro delle culture musicali dei paesi del Mediterraneo. Shamal è un vento che soffia nel deserto arabo, ma nell’immaginario di Enzo Rao, è quel vento che, soffiando, confonde i suoni e mescola gli umori di paesi lontani geograficamente e culturalmente dando vita ad una musica del mondo.
A seguire la formazione Arenaria di Mario Crispi, fondatore degli Agricantus, grande esploratore di soffi, flauti, fiati e sonorità del mondo. Nei suoi viaggi Crispi ha incontrato molti musicisti, ha vissuto storie umane e atmosfere dell’anima, ha fatto importanti ed intense esperienze musicali. Ha così elaborato la sua poetica musicale in stretta relazione con il concetto di “sedimentazione”, di interazione con altri linguaggi musicali, con culture di altri popoli e di altre etnie. Come già in Agricantus, Mario Crispi costruisce paesaggi che si dipanano tra evocazione e narrazione e ne definisce le dimensioni sonore, avvalendosi delle capacità espressive dei musicisti che lo accompagnano e con cui condivide il percorso musicale.

Il Festival. Nato nel centro di accoglienza Baobab nel 2015, poi proseguito al Teatro Villa Pamphilj e al Teatro Verde, il festival da sempre testimonia la varietà di sonorità, di strumenti e di stili che caratterizzano la musica popolare, folk, etnica, world. E’ la musica dell’incontro, che fa dialogare tradizioni regionali differenti, ritmi e dialetti anche distanti, ma capaci di aprirsi al mondo e di contaminarsi creando nuovi linguaggi espressivi che arrivano a interessare e coinvolgere un pubblico variegato e di ogni fascia d’età. Un insieme di musiche e di storie che rappresentano un patrimonio da tramandare e riscoprire, per non perdere la memoria musicale – vero elemento identificativo di una comunità e di una nazione – ma pronto a reinventarsi, anche grazie alle musiche che arrivano dai tanti migranti e artisti che vivono ormai stabilmente in Italia, di dialogare con le altre sponde del Mediterraneo e oltre. 

Un festival che si propone da sempre come “spazio-contenitore” e laboratorio di idee che nel nome dell’incontro e dello scambio si conferma come una vera e propria officina creativa.

Nelle scorse edizioni il festival ha ospitato alcuni dei più importanti rappresentanti della scena popolare come: Lucilla Galeazzi, Riccardo Tesi, Banda Ikona, Luigi Cinque, Têtes de Bois, Canio Loguercio & Alessandro D’Alessandro, Agricantus, Fanfara Station, Lamorivostri, Cafè Loti, Rocco De Rosa, Novalia, Orchestra Bottoni, Enrico Fink & Arlo Bigazzi, TaMa Trio di Nando Citarella, Mauro Palmas e Pietro Cernuto, i Kabìla, Lavinia Mancusi & Semilla, Giuliana De Donno e Gabriella Aiello, Unavantaluna, Raffaella Misiti e le Romane, Elva Lutza, Radicanto, Eleonora Bordonaro, Luisa Cottifogli, Giuliano Gabriele, Giovanni Seneca & Anissa Gouizi, Bottega Folk: Vanessa Cremaschi, Susanna Buffa e Giovanna Famulari, Clara Graziano & Valentina Ferraiuolo, Ziad Trabelsi, Yasemin Sannino, Davide Ambrogio, Gabriele Coen, Giovanni Palombo, Mesudì.

FESTIVAL POPOLARE ITALIANO IX edizione – Dal 18 marzo al 27 maggio 2023

Direzione artistica: Stefano Saletti

c/o Museo Nazionale degli Strumenti Musicali – Piazza di S. Croce in Gerusalemme, 9/a – 00185 Roma 

Dirigente Direzione Musei Statali della Città di Roma: Maria Stella Margozzi

Direttrice Museo Nazionale Strumenti musicali: Arch. Sonia Martone

Organizzazione generale: Associazione Ikona/Ikona Concerti

Il Festival Popolare italiano fa parte della Rete Italiana World Music

Con il sostegno del NUOVO IMAIE, realizzato all’interno della “Programmazione Puglia Sounds 2023”  

INFO & PRENOTAZIONI: Tel: 067014796 – Mail: dms-rm.museostrumenti@cultura.gov.it

Ingresso: 5 euro con visita al Museo

Ufficio stampa: Fabiana Manuelli – stampa@fabianamanuelli.it

Notte dei Musei: la voce di Rachele Andrioli al Festival Popolare italiano

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/MUSICA by

Tradizione e Innovazione dalla Puglia
Roma, 13 maggio 2023 – ore 20.30

Rachele Andrioli (voce, chitarra, tamburi a cornice)

Una voce forte e potente, che racconta la tradizione e la fa rivivere dandole nuova linfa creativa. Questa la caratteristica della cantante pugliese Rachele Andrioli di scena il 13 maggio alle 20.30 per il terzo appuntamento al Festival Popolare italiano diretto da Stefano Saletti al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, evento che rientra nel programma ufficiale de La Notte dei Musei.

Cantautrice e polistrumentista di assoluto talento, Rachele Andrioli con il suo lavoro d’esordio “Leuca” volge il suo sguardo musicale sul mondo come un faro, partendo dalla fine della terra, suo luogo di nascita e appartenenza: il Capo di Leuca. Il lavoro è il frutto degli ultimi anni di ricerca sulle tradizioni musicali che legano il Salento a ogni Sud del Mondo; la musica e i testi inediti raccontano storie mediterranee sospese tra verità e leggenda. Un progetto che guarda il mare, attraversato da onde tutte al femminile che rinnovano la tradizione.

Nel suo repertorio, oltre alle composizioni originali, presenti anche alcuni brani d’autore che rendono omaggio ad alcuni artisti come Victor Jara, Enzo Avitabile, Nusrat Fateh Ali Khan, Rina Durante.
A spiccare la voce e la grande forza interpretativa di Rachele e l’originalità delle sue composizioni che disegnano una modalità di fare musica concentrata sulle emozioni sollecitate da una melodia, da un ritmo, da un testo ogni volta sorprendente.
 
Il Festival Popolare italiano da nove edizioni porta a Roma la ricchezza della musica popolare, folk, etnica e world. Quest’anno il progetto è pensato in condivisione con il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, museo facente parte della Direzione Musei Statali della città di Roma, a sottolinearne l’ampia visione che mira a una connessione culturale attiva con i cittadini e i turisti.
Come sempre, la direzione artistica è del compositore e musicista Stefano Saletti, che anche quest’anno ha scelto artisti della scena italiana – e non solo – espressione della forza di una tradizione musicale che si rinnova continuamente e mantiene intatto il suo fascino.
 
Organizzato da Associazione Ikona e Ikona Concerti, il festival, realizzato grazie alla vittoria del bando del Nuovo Imaie e con il sostegno di Puglia Sounds, fa parte della Rete italiana World Music.
Il biglietto, per questa occasione sarà di 1 euro, dà diritto ad assistere al concerto e alla visita al Museo.
 
I prossimi appuntamenti vedranno venerdì 26 maggio alle 17.30 il concerto del maestro dell’organetto, Claudio Prima, leader di Bandadriatica, il quale, insieme al quartetto d’archi Seme, presenta il suo progetto “Enjoy” che unisce tradizione e musica classica. Infine sabato 27 maggio alle 17.30 due grandi artisti siciliani, Enzo Rao e Mario Crispi, uniti nel progetto Shamal Re-Wind e Arenaria, attraversano con un grande ensemble culture e tradizioni millenarie che hanno visto la Sicilia terra di contaminazione e di intrecci affascinanti.
 
Il Festival. Nato nel centro di accoglienza Baobab nel 2015, poi proseguito al Teatro Villa Pamphilj e al Teatro Verde, il festival da sempre testimonia la varietà di sonorità, di strumenti e di stili che caratterizzano la musica popolare, folk, etnica, world. E’ la musica dell’incontro, che fa dialogare tradizioni regionali differenti, ritmi e dialetti anche distanti, ma capaci di aprirsi al mondo e di contaminarsi creando nuovi linguaggi espressivi che arrivano a interessare e coinvolgere un pubblico variegato e di ogni fascia d’età. Un insieme di musiche e di storie che rappresentano un patrimonio da tramandare e riscoprire, per non perdere la memoria musicale – vero elemento identificativo di una comunità e di una nazione – ma pronto a reinventarsi, anche grazie alle musiche che arrivano dai tanti migranti e artisti che vivono ormai stabilmente in Italia, di dialogare con le altre sponde del Mediterraneo e oltre.

Un festival che si propone da sempre come “spazio-contenitore” e laboratorio di idee che nel nome dell’incontro e dello scambio si conferma come una vera e propria officina creativa.
Nelle scorse edizioni il festival ha ospitato alcuni dei più importanti rappresentanti della scena popolare come: Lucilla Galeazzi, Riccardo Tesi, Banda Ikona, Luigi Cinque, Têtes de Bois, Canio Loguercio & Alessandro D’Alessandro, Agricantus, Fanfara Station, Lamorivostri, Cafè Loti, Rocco De Rosa, Novalia, Orchestra Bottoni, Enrico Fink & Arlo Bigazzi, TaMa Trio di Nando Citarella, Mauro Palmas e Pietro Cernuto, i Kabìla, Lavinia Mancusi & Semilla, Giuliana De Donno e Gabriella Aiello, Unavantaluna, Raffaella Misiti e le Romane, Elva Lutza, Radicanto, Eleonora Bordonaro, Luisa Cottifogli, Giuliano Gabriele, Giovanni Seneca & Anissa Gouizi, Bottega Folk: Vanessa Cremaschi, Susanna Buffa e Giovanna Famulari, Clara Graziano & Valentina Ferraiuolo, Ziad Trabelsi, Yasemin Sannino, Davide Ambrogio, Gabriele Coen, Giovanni Palombo, Mesudì.
 
 
FESTIVAL POPOLARE ITALIANO IX edizione – Dal 18 marzo al 27 maggio 2023
Direzione artistica: Stefano Saletti
c/o Museo Nazionale degli Strumenti Musicali – Piazza di S. Croce in Gerusalemme, 9/a – 00185 Roma
Dirigente Direzione Musei Statali della Città di Roma: Maria Stella Margozzi
Direttrice Museo Nazionale Strumenti musicali: Arch. Sonia Martone
Organizzazione generale: Associazione Ikona/Ikona Concerti
Il Festival Popolare italiano fa parte della Rete Italiana World Music
Con il sostegno del NUOVO IMAIE, realizzato all’interno della “Programmazione Puglia Sounds 2023” 
 
INFO & PRENOTAZIONI: Tel: 067014796 – Mail: dms-rm.museostrumenti@cultura.gov.it
Ingresso: 1 euro con visita al Museo

IL CANTO TRADIZIONALE SARDO AL FESTIVAL POPOLARE ITALIANO 

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/MUSICA by

Sabato 29 aprile 2023 – ore 17.30 – Museo Nazionale degli Strumenti Musicali

Di scena i Tenore San Gavino di Oniferi

Direzione artistica: Stefano Saletti

L’affascinante canto a tenore, patrimonio dell’Unesco, protagonista del secondo appuntamento con il Festival Popolare italiano diretto da Stefano Saletti al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali. 

Il 29 aprile alle 17.30 sarà di scena il gruppo dei Tenore San Gavino di Oniferi, ensemble impegnato da molti anni nella pratica e nella diffusione del canto a tenore per valorizzare il patrimonio musicale, letterario e linguistico della Sardegna.  In questo concerto presentano il nuovo disco in uscita intitolato “Sardos”. 

L’ensemble nasce negli anni ’70 e prende il nome del santo patrono di questa piccola località in Barbagia. La fama del gruppo negli anni ha varcato i confini della Sardegna e i quattro di Oniferi si esibiscono nel resto d’Italia e all’estero (Stati Uniti, Belgio e Svizzera). La formazione all’inizio comprende i tre fratelli Francesco, Giovanni e Carmelo Pirisi – rispettivamente boche, contra e mesu boche – e il bassu potente di Pietro Paolo Brau. La scomparsa prematura di Brau spinge i fratelli Pirisi a cercare un sostituto, che viene trovato prima in Raimondo Pidia e successivamente dal 2016 in Giuseppe Brau. 

Nel 2004 a Parigi l’UNESCO ha attribuito al canto a tenore il riconoscimento di patrimonio intangibile dell’umanità e Oniferi ha rappresentato la Sardegna esibendosi davanti alla Commissione.

Il Festival Popolare italiano da nove edizioni porta a Roma la ricchezza della musica popolare, folk, etnica e world. Quest’anno il progetto è pensato in condivisione con il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, museo facente parte della Direzione Musei Statali della città di Roma, a sottolinearne l’ampia visione che mira a una connessione culturale attiva con i cittadini e i turisti. 

Come sempre, la direzione artistica è del compositore e musicista Stefano Saletti, che anche quest’anno ha scelto artisti della scena italiana – e non solo – espressione della forza di una tradizione musicale che si rinnova continuamente e mantiene intatto il suo fascino. 

Organizzato da Associazione Ikona e Ikona Concerti, il festival, realizzato grazie alla vittoria del bando del Nuovo Imaie e con il sostegno di Puglia Sounds, fa parte della Rete italiana World Music.

Il biglietto, al costo “popolare” di 5 euro, darà diritto ad assistere al concerto e alla visita al Museo.

I prossimi appuntamenti vedranno il 13 maggio alle 20.30 il concerto della cantante pugliese Rachele Andrioli che con il suo album “Leuca” si sta affermando come una delle nuove realtà della scena popolare italiana; venerdì 26 maggio alle 17.30 il concerto del maestro dell’organetto, Claudio Prima, leader di Bandadriatica, il quale, insieme al quartetto d’archi Seme, presenta il suo progetto “Enjoy” che unisce tradizione e musica classica. Infine sabato 27 maggio alle 17.30 due grandi artisti siciliani, Enzo Rao e Mario Crispi, uniti nel progetto Shamal Re-Wind e Arenaria, attraversano con un grande ensemble culture e tradizioni millenarie che hanno visto la Sicilia terra di contaminazione e di intrecci affascinanti.

Il Festival. Nato nel centro di accoglienza Baobab nel 2015, poi proseguito al Teatro Villa Pamphilj e al Teatro Verde, il festival da sempre testimonia la varietà di sonorità, di strumenti e di stili che caratterizzano la musica popolare, folk, etnica, world. E’ la musica dell’incontro, che fa dialogare tradizioni regionali differenti, ritmi e dialetti anche distanti, ma capaci di aprirsi al mondo e di contaminarsi creando nuovi linguaggi espressivi che arrivano a interessare e coinvolgere un pubblico variegato e di ogni fascia d’età. Un insieme di musiche e di storie che rappresentano un patrimonio da tramandare e riscoprire, per non perdere la memoria musicale – vero elemento identificativo di una comunità e di una nazione – ma pronto a reinventarsi, anche grazie alle musiche che arrivano dai tanti migranti e artisti che vivono ormai stabilmente in Italia, di dialogare con le altre sponde del Mediterraneo e oltre. 

Un festival che si propone da sempre come “spazio-contenitore” e laboratorio di idee che nel nome dell’incontro e dello scambio si conferma come una vera e propria officina creativa.

Nelle scorse edizioni il festival ha ospitato alcuni dei più importanti rappresentanti della scena popolare come: Lucilla Galeazzi, Riccardo Tesi, Banda Ikona, Luigi Cinque, Têtes de Bois, Canio Loguercio & Alessandro D’Alessandro, Agricantus, Fanfara Station, Lamorivostri, Cafè Loti, Rocco De Rosa, Novalia, Orchestra Bottoni, Enrico Fink & Arlo Bigazzi, TaMa Trio di Nando Citarella, Mauro Palmas e Pietro Cernuto, i Kabìla, Lavinia Mancusi & Semilla, Giuliana De Donno e Gabriella Aiello, Unavantaluna, Raffaella Misiti e le Romane, Elva Lutza, Radicanto, Eleonora Bordonaro, Luisa Cottifogli, Giuliano Gabriele, Giovanni Seneca & Anissa Gouizi, Bottega Folk: Vanessa Cremaschi, Susanna Buffa e Giovanna Famulari, Clara Graziano & Valentina Ferraiuolo, Ziad Trabelsi, Yasemin Sannino, Davide Ambrogio, Gabriele Coen, Giovanni Palombo, Mesudì.

FESTIVAL POPOLARE ITALIANO IX edizione – Dal 18 marzo al 27 maggio 2023

Direzione artistica: Stefano Saletti

c/o Museo Nazionale degli Strumenti Musicali – Piazza di S. Croce in Gerusalemme, 9/a – 00185 Roma 

Dirigente Direzione Musei Statali della Città di Roma: Maria Stella Margozzi

Direttrice Museo Nazionale Strumenti musicali: Arch. Sonia Martone

Organizzazione generale: Associazione Ikona/Ikona Concerti

Il Festival Popolare italiano fa parte della Rete Italiana World Music

Con il sostegno del NUOVO IMAIE, realizzato all’interno della “Programmazione Puglia Sounds 2023”  

INFO & PRENOTAZIONI: Tel: 067014796 – Mail: dms-rm.museostrumenti@cultura.gov.it

Ingresso: 5 euro con visita al Museo

Ufficio stampa: Fabiana Manuelli – stampa@fabianamanuelli.it

Domenico Cippitelli
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