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European Affairs - page 5

Esplosivo live degli “Elephant Brain”a Largo Venue

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Ad infiammare il pubblico di Largo Venue nella serata di Sabato 18 Febbraio, sono saliti sul palco carichi di energia i perugini “Elephant Brain”.

“Canzoni da Odiare”, questo il titolo del nuovo album della band e del tour 2023, coinvolge e trascina i presenti con ritmi incalzanti. Il sound del gruppo è coinvolgente e la carrellata di brani che propongono live sembra già ben nota ai fan presenti, i quali cantano e saltano entusiasti al ritmo di ogni canzone.

In apertura i “Rosso Marte” riescono efficacemente a riscaldare l’ambiente e gli animi con le loro veloci melodie rock.

Gli “Elephant Brain” sono Vincenzo Garofalo, Andrea Mancini, Emilio Balducci, Roberto Duca, Giacomo Ricci e nascono nel 2015 a Perugia. Nel luglio del 2015 iniziano a registrare il loro primo ep nel fuori produzioni, una realtà alle porte di Perugia diventata una ‘seconda casa’ e attuale sala prove/studio di registrazione della band.

L’ep, uscito nel Novembre dello stesso anno, riscuote il giusto successo di critica e pubblico, portandoli, da marzo 2016, a suonare in giro per l’Italia e in finale ad Arezzo Wave Umbria 2016. Dopo tre anni fuori dalle scene per la scrittura del disco nel 2019 al rock contest di Controradio si aggiudicano il premio Siae per la migliore composizione con il brano “Scappare sempre”.

Il 17 gennaio 2020 esce “Niente di speciale”, il loro disco d’esordio, co-prodotto dalla stessa band insieme a Jacopo Gigliotti e distribuito da Libellula/Believe.

Qui sotto la scaletta del concerto:

Intro (Pt. 1)

Mi sbaglierò

Neanche un’ora sveglio

Nella gravità

Weekend

Scappare sempre

Agata

Ci ucciderà

Blu

Come mi divori

Calamite

L’unica cosa che conta davvero per me

Niente di speciale

Quando finirà

Quel che resta

Anche questa è insicurezza

Soffocare

Inaugurato “Icarus”, il nuovo murale di JDL a Corviale

in CULTURA/PHOTOGALLERY/SOCIETA’ by

Un nuovo bellissimo ed imponente murale abbellisce ora il complesso abitativo di Corviale. Inaugurato Venerdì pomeriggio dopo più di un mese di lavoro, “Icarus”, opera della street artist olandese JDL (Judith de Leeuw), è stato realizzato nell’ambito di Street Art for Rights Forum Festival, e della Biennale MArte Live, ed occupa l’intera facciata Nord-Est del palazzone di Corviale noto come “Serpentone“.

JDL, nota in tutto il mondo per diffondere messaggi sociali attraverso la street art, ha concepito il suo “Icarus” come un moderno Icaro donna. Per portare a termine il suo lavoro la giovane artista si è avvansa del supporto operativo di altri street artist di spicco come Spike, Smok, Marqus, Boogie, e Joys. La figura centrale del murale è doppia e speculare: da una parte un angelo caduto con le ali intrise di petrolio, a simboleggiare la corruzione della società moderna che, accecata dal profitto, danneggia l’ambiente circostante, incurante del futuro, dall’altra la stessa donna che lotta per contrastare con forza e tenacia e rappresenta un simbolo di speranza. Un messaggio forte legato al tema dell’ambiente che oggi dovrebbe coinvolgerci tutti in prima persona.

L’inaugurazione di “Icarus” ha avuto luogo nel pomeriggio, con l’introduzione di Oriana Rizzuto, e alla presenza degli ideatori e dei vari sponsors del progetto, tra cui Peppe Casa di MArte Live, e Jean-Marc Thièbault, sostenitore del progetto Street Art for Rights, e responsabile di averlo portato in Europa. Ad arricchire la presentazione, che si è conclusa con la svelatura di una targa commemorativa del lavoro di tutti, erano presenti anche: Gianluca Lanzi, presidente del Municipio XI, l’assessore all’urbanistica Maurizio Veloccia, l’ingegner Giancarlo Mongelli dell’Ater, Paolo Masini per Roma Best Practice, Marta Leonori, consigliera regionale del Lazio e Domenico Lettini per Sikkens.

Tutti i presenti hanno ricordato con entusiasmo l’importanza di portare un’opera come quella di JDL all’interno del quartiere di Corviale, nell’ambito di una riqualificazione dell’area che sta andando avanti ormai da diversi anni. L’accordo originario prevede che “Icarus” venga smantellato dopo due anni, ma si sta già lavorando perchè possa restare permanentemente ad abbellire il quartiere e a diffondere ancora il suo messaggio di speranza per il futuro.

JDL firma il suo ultimo muro a Roma: un imponente murale di 40 metri tra i più grandi della Capitale, nell’ambito di Street Art for Rights Forum Festival e della Biennale MarteLive

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA by

Corviale

2023

Porta la firma di JDL (Judith de Leeuw) – la nota street artist olandese apprezzata in tutto il mondo – il nuovo imponente murale di 40 metri dal titolo “Icarus” realizzato nell’ambito di Street Art for Rights Forum Festival sulla parete Nord-Est del palazzone di Corviale a Roma, il famoso “Serpentone”, uno dei muri “più simbolici” della Capitale.

Foto Credits: Emidio Vallorani

I lavori sono iniziati lo scorso 15 dicembre e dopo oltre un mese di lavoro tra gelo e pioggia Corviale è la sede di una delle opere più grandi e significative della città realizzata da JDL con il supporto operativo degli street artists Spike, Smok, Marqus, Boogie, Joys e dell’inossidabile team di Street Art For Rights che ha reso possibile un’altra grande opera murale che si aggiunge alle oltre 30 realizzate negli ultimi anni (vedi www.streetartforrights.it).

JDL è conosciuta a livello internazionale per il suo attivismo nel diffondere messaggi sociali attraverso la street art, lavorando su temi come LGBTQIA+, razzismo e salute mentale, raccontandole sui muri del mondo con attenzione e lirismo, grazie al suo inconfondibile tratto. Anche per Street Art for Rights Forum Festival ha scelto di sensibilizzare le persone sull’attuale tema dell’ambiente, approfondendo con il suo lavoro la tendenza autodistruttiva della società moderna che supera i confini della natura.

Al centro del nuovo muro – forse uno dei più grandi della città – c’è un rimando al mito di Icaro. Icaro è colui che, incurante dei propri limiti, volò troppo vicino al Sole con ali di cera e precipitò in mare. Metafora di una società accecata dal profitto che si sta dirigendo verso l’autodistruzione, che punta ad avere il massimo oggi non curante del futuro.

Foto Credits: Emidio Vallorani

Nell’opera JDL raffigura due donne: una ricoperta di olio precipita nel vuoto, l’altra invece lotta, riuscendo a divincolarsi e a ritrovare la libertà volando. La donna sulla sinistra diviene simbolo dei tantissimi uccelli che si ritrovano invischiati nel petrolio in mare per colpa dell’uomo; quella sulla sinistra invece rappresenta chi ce la fa, con forza e tenacia. Un’opera che diventa un auspicio per il futuro e un simbolo di speranza per il quartiere di Corviale e per tutti. L’artista inoltre, nella realizzazione della sua opera, ha scelto di non cancellare alcune scritte create dai residenti del quartiere, poste alla base del grande palazzo. Un chiaro segnale di mantenere vivo il legame con il territorio, senza voler “snaturare” l’anima popolare di Corviale.

Il muro di JDL avrà una durata temporanea di circa due anni, in quanto il Palazzone è interessato dalle attività di ristrutturazione del PNRR; in questo arco di tempo però, prima che verrà distrutta, sarà trasformata in NFT, in modo che possa comunque continuare ad essere visibile e vivere in rete nel mondo digitale della blockchain. I ricavati dalla vendita dell’opera saranno devoluti in beneficenza a varie associazioni benefiche che operano nello stesso quartiere.

Foto credits: Emidio Vallorani

Street Art for Rights si è affermato in questi anni sempre di più come un punto di riferimento per la street art in Italia con oltre 30 opere realizzate a Roma nei quartieri periferici di Corviale e Settecamini creando due musei a cielo aperto e nel Lazio tra Cassino, Fiumicino e Latina. Il traguardo più grande, però, è arrivato quest’anno con il riconoscimento dell’Unione Europea nell’ambito del Programma Europa Creativa che inaugura un nuovo ciclo triennale di opere e iniziative legate alla street art che varcheranno i confini Italiani per raggiungere la Francia, grazie all’associazione Pick Up Production, e la Grecia con l’associazione Anazitites Theatrou.

Il festival di street art, ideato e diretto da Giuseppe Casa, curato da Oriana Rizzuto per MArteGallery e prodotto dall’Associazione Culturale ARTmosfera, è nato come progetto speciale della Biennale MArteLive nel 2014 e in questi 8 anni ha sviluppato un percorso condiviso sul territorio fondendo insieme la promozione di valori sociali importanti attraverso l’arte urbana. Questo percorso ora si apre a una dimensione europea e internazionale che riserverà molte sorprese. La prima tappa del progetto è l’Italia – precisamente a Corviale (Roma), luogo in cui hanno già avuto inizio le attività legate al progetto e che più volte ha ospitato iniziative e opere di Street Art For Rights. Prima opera ad inaugurare il progetto europeo è stata proprio quella di JDL.

Grazie al patrocinio del Municipio XI, al presidente Gianluca Lanzi e alla giunta, ai comitati e alle associazioni di quartiere, ai partner Roma Best Practice e Mitreo Iside, al centro Nicoletta Campanella e ai partner tecnici Baiocco, Minguzzi, Bricofer, Sikkens per il loro contributo.

Foto credits: Emidio Vallorani

Prima regionale di “Satiri” in scena al Teatro Palladium

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Nell’ambito di Orbita Spellbound Centro Nazionale di Produzione della Danza, Venerdì 10 Febbraio è andato in scena al Teatro Palladium, “Satiri”, il nuovo spettacolo della Compagnia Virgilio Sieni.

Sullo sfondo di uno scenario scuro e minimalist, illuminato solo a tratti da poche e fioche luci, due danzatori, Jari Boldrini e Maurizio Giunti, accompagnati dal vivo dalla violoncellista Naomi Berrilli, che esegue una selezione di brani di Bach. Il significato della performance è strettamente legato al suo titolo: Il Satiro, come ci dice Nietzsche ne “La nascita della Tragedia “(1872) e per richiamo sapienzale Giorgio Colli ne “La nascita della filosofia” (1975), potrebbe essere colui che getta lo sguardo nell’abisso dicendo sì alla vita. I due danzatori in scena compiono movimenti simmetrici, speculari, intrinsecamente connessi l’uno all’altro come in una danza fatta di dialogo ed empatia, riempiono gli spazi vuoti della scena, dando vita ad ombre e suggestioni, in una performance che trasforma i gesti quotidiani in movimenti danzanti e li riveste di nuovi significati.
Lo spettacolo fa parte di “Focus on Virgilio Sieni” in collaborazione con Equilibrio Festival.

Durata 60’
Coreografia e spazio Virgilio Sieni
Interpretazione Jari Boldrini, Maurizio Giunti
Violoncello Naomi Berrill
Musica Johann Sebastian Bach
Suite n. 3 in Do Maggiore, BWV 1009 Suite n. 4 in Mi bemolle Maggiore, BWV 1010
Luci Marco Cassini e Virgilio Sieni
Allestimento Daniele Ferro
Maschere animali Chiara Occhini
Produzione Centro Nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni
in collaborazione con AMAT & Civitanova Danza, Galleria Nazionale delle Marche, con il sostegno di MIC Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze
Nuova produzione 2022

“Supermagic – Incantesimi”al Teatro Brancaccio

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Ancora in scena fino al 12 Febbraio al Teatro Brancaccio di Roma, “Supermagic” il gran gala della magia, giunto quest’anno alla sua diciannovesima edizione. 

Lo spettacolo di questo 2013: “Supermagic – Incantesimi” vede avvicendarsi sul palco abili manipolatori, illusionisti, mentalisti e prestigiatori provenienti da ogni parte del globo, per offrire al pubblico due ore di puro e gioioso intrattenimento.

L’onere di aprire le danze, dopo la presentazione di rito dell’ideatore della manifestazione, Remo Pannain, è affidato a Junwoo Park. Il giovane campione mondiale di manipolazione, cattura immediatamente il pubblico con i suoi gesti fulminei, facendo prendere il volo alle carte e accompagnando la sua esibizione con il suo sorriso contagioso.

Segue un momento di pura poesia, quando, sullo sfondo suggestivo di un angolo di bosco magico, subentra in scena l’artista successiva: Ding Yang. Con una grazia e delicatezza quasi eteree, l’illusionista e acrobata cinese fa apparire dal nulla colombe, maschere e palloncini, accostando la magia alla danza in un’esibizione davvero unica. Nella grande sala del Brancaccio grandi e piccini appaiono ormai stregati ed accolgono con entusiasmo gli artisti successivi: i due mentalisti francesi, Thommy e Amèlie, con i loro strabilianti giochi di lettura del pensiero, Gaetano Triggiano, miglior illusionista italiano, divertente e carismatico, e Remo Pannain stesso, che riporta un sapore di magia d’altri tempi sulla scena con i suoi sempre sorprendenti trucchi con la corda.

Ma lo spettacolo ancora ha molto da offrire ai suoi spettatori, e allora ecco nella seconda parte dello show avvicendarsi sul palco il creativo illusionista tedesco Timo Marc con i suoi trucchi imprevedibili, e, a seguire, il divertentissimo ventriloquo Samuel, accompagnato da una tigre di peluche dal carattere a dir poco irriverente e dalle sue maschere parlanti. Il pubblico ride gioiosamente, al contempo divertito ed affascinato, dimentico ormai del tempo che passa.

L’esibizione conclusiva è affidata a Tim Silver, eclettico e vivacissimo illusionista francese, premiato come illusionista dell’anno. Il suo è uno show esplosivo e coloratissimo, fatto di macchine moderne utilizzate per una nuova visione di trucchi di stampo classico. Ne scaturisce un qualcosa di travolgente che lascia tutti a bocca aperta e porta al termine con successo questa serata sospesa fra magia ed illusione. Una serata unica: per chi ancora vuole sognare, per chi ha voglia di tornare bambino per qualche ora, per chi desidera ritrovare la capacità di credere ancora nella magia.

Trent’anni di “Oylem Goylem” di e con Moni Ovadia al Teatro Vascello

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Moni Ovadia festeggia quest’anno il trentennale del suo famosissimo spettacolo Oylem Goylem, riportandolo ancora una volta a Roma al Teatro Vascello.
Ideatore e vivace interprete principale di quello che può definirsi un viaggio metaforico all’interno della lingua, della musica e della cultura Yiddish, Ovadia affascina e trascina il suo pubblico, accompagnando il tutto con le magiche sonorità Kezmer della Moni Ovadia Stage Orchestra.

Abile intrattenitore ed intelligentissimo affabulatore, il musicista diventato attore, presenta al suo pubblico uno spettacolo che spazia dalla narrazione di storielle umoristiche, a racconti di natura aneddotica, inframmezzati a canti e musiche della cultura ebraica. Quel che ne scaturisce è una kermesse variegata, vibrante, che rappresenta, nelle parole del suo stesso creatore: “il suono dell’esilio, la musica della dispersione”, metafora sempre attuale della diaspora ebraica.

A trent’anni dal suo debutto, prende vita sul palcoscenico del Vascello uno spettacolo che a tratti ricorda il cabaret, suscitando nel pubblico presente risate e sorrisi, ma portandolo al contempo a commuoversi e riflettere, cullato tra atmosfere da sinagoga e melodie zingare.

Centoventi minuti di show che non annoia mai, che si vorrebbe vedere e rivedere ancora, e che scalda il cuore con la sua continua alternanza di suggestioni e toni. “Oylem Goylem” attraverso il suo delicato ed arguto umorismo si fa simbolo di un messaggio universale di pace, contrario a tutti i tipi di razzismo ed intolleranza, e presenta agli ascoltatori una lezione sempre attuale per le generazioni presenti e future.
Al termine dello spettacolo la Moni Ovadia Stage Orchestra si sposta poi nel foyer, per un regalo inatteso, ed accompagna ancora per un poco gli spettatori verso il finale di serata con le musiche scaturite dai suoi strumenti come per augurare loro una dolce notte.

“Oylem Goylem” di e con Moni Ovadia
e con Moni Ovadia Stage Orchestra: Maurizio Dehò Violino, Luca Garlaschelli Contrabasso, Paolo Rocca Clarinetto, Alberto Mihai Fisarmonica, Marian Serban Cymbalon
Scene e costumi: Elisa Savi Progetto sonoro: Mauro Pagiaro
produzione CTB Centro Teatrale Bresciano e Corvino Produzioni 
durata 2 h

Jennifer Gentle Live @ Monk Club

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Ieri sera il Monk Club ha ospitato un live davvero esplosivo, quello dei Jennifer Gentle, capitanati dal carismatico frontman Marco Fasolo.
La band ha coinvolto il pubblico con una carrellata dei suoi brani più famosi, aprendo il concerto con Beautiful, e trascinando con i suoi ritmi rock psichedelici tutti i presenti.
Resistere al bisogno di scatenarsi durante un live dei Jennifer Gentle risulta infatti praticamente impossibile, i brani della scaletta invitano a ballare e saltare, e Fasolo e i suoi dialogano con la loro audience con familiarità ed ironia.
Una serata dai ritmi incalzanti dunque, dove ogni singolo pezzo è stato accompagnato da un sapiente gioco di luci sincronizzate alla perfezione con la musica.
Una performance veramente eccellente da parte della band di origine padovana, che ha suonato divertendosi e facendo divertire tutti. Non è poi questa in fondo una delle caratteristiche fondamentali di un live ben riuscito?
Speriamo di poter quindi vedere presto ancora i Jennifer Gentle sopra un palco, e di lasciarci ancora una volta trascinare dalle loro sonorità sempre sorprendenti e fuori dal coro.

In apertura, prima del gruppo, si è esibito il cantautore Bernardo. Qui sotto la scaletta della serata:

Beautiful
Nothing
Mad house
Do you hear me now
No mind
Guilty
My memories’ book
Husbands
The pilots
Locoweed
Take my hand
Hey
I do dream you
Carol
You know why
Rubber and south

T.A.R.M. “Pasolini – Concerto Disegnato” all’Angelo Mai

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Sabato sera l’Angelo Mai, storico locale romano underground, ha ospitato un concerto davvero sui generis. Ad animare la serata sono infatti saliti sul palco i Tre Allegri Ragazzi Morti, con il loro nuovo tour “Pasolini – Concerto disegnato”. Non un semplice concerto, ma uno spettacolo tout court, pensato come un omaggio alla figura e alla vita di Pierpaolo Pasolini nell’anno in cui ricorre il centenario della sua nascita.
Al centro del palco, su un grande schermo immaginato come una tavolozza virtuale, vengono proiettate le immagini a cui Davide Toffolo, artista e frontman dei T.A.R.M., dà vita in tempo reale con colori e pennelli. Le sonorità della band accompagnano la creazione artistica, alternate alla voce dello stesso Pasolini, ed a spezzoni dei suoi film, trascinando il pubblico in un loop psichedelico narrativo all’interno del quale prende vita la complessa biografia pasoliniana. Quello dei Tre Allegri Ragazzi Morti è uno spettacolo unico, una performance che riunisce il mondo dell’arte, della letteratura e del cinema, utilizzando la musica come cornice. Una kermesse artistica suggestiva, multicolore ed evocativa che ha saputo regalare al pubblico grandi emozioni. Al termine, Davide Toffolo mette poi da parte pennelli e colori per imbracciare la chitarra, e i T.A.R.M. portano a conclusione la serata suonando alcuni dei loro brani più conosciuti. Un concerto davvero unico e particolare ed un omaggio davvero speciale ad uno degli autori più importanti e controversi dell’ultimo secolo. Ci piace pensare che lo stesso Pasolini avrebbe apprezzato.

Ermal Meta

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Roma

Ermal Meta Tour estate 2022

E’ partito il tour estivo di Ermal Meta che vedrà impegnato l’artista in giro per l’Italia in diciotto concerti.

A Roma l’otto luglio, si è esibito presso il laghetto di Villa Ada nell’ambito della manifestazione estiva “Villa Ada festival 2022”.

Un pubblico abbastanza numeroso ha atteso con pazienza il cantante che ha fatto aprire il suo concerto con  l’esibizione del giovane artista proveniente dalla trasmissione “Amici”, Alex Wyse, dando così seguito ad una promessa che il cantante albanese aveva fatto proprio durante la  trasmissione di Maria De Filippi e cioè di fare aprire un suo concerto da uno dei concorrenti di “Amici”.

 E’ stata una piacevole serata di musica dove Ermal Meta ha dato prova di grande talento sia come cantante che come  musicista. Artista poliedrico, scrittore (è uscito ad aprile un suo romanzo dal titolo “Domani e per sempre”) pluristrumentista, autore e cantante, tutte queste qualità messe insieme fanno la differenza quando si sale sul palco…e il pubblico apprezza.

Durante il concerto sono stati presentati i suoi successi principali ed il meglio del suo repertorio, con momenti di grande energia e ritmo alternati a momenti di calma, dove alcuni brani, tipici del repertorio del cantante inducono a pause riflessive. E il brano “Milano non esiste”, il terzo brano in scaletta, è la nuova canzone uscita a fine novembre che come accennavo prima ci invita a riflettere e a liberarci da tutto ciò che è superfluo che ci blocca per dare spazio alle cose importanti che ci migliorano veramente la vita.

SET LIST

  1. Dall’alba al tramonto
  2. Finirà bene
  3. Milano non esiste
  4. Piccola anima
  5. Ragazza paradiso
  6. Non mi avete fatto niente
  7. Nina e Sara
  8. Voce del verbo
  9. Vietato morire
  10. Un milione di cose da dirti
  11. Molto bene, molto male
  12. Pezzi di Paradiso
  13. Schegge
  14. Uno
  15. Nove primavere
  16. A parte te
  17. Stelle cadenti
  18. La vita migliore
  19. Mi salvi chi può
  20. Hurt
  21. Exit music
  22. Una cosa più grande

Dream Theater – Top of the world tour

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Roma 06.05.2022 – Palalottomatica

Torna nella capitale la band americana in un tour post pandemia che ci fa sembrare essere tornati alla normalità o quasi, se non fosse per i tanti posti rimasti liberi all’interno del palazzetto che speriamo non comportino facili ripensamenti alle future progettazioni dei tour del quintetto in Italia.

Il concerto si apre naturalmente con i brani tratti dal loro ultimo album, “A view from the Top of The World”, del 2021, per poi continuare con i pezzi trai più belli tratti dagli innumerevoli album di successo della band progressive.

La band:
James LaBrie – vocals
John Petrucci – guitars
John Myung – bass
Jordan Rudess – keys
Mike Mangini – drums

La scaletta:
The Alien
6:00
Awaken the Master
Endless Sacrifice
Bridges in the Sky
Invisible Monster
About to Crash
The Ministry of Lost Souls
A View From the Top of the World

Encore:
The Count of Tuscany

La galleria fotografica:

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Claudio Enea
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