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Deep Purple

Ian Paice & In Rock Tribute Band

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Kill Joy Roma 15.09.2023

Il leggendario batterista dei Deep Purple, Ian Paice, ha incantato il pubblico del Kill Joy di Roma con un concerto tributo alla storica band hard rock.

L’artista, che ha compiuto 75 anni lo scorso giugno, si è presentato sul palco con una band composta da musicisti italiani, tra cui il cantante Franco Sgattoni, il chitarrista Fabrizio Sgattoni, il tastierista Giacomo Cagnetti e il bassista Manuel Bassman Napoliello, nonché il batterista della band “In Rock Deep Purple Tribute Band“, Marco Ciabattoni, che ha duettato con la leggenda alla fne del concerto.

Il setlist ha ripercorso i maggiori successi dei Deep Purple, da “Hush” a “Smoke on the Water”, passando per “Highway Star” e “Child in Time”. Paice ha dimostrato ancora una volta di essere uno dei batteristi più talentuosi e versatili della scena rock, regalando al pubblico un’esibizione energica e coinvolgente.

La platea, composta da fan di tutte le età, ha risposto con entusiasmo alle performance del gruppo, cantando a squarciagola i brani e applaudendo a lungo alla fine di ogni pezzo.

Al termine del concerto, Paice ha salutato il pubblico con un sorriso e ha ringraziato tutti per la calorosa accoglienza.

Un concerto da ricordare

Il concerto di Ian Paice al Kill Joy è stato un evento speciale per tutti i fan dei Deep Purple. L’artista ha regalato una performance indimenticabile, dimostrando di essere ancora in piena forma e di avere un’energia contagiosa. L’esibizione è stata un vero e proprio viaggio nella storia del rock, con brani che hanno fatto la storia della musica. Il pubblico ha partecipato con entusiasmo, creando un’atmosfera unica e coinvolgente. Un concerto da ricordare, che ha lasciato un segno indelebile nei cuori dei fan dei Deep Purple, grazie quindi all’organizazione del Kill Joy ed in particolare a Davide Occhipinti che hanno permesso la realizzazione di questo importante evento

Di seguito la nostra ricca galleria fotografica

DEEP PURPLE, Whoosh Tour a Roma

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Nell’ambito di un programma che mette insieme Maneskin, Chemical Brothers e Patti Smith, il Rock in Roma ha conosciuto sabato 2 luglio, all’Auditorium Parco della Musica, un momento entusiasmante con i Deep Purple.

La storica band inglese, tra i precursori dell’hard rock, non ha deluso le attese. Anche se non hanno più l’energia scenica degli esordi, i Deep Purple hanno saputo ricreare un’atmosfera magica.

E il pubblico ha mostrato, con un’ovazione, di gradire questo ritorno al passato, grazie a pezzi come “Highway Star“, “Perfect Strangers“, “Hush” e l’immancabile “Smoke On The Water“. 

Brani che sono inossidabili nella scaletta di ogni tournée, come quella approdata in Italia in questi giorni, e che a Roma ha visto di spalla gli statunitensi The Last Internationale (vedi articolo dedicato).

I tre storici del gruppo, il vocalist Ian Gillan, il batterista Ian Paice e il bassista Roger Glover, uniti al tastierista Don Airey e al chitarrista Simon McBride (che ha sostituito qualche mese fa Steve Morse), hanno rimescolato ricordi di hard rock e qualche spruzzata di prog, ricreando un’atmosfera magica e capace di materializzare sogni ed emozioni con lunghe sequenze dai “colori” delicati.

Molto spazio a virtuosismi e a lunghi assoli per sopperire alla voce di Gillan che a 76 anni ha perso vigore, ma non di certo l’entusiasmo.

Da segnalare l’omaggio del tastierista Don Airey all’Italia, che nel suo solo ha eseguito una magistrale versione di “Arrivederci Roma” di Renato Rascel.

Pubblico entusiasta della perfomance del gruppo che vanta ben 22 album in studio, tra cui il recente “Turning To Crime“.

Scenografia essenziale per una band, quintessenza dell’hard rock, che ha saputo regalare momenti di divertimento con un prodotto musicale sferzante, senza fronzoli, duro e a tratti veloce, caratterizzato da brani come “Nothing At All“, “Lazy“, “When A Blind Man Cries” e l’intramontabile “Black Night“, che ha chiuso la serata.

Articolo di Antonio Ranalli per JamTVla pagina web di JamTV

La scaletta della serata:

  • Highway Star
  • Pictures of Home
  • No Need to Shout
  • Nothing at All
  • Uncommon Man
  • Lazy
  • When a Blind Man Cries
  • Time for Bedlam
  • Keyboard Solo
  • Perfect Strangers
  • Space Truckin’
  • Smoke on the Water
  • Caught in the Act
  • Hush
  • Bass Solo
  • Black Night
Domenico Cippitelli
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