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Ponte della Scafa, giallo sulla chiusura, problemi strutturali noti

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La chiusura del ponte della Scafa nei giorni successivi al crollo del ponte Morandi di Genova è sembrata la conseguenza di controlli effettuati sull’onda del tragico incidente. Anche se molti ricordano negli anni precedenti denunce e richieste di verifica alle autorità competenti il primo a muoversi fu proprio l’allora consigliere Regionale Fabrizio Santori, oggi esponente di spicco della Lega a Roma, che oggi denuncia una serie di concomitanze nella denuncia abbastanza curiose.

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Colpo basso per i lavoratori del CUP della Regione Lazio

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Nel caldo d’Agosto e cercando la complicita della pausa estiva l’azienda aggiudicataria del contratyo di gestione del CUP regionale hanno ricevuto un vero colpo basso con le condizioni dettate ai lavoratori della societa uscente.

A denunciarlo e Fabrizio Santori, esponente della Lega a Roma,

“I lavoratori dei call center e degli sportelli regionali della sanità sono sul piede di guerra in merito all’appalto che la Regione Lazio ha assegnato alla GPI spa di Trento. Solo in questi ultimi giorni di agosto l’aggiudicatrice ha dettato le condizioni per i lavoratori della società uscente. Condizioni da fame, prendere o lasciare. Con compensi netti che in media impongono 250-300 euro in meno di quanto i lavoratori percepiscono attualmente. Inoltre vengono proposte altre prepotenze inaudite come la cancellazione degli scatti di anzianità e il rapporto di esclusività per i contratti part time.”

Condizioni capestro per i lavoratori impegnati nell’attività di call center che purtroppo sono disperati, in alcuni casi hanno dovuto accettare le condizioni con un taglio dello stipendio molto importante per chi e già vicino alla soglia di sopravvivenza in una città come Roma che certo non e tra le più economiche.

“La Regione in tutto questo è silente nonostante abbia sottoscritto un documento in cui si faceva garante per mantenere inalterate le vecchie condizioni economiche oltre che i livelli occupazionali – denuncia ancora Santori – “La Regione non risponde agli appelli di lavoratori disperati e in alcune Asl i lavoratori hanno sottoscritto obtorto collo il nuovo contratto. Dal primo settembre chi non ha firmato questo contratto vergognoso sarà disoccupato, così mettendo in crisi numerose famiglie”.

L’appalto dei cosiddetti cup regionali da 71 milioni di euro che comprende anche gli sportelli di 13 aziende sanitarie e ospedaliere era stato oggetto dell’inchiesta Mafia Capitale.

“Il nostro interesse è la qualità e l’efficienza dei servizi resi ai pazienti che ad oggi appaiono assolutamente insufficienti, ma così si parte con il piede sbagliato perché non mantenendo gli stessi livelli retributivi, già di per se stessi bassi, si minano i livelli qualitativi dei servizi resi. Continueremo a chiedere alla Regione Lazio di mantenere gli impegni da garante nelle procedure di cambio appalto, e all’amministratore delegato della GPI di Trento di sottoscrivere l’appello lanciato da tantissime famiglie che verrebbero strozzate da questo contratto. In fondo se l’Ad di GPI ha sottoscritto sul profilo Facebook del Pd del Trentino l’iniziativa “Un Brennero che unisce” promossa da realtà politiche, sociali e culturali del Trentino  all’indomani dell’annunciata decisione dell’Austria di collocare barriere per limitare l’arrivo dei migranti, può certamente comprendere quello che accadrà a queste famiglie con uno stipendio da fame che gli si vuole rifilare” conclude Santori.

Bisogna anche sottolineare che questo tipo di gare al maggior ribasso stanno provocando un degrado dei servizi offerti e sopratutto un danno collaterale sociale sui lavoratori e le loro famiglie.

Ponte della scafa chiuso oggi,un problema conosciuto da anni

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Santori (Lega): “Presentai una interrogazione a novembre del 2016, perché intervengono solo oggi?”

Dopo i tragici eventi di Genova tutti i comuni sono corsi ai ripari per valutare lo stato delle infrastrutture cosi come il comune di Fiumicino che ha fatto chiudere il ponte della Scafa.

Le condizioni del ponte erano state denunciate già da tempo, infatti nel 2016 l’allora consigliere regionale Fabrizio Santori aveva denunciato i molti segnali di erosione e corrosione del ponte in particolare nell’interrogazione presentata al consiglio regionale emerge che lo stato di vetustà del ponte era già molto evidente in particolare sulla vecchia campata che presentava materiale corroso, fratture nel cemento e parti di intonaco mancanti.

“Non riusciamo a comprendere come l’Astral e il Comune di Fiumicino intervengano solo oggi chiudendo il ponte della Scafa se i segnali di corrosione dell’infrastruttura risalgono a novembre del 2016.” Ci ha dichiarato Fabrizio Santori, ora esponente della Lega a Roma – Tali situazioni di pericolo erano state oggetto di una mia interrogazione.”

Una chiusura improvvisa e senza preavviso, la strada statale 256 e una arteria ad alta percorrenza che conduce ad uno degli scali aeroportuali più trafficati d’Italia, oltre che collegare il comune di Fiumicino con il Municipio X di Roma.

“Ancora oggi come allora vogliamo sapere che tipo di interventi sono stati effettuati negli anni, e quale programmazione è stata effettuata per limitare i disagi di pendolari e turisti, e allo stesso tempo mettere in sicurezza una volta per tutte il ponte della Scafa” conclude Santori.

Di seguito l’interrogazione del 2016 presso il Consiglio regionale del Lazio

http://atticrl.decima.regione.lazio.it/allegati/interrogazioniScritte/TESTI_INTERROGAZIONI/1452.pdf

Nudi nella Fontana dell’altare della Patria, città senza controllo

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Un video virale fa infuriare i romani, turisti che si denudano nella fontana laterale dell’altare della patria, sui social molti lo prendono come un affronto personale ma oltre questo e uno sfregio alla città.

Tra i primi a denunciare l’accaduto Fabrizio Santori esponente della Lega a Roma, “Ancora una volta il centro della città e i suoi monumenti presi d’assalto, quanto accaduto all’Altare della Patria è inaccettabile. Ad agosto Roma non può diventare terra di nessuno. – dichiara Santori in una nota – “II danneggiamenti al nostro patrimonio monumentale è la massima espressione di un mancato controllo che parte proprio dai luoghi centrali della città. Per questo ci chiediamo se funzionano le telecamere della Sala Sistema di Roma Capitale e se la stessa è in costante collegamento con la polizia locale e le altre forze di polizia per un immediato intervento”

Non e la prima volta che i turisti danneggiamo il patrimonio monumentale della capitale ma ancora non si riesce a capire come sia possibile che in una delle città più importanti del mondo , per anni nel mirino del terrorismo internazionale, non si riesca a garantire la minima sicurezza dei monumenti.

“È possibile che in una zona centrale come piazza Venezia non ci sia stato nessun controllo che potesse evitare o quantomeno bloccare a posteriori i vandali che si sono bagntati nudi nella fontane del monumento per più di quindici minuti? – continua Fabrizio Santori -Per questo chiediamo all’amministrazione capitolina di verificare le immagini delle telecamere presenti, avviare subito le verifiche del caso e di denunciare gli ignoti che sono stati protagonisti dell’atto vandalico e che speriamo siano presto individuati per dare un segnale forte di presenza delle Istituzioni soprattutto nei confronti di quei turisti che pensano che in Italia e a Roma in particolare tutto si può fare finanche farsi il bagno nellle meravigliose fontane della città “.

Non aiuta certo il degrado che la città sta subendo ormai a causa di anni di mancata manutenzione e di mala gestione del ciclo dei rifiuti che spesso induce nei visitatori l’errata convinzione di poter agire senza nessun timore di ripercussioni , cosa che non farebbero assolutamente nei loro paesi di provenienza.

Sull’urbanistica la rivoluzione grillina parte dai consulenti e dalla segreteria di Morassut e Veltroni

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Nei giorni scorsi ho avuto modo di ascoltare e condividere la rabbia dei cittadini e di ben tre comitati di quartiere tra l’VIII e il IX municipio di Roma che chiedevano interventi per la sicurezza nei quadranti Ardeatina Cecchignola Vigna Murata in vista dell’arrivo di una nuova colata di cemento in zona con annesso l’ennesimo centro commerciale.

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La Lega conquista il Campidoglio: il movimento di Fabrizio Santori sceglie Salvini

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Ultimo lunedì di un torrido luglio, il partito del Carroccio non teme il caldo e approda in Campidoglio per la presentazione delle linee programmatiche e di strutturazione del partito.

Gli stacanovisti rappresentanti della Lega, militanti, come amano definirsi, hanno presentato ieri gli 11 consiglieri municipali e uno comunale, Maurizio Politi, e confermano il passaggio al partito di due esponenti di FdI: Fabrizio Santori e Federico Iadicicco. A presentare le novità il coordinatore della Lega laziale Francesco Zicchieri.

L’incontro si è svolto nella sala del Carroccio di Palazzo Senatorio, un caso di omonimia che sembra confermare il consenso della Capitale con quello che era il baluardo solo del nord Italia. L’intento dei suoi rappresentanti cavalca l’onda e non demorde: “Lo spirito della Lega sbarca in Campidoglio. Presto ci prenderemo quello che è nostro anche nella città di Roma”, promette Zicchieri.

La Lega si conferma come realtà sempre più presente e attiva nel territorio della Capitale. Abbiamo cercato di fare il punto del lavoro svolto e anticipare le prospettive con il coordinatore della Lega Lazio Francesco Zicchieri.

Onorevole, un successo per la Lega a Roma, come ci si è arrivati?

Ci siamo arrivati con il lavoro quotidiano, svolto nel territorio attraverso i rapporti personali e soprattutto con le azioni concrete che mettiamo in campo. Oggi siamo attrazione di tutti, non solo dei cittadini ma anche di chi fa politica perché rivede nella Lega un partito vero, il partito della gente. Una realtà che è presente nelle piazze ed entra a contatto con le persone, è proprio in questo modo che siamo arrivati ad essere un’attrazione.

Un gruppo così numeroso di rappresentanti, come riuscirà a farsi sentire?

Continueremo con il lavoro svolto nel territorio fatto di azioni concrete che implicano idee e proposte a fianco dei cittadini e delle loro esigenze.

Quale sarà la linea politica della Lega per Roma?

La Lega porterà idee, programmi e azioni focalizzate sugli interessi dei cittadini, questa sarà la priorità. Il programma da svolgere lo dettano le esigenze che ha questo territorio. Noi riteniamo che l’unione tra il cittadino e chi lo rappresenta sia l’elemento più importante, e noi punteremo proprio a questo, al servizio dei romani.

Lega a Roma ma anche nel Lazio. Qual è la prospettiva a livello regionale?

A livello regionale stiamo crescendo veramente tanto, giorno dopo giorno. Questo significa che il lavoro fatto con perseveranza negli anni, oggi sta portando a compimento dei suoi frutti ma soprattutto l’azione della Lega al governo è molto importante e il ministro Matteo Salvini sta ridando dignità al popolo italiano e sta risvegliando il senso di italianità. In questi anni il senso civico si era un po’ perso e i cittadini vedevano le istituzioni distanti dai loro problemi. Non avvertivano ascolto e si sentivano meno partecipi, l’orgoglio nazionale era venuto meno e oggi lo stiamo risvegliando.

La Lega riceve sempre più consensi dagli elettori e diventa attrattiva per gli addetti ai lavori, un catalizzatore di intenti e di nuove leve promettenti. Come il consigliere Fabrizio Santori che lascia il partito di Giorgia Meloni per approdare nel Carroccio con idee e obiettivi chiari e programmati.

Fabrizio Santori, Lei è un riferimento per la politica romana e del Lazio da anni, ha un gruppo di elettori che cresce costantemente, perché ha scelto la Lega?

Noi abbiamo scelto la Lega per cinque motivi fondamentali: in primis restare vicini a Matteo Salvini in questa azione molto difficile nella quale ha tanti contro ma ha altrettante persone dalla sua parte. I nostri elettori e le persone che sono vicine a me, mi hanno spinto a fare questa scelta: stare a fianco al nostro leader in questa difficile sfida di governo. Il secondo motivo, per la scelta della classe dirigente all’interno del partito dove c’è merito e competenza. Ci sono tanti giovani e tanti amministratori che vengono eletti nelle istituzioni e poi vengono premiati. C’è la possibilità di avere un percorso politico sano che non sia legato a raccomandazioni, cose che purtroppo avvengo in altri partiti. La meritocrazia per noi deve essere un tassello fondamentale.

Il terzo motivo è perché abbiamo sposato in pieno il progetto della Lega a livello nazionale, il quarto progetto della Lega a Roma, un manifesto per risollevare questa città e per avere un obiettivo di grande visione. Il quarto motivo è perché scegliamo la Lega per la sua struttura, per come è organizzata. Infine il quinto motivo è perché vogliamo dare un segnale forte, tante persone stanno entrando a farne parte: consiglieri municipali, comunali e provinciali ma anche otto sedi sul territorio dando la possibilità di poter dialogare tutti i giorni con gli elettori cercando di mettere a disposizione le nostre capacità e le nostre competenze. Vogliamo seguire questo percorso umilmente e riteniamo che ci siano grandi prospettive.

Quali sono i vostri obiettivi politici dei prossimi mesi a livello locale?

Il nostro obiettivo a livello locale è quello di rafforzare Roma a livello nazionale. E’ fondamentale far sentire che questa città ha bisogno di una riforma costituzionale per dare più poteri e più fondi alla città di Roma necessari per risolvere le tante problematiche. Lavoreremo ad un progetto di lungo periodo per risollevare questa città dalle problematiche quotidiane: buche, rifiuti, degrado, insicurezza, disservizi dei trasporti pubblici, incuria ambientale e tante altre piccole e grandi sofferenze che la attanagliano. Attualmente la situazione è totalmente abbandonata, l’amministrazione del sindaco Raggi non ce la fa e noi la contestiamo e la contesteremo fino a quando non darà delle risposte al nostro partito ma soprattutto ai romani. Noi ci occuperemo dei piccoli e grandi problemi della Capitale perché il cittadino romano paga tante tasse e vuole vivere la normalità, ossia i diritti che altri cittadini godono in altre città. Sarà un progetto di lungo periodo, aver detto no alle Olimpiadi e ad altre valide opportunità e iniziative crea una situazione di forte stallo per Roma che di fatto è ferma su se stessa.

Quali sono secondo Lei i problemi che si devono affrontare come prioritari? Per la città di Roma puntiamo alla sicurezza, all’ambiente, alle scuole, vogliamo inoltre porre attenzione alle problematiche del trasporto, delle infrastrutture. Per le competenze dell’amministrazione regionale puntiamo a migliorare la gestione della sanità. Per il partito è una priorità perché reputiamo sia abbandonata a se stessa, una situazione che penalizza i cittadini alle volte con gravi conseguenze.

Elena Bittante
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