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Auditorium Parco della musica - page 2

Un concerto davvero “Unico” all’Auditorium con Tosca per inaugurare un luminosissimo 2024

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Primo Gennaio 2024 all’Auditorium Parco della Musica di Roma, per aprire il nuovo anno con un concerto speciale.

Tosca, al secolo Tiziana Tosca Donati, torna come artista residente in Auditorium per una serie di concerti, scaglionati lungo il corso del nuovo anno. Il primo, uno spettacolo che ripercorre le tappe della sua carriera trentennale, prende il nome di “Unico – concerto in tre atti”, e rappresenta un lungo viaggio musicale che attraversa città e paesi lontani. Parte da Roma città natale di Tosca, per poi scendere fino a Napoli, ed arriva fino ad abbracciare le sonorità del Nord Africa e del Sud America con le melodie del suo ultimo lavoro: “Morabeza”.

La sala Santa Cecilia, la più grande del l’Auditorium registra il sold out assoluto. Tanti gli amici accorsi per ascoltare l’artista romana, fra tutti Renzo Arbore e Marisa Laurito seduti nelle prime file. Il pubblico di Tosca è silenzioso ed attento, si lascia ammaliare dalla sua voce calda e dal suo indiscutibile carisma e segue i tre atti dello spettacolo con la consapevolezza di chi sa di trovarsi davanti ad un’artista d’eccezione.

A fare da sfondo alla cantante ed ai musicisti che la accompagnano, una scenografia fatta di luci calde, tamburi e tamburelli colorati, e persino un grande albero dalle forme klimtiane che si accende a fondo palco. Un’atmosfera intima e suggestiva, per un concerto davvero unico nel suo genere. La scaletta è divisa in tre parti, una per ogni atto: Romana, Sto core mio, e Morabeza, ed include omaggi ad alcuni dei maestri di Tosca, Gabriella Ferri e Roberto Murolo. Tre ore di show che scivolano via leggere ed eleganti, e standing ovation finale per questa artista che davvero sa dare tanto.

Attendiamo ora di vedere il suo ritorno in Auditorium ancora a Febbraio, Marzo ed Ottobre, per quelli che indubbiamente saranno altri tre spettacoli da non perdere.

MANNARINO – CORDE A TEATRO TOUR all’Auditorium Parco della Musica

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Dopo un tour trionfale di quest’estate con un doppio sold out alla Cavea dell’Auditorium di Roma, con oltre 20 date in tutta Italia, MANNARINO annuncia a grande richiesta il prosieguo di CORDE per gli ultimi appuntamenti live del progetto.

Con un repertorio totalmente rinnovato, MANNARINO torna per le ultime date di CORDE dopo il grande ritorno sui palchi quest’estate a 10 anni dal debutto del progetto.

Un tour diverso dalle precedenti versioni di CORDE che mette al centro i pensieri e le riflessioni dell’artista attraverso una scelta musicale che spazia tra le canzoni degli album più recenti a quelli più storici, spogliandole delle loro sonorità originali.

“Quelle stesse canzoni che sono nate con il suono della chitarra fin da quando avevo 16 anni e cominciavo da autodidatta ad approcciarmi allo strumento. E proprio ora, più che mai, ripenso a quella volta, di tanto tempo fa, quando un musicista gitano di Barcellona mi scrisse su una pagina una frase che tradotta suonava così “‘chi entra nella giungla delle 6 corde non ne esce vivo’“ – ha commentato MANNARINO.

Ufficio Stampa VIVO Concerti

Le prossime date:

30 Dicembre 2023 – 21:00 Palermo, Teatro Biondo
05 Gennaio 2024 – 21:00 Cagliari, Teatro Massimo
06 Gennaio 2024 – 21:00 Cagliari, Teatro Massimo
13 Gennaio 2024 – 21:00 Pescara, Teatro Massimo
15 Gennaio 2024 – 21:00 Trieste, Politeama Rossetti
17 Gennaio 2024 – 21:00 Napoli, Teatro Augusteo

La Scaletta del concerto

  • Fiume nero
  • Congo
  • Apriti cielo
  • Cantaré
  • Vagabunda
  • Gente
  • Statte zitta
  • Fatte bacia’
  • Er Carcerato
  • Scendi giù
  • Maddalena
  • Marylou
  • Tevere Grand Hotel
  • Serenata lacrimosa
  • Scetate vajo’
  • Me so’ ‘mbriacato

 

  • Il bar della rabbia
  • Vivere la vita

 

Auditorium Parco della Musica – God’s Spell: Eric Waddell & The Abundant Life Singers

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Auditorium Parco della Musica – God’s Spell:  Eric Waddell & The Abundant Life Singers

“God’s Spell” parlare di Dio: nella Sala Sinopoli atmosfera magica con la performance di Eric Waddell ed il suo coro

Roma 22 Dicembre 2023

Articolo e Foto di Grazia Menna

Con questo articolo e con le immagini in esso contenute, si inizia il racconto del “Roma Gospel Festival” , racconto che proseguirà per tutti gli eventi in calendario, che si è inaugurato il 21 dicembre 2023, presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma.

Ad aprire la rassegna l’onere e l’onore spetta ad Eric Waddell & The Abundant Life Singers, tra i gruppi di spicco nel panorama gospel di Baltimora.

Il coro, nato nel 2013 ha raggruppato via via un numero sempre crescente di vocalist di alto spessore: a Roma il coro si è presentato con circa centocinquanta coristi e una band d’eccezione. Con la direzione magistrale di Eric Waddell, front-man  e leader del gruppo, ha raggiunto un livello di perfezione vocale che,  a chi conosce a fondo la musica gospel ed i suoi maggiori interpreti, ricorda le formazioni di Hezekiah Walker e Ricky Dillard.

La prima volta del gruppo in Italia risale al dicembre 2017,  riscuotendo uno straordinario successo di pubblico e critica. In Italia si sono esibiti, solo per citare alcuni concerti, a L’Aquila, con i Solisti Aquilani, in un  Concerto di Capodanno in Piazza a Firenze, il concerto del Primo dell’Anno nella Piazza del Campo a Siena. Le esibizioni del gruppo annoverano loghi  prestigiosi  quali il Petruzzelli  a Bari, la Tuscany Hall di Firenze, la Basilica di San Lorenzo a Napoli, il Teatro Bellini di Catania, la Chiesa Del Collegio di Trapani, l’Arcimboldi di Milano, il Teatro Ristori di Verona e moltissimi altri ancora.

Eric Waddell ed il suo gruppo, si è trovato a esibirsi con leggende della musica quali Pastor Timothy Wright e Albertina Walker;, le stelle del gospel BeBe & CeCe Winans, Pastor Marvin Sapp, Vashawn Mitchell, Vanessa Bell Armstrong, Pastore Charles Jenkins, Dorothy Norwood, Keith Pringle senza dimenticare la figura leggendaria di Dottie Peoples.

Tra  le incisioni discografiche più importanti realizzate dal gruppo, si menziona: “Put a Praise On It ” (realizzato nel Settembre 2012 ),  “Hour of Power” (in marzo, 2013) , “Release”  in collaborazione con Overseer Kervy Brown and Isaiah D. Thomas (a Maggio 2013), “The Church Sound” (nel  Marzo  2017 ). Il loro ultimo lavoro, presente anche sulle piattaforme web è “The Journey” del 2022.

La produzione artistica del gruppo creata da Eric Waddell è costellata anche di premi, per citarne alcuni nel  2014 ha ricevuto il “Rhythm of Gospel Awards” quale  miglior CD Tradizionale dell’anno e l’Year & Best Performances by Choir/Director.

L’importanza e la bravura di questa formazione gospel si evince anche dagli eventi significative ai quali è stata invitata, tra cui  : “BET’s Bobby Jones Gospel” ad agosto del 2014, “Gospel Heritage Month” presso il Kennedy Center sempre ad agosto 2014,  all’Inaugurazione del nuovo mandato presidenziale americano nel gennaio 2017. ricordiamo che il gruppo era nato solo nel 2013!

Eric Waddell  uno fra i più eccellenti Ministri di Musica, direttore di coro , docente e compositore che ha studiato presso il Conservatorio Peabody come salmista; egli ha proposto al pubblico romano che ha affollato la Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica, molti dei brani in repertorio di sua composizione, abbinando un sound dalle sonorità del gospel tradizionale con le nuove tendenze del Contemporary gospel.

GOD’s Spell : “parlare di Dio”, o meglio in questo caso “parlare con Dio”, e gli spettatori romani accorsi a riempire la Sala Sinopoli hanno partecipato, trasportati dal l’esortazione “Clap your hands” di Eric Waddell che non ha mai smesso di coinvolgere un pubblico inizialmente intimidito, invitandolo ad unirsi nel canto.  Tra i brani eseguiti i celebri “We we wish you a merry Christmas” e “Silent Night“, accompagnati dall’ondeggiare delle torce dei cellulari, che hanno fatto magicamente vivere ai presenti una dolce atmosfera natalizia. Il concerto è finito con il brano “Oh happy day” e la standing ovation di tutta la sala per Eric Waddell & The Abundant Life Singers.

 

Si ringrazia l’Ufficio Stampa della   GDG Press , nella persone di Alessandro Gambino e Ilenia Visalli che hanno reso possibile il racconto fotografico.

 

Fabio Concato: un viaggio nel tempo tra musica e parole

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Fabio Concato ha incantato il pubblico dell’Auditorium Parco della Musica di Roma con il suo concerto nella gremita Sala Sinopoli. Una serata all’insegna della musica e delle parole, in cui il cantautore milanese ha ripercorso la sua lunga carriera, dagli esordi con “Quelle storie di sempre” (1977) fino all’ultimo album “Stazione Nord” (2022).

Tra un brano e l’altro Concato ha intrattenuto il pubblico con le sue battute ironiche e i suoi aneddoti, regalando momenti di grande divertimento.

Il concerto di Fabio Concato all’Auditorium di Roma è stato un’occasione per celebrare un artista che ha lasciato un segno indelebile nella musica italiana. Un artista che, con la sua voce inconfondibile e le sue canzoni raffinate, continua a conquistare il cuore del pubblico di tutte le età.

TOSCA ‘Morabeza Rendez-vous’ Festa a Roma

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dal 26 dicembre all’1 gennaio 2023 cinque concerti con ospiti speciali all’Auditorium Parco della Musica

26 – 28 – 29 dicembre| 21:00
31 dicembre | 22:00 brindisi di mezzanotte

1 gennaio 2023 | 18:00

Da Roma, da cui è partita a fine 2019 presentando alla Festa del Cinema il disco Morabeza insieme al documentario Il suono della voce, a Roma, dove farà ritorno, compiendo nel frattempo un giro intorno al mondo che l’ha accolta tra le sue voci più emozionanti.

Dopo anni intensi di tour e aver raccolto tanti premi, tra cui due Targhe Tenco e un Nastro d’Argento, Tosca torna dal 26 dicembre all’1 gennaio 2023 con il suo acclamato Morabeza all’Auditorium Parco della Musica per cinque concerti esclusivi dal titolo Morabeza Rendez-vous. Festa a Roma, pensati appositamente per il Teatro Studio Borgna. 

Una grande festa per una sala intima, trasformata in una colorata e stravagante casa del sud del mondo, pronta ad accogliere il pubblico e tanti ospiti, ogni sera diversi, che saliranno con lei sul palco: Niccolò Fabi, Rita Marcotulli, Serena Brancale, Serena Rossi, Ebbanesis, Joe Barbieri, Cristiana Verardo, Carolina Bubbico, Pilar, Drusilla Foer, Peppe Servillo

La tessitura del concerto ha un filo conduttore cucito da Massimo Venturiello, che cura anche la messa in scena, sulle parole tratte dal Canto alla durata di Peter Handke. Sulla scena, ideata da Alessandro Chiti, Tosca è affiancata da Giovanna Famulari al violoncello, pianoforte e voce, Massimo De Lorenzi alla chitarra, Elisabetta Pasquale al contrabbasso e voce, Luca Scorziello alla batteria e percussioni, Fabia Salvucci alle percussioni e voce. La direzione musicale è di Joe Barbieri.

I concerti all’Auditorium sono accompagnati dall’uscita del nuovo disco di Tosca (Officina Teatrale – Don Chisciotte), Morabeza Rendez-vous Live, e di un nuovo video di una canzone inedita e mai incisa, Mia libertà, con la quale Tosca chiude ogni sera i suoi concerti. 

Con la produzione artistica di Joe Barbieri, l’album – che raccoglie i brani eseguiti dal vivo del suo acclamato disco in studio Morabeza e non solo – è acquistabile su supporto fisico solo tramite il sito ufficiale www.tizianatoscadonati.it e in digitale sulle principali piattaforme in streaming.

Morabeza Rendez-vous Live è un nuovo vibrante viaggio musicale che si arricchisce di altri suoni e lingue, di inediti adattamenti e sperimentazioni, di canzoni ritrovate. Se infatti il disco Morabeza è già una colorata giostra poliglotta che celebra l’intreccio fra i popoli, nella versione live Tosca amplia ancora di più gli orizzonti della sua ricerca musicale. Diciassette tracce, registrate nei due anni del suo lungo tour che ha toccato, oltre che l’Italia, mezza Europa, il Brasile e il Nord Africa.

Si legge nelle note di presentazione dell’album scritte da Concita De Gregorio: «C’è un punto indistinto dell’universo, forse dalle parti di una nuvola, in cui “l’arte del meravigliarsi” si fa respiro. Si fa incontro, valigia, abbraccio, ascolto. Si fa voce e ha la voce di Tosca, le molte voci – strabilianti, liriche, appassionate, di cristallo e campane – e le mille lingue che canta come solo lei sa, e i poeti che celebra, e le terre e i mari, e un mappamondo in tasca e un’imprevista allegria a scacciare ogni tristezza. È Tosca, è unica. Ci dà appuntamento – Rendez-vous – e si presenta vestita a festa per raccontarci un’altra storia, mostrarci sulla mappa quella strada invisibile, non tracciata, che unisce l’Algeria al Brasile, Capo Verde all’Argentina, la Romania alla Sardegna, la Macedonia a meno di un metro dalla Sicilia. Che sorpresa. Tosca canta, e il pubblico canta e si emoziona con lei, in questa opera preziosa come un incontro inaspettato in cui all’improvviso lei, proprio lei, la viandante, sogna casa, evoca la casa, riapre stanze chiuse, apre finestre e prende fiato, per dirci che partire vuol dire anche tornare. Andare venire fermarsi. Poi rimettersi in viaggio. Capovolgere la sfera di cristallo, mescolare le onde e la neve, perdersi nel milione di voci di Tosca, ritrovare la strada, l’incanto. Ripartire». 

Il testo di Mia libertà, adattato in italiano dalla penna di Joe Barbieri su musica di Madeleine Peyroux, nasce dal poema che Paul Éluard nel 1942 scrisse in clandestinità, in piena seconda guerra mondiale, e di cui furono lanciate milioni di copie dagli aerei della flotta francese durante l’occupazione tedesca: un inno alla libertà, bene universale e supremo che l’uomo è chiamato a perseguire con tenacia per aspirare a difendere le proprie idee e le proprie azioni. 

Le immagini che nel video accompagnano la voce di Tosca, raccolte durante il suo tour, racchiudono la forza dirompente di quell’idea di libertà che si esprime anche in coerenza artistica, amore per culture altre da scoprire, contaminazione per arricchirsi e crescere. Il tutto avvolto nella saudade, in creolo stato dell’anima di fiducia nel presente pur essendo lontani dai propri luoghi di origine, che è il senso profondo della poetica musicale di Morabeza. 

Il videoclip è diretto da Silvia Dengo.

Morabeza Rendez-vous 

Auditorium Parco della Musica | Teatro Studio Borgna

lunedì 26 dicembre| 21:00 

mercoledì 28 dicembre| 21:00 

giovedì 29 dicembre | 21:00 

sabato 31 dicembre | 22:00 brindisi di mezzanotte

domenica 1 gennaio 2023 | 18:00

biglietti in vendita su ticketone.it 

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INFO: www.tizianatoscadonati.it e www.vertigomusic.it 

BOMBINO – Brilla la stella della desert music

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Nato e cresciuto in Niger, ad Agadez, nel nord dell’Africa, nella tribù dei Tuareg Ifoghas, che lotta da secoli contro il colonialismo e l’imposizione dell’Islam più severo. Diventa allievo del celebre chitarrista Tuareg Haia Bebe e poco dopo entra a far parte della sua band, acquisendo il soprannome di Bombino, una storpiatura dell’italiano “bambino”. Ispirato dalla musica popolare della sua terra e da alcune leggende del rock come Jimi Hendrix e Mark Knopfler, comincia la carriera di musicista molto giovane, combinando la sua passione per il blues rock e per la chitarra elettrica con le sonorità tipiche dell’Africa subsahariana, creando uno stile personale e inconfondibile. E’ solo dal 2013 che ottiene un grande riscontro di pubblico con l’album Nomad, pubblicato dalla Nonesuch Records debuttando come numero uno su iTunes Chart World e World Chart di Billboard. L’album è stato prodotto da Dan Auerbach dei Black Keys,  catturato dalle sonorità dell’artista nigerino. Nel 2015 collabora con Lorenzo Jovanotti  nel brano Si alza il vento, e compare come ospite in un brano dell’album Film O Sound del chitarrista Adriano Viterbini, suonando con lui dal vivo in diverse occasioni negli anni a seguire.

Sono i suoni dell’acclamato Bombino, ad abitare questa alle ore 20 la Sala Sinopoli nella serata di chiusura del Roma Europa Festival. Definito dalla stampa “la stella più luminosa del desert blues”, torna al REF per presentare dal vivo il suo ultimo album Sahel e conquistare il pubblico con il suo stile malinconico, energico e coinvolgente.

Nonostante canti in tamashek, la lingua dei tuareg, ha da tempo conquistato il cuore del pubblico italiano grazie al suo approccio musicale, che abbatte ogni barriera. La sala è gremita, il pubblico partecipe, composto e attento, fino a che, su invito del bassista Djakrave Dia, si sposta sotto palco per ballare e avvicinarsi a questo incredibile e coinvolgente gruppo di musicisti.

Se sono la voce e il tipico sound della chitarra di Goumour Almoctar (vero nome di Bombino) i protagonisti indiscussi del concerto, l’amalgama vincente, potente e in continuo crescendo, è data dalla impressionante sezione ritmica. Il già citato Djakrave Dia, e l’inarrestabile Corey Wilhelm alla batteria. Accompagnata dalla seconda chitarra di Nabil Othmani, sulla base ritmica si tesse una sorta di dialpgo tra le due chitarre e la voce di Bombino che si mescola alle note, come un ricamo. Ne risultano una perfetta sintonia e una leggerezza, nello struggimento delle chitarre e del cantato, che non possono lasciare indifferenti.

Ai brani più lancinanti, quelli più soft e quelli più intensi per testi e intenzioni, si alternano brani tinti di blues/rock e reggae one drop, che rendono il suo linguaggio universale e contemporaneo. Uno stile di cui Bombino è pioniere e che lui stesso ha definito “Tuareggae”.

L’incantesimo è assistere a questa sincronia, ai virtuosismi suonati con apparente semplicità, mischiati alle armonie vocali che, benché incomprensibili a livello linguistico, ci arrivano dritti al cuore e si insinuano sottopelle, che siano struggenti storie d’amore o i più impegnati testi che narrano le difficoltà del popolo tuareg. Il perfetto dosaggio di world, musica del deserto e influenze e armonie più occidentali, dona alle canzoni una grande intensità. Un sound a tratti dolce, a tratti energico, che evoca il deserto e la sofferenza di un popolo a cui cerca di dare voce. Sul palco tutto è armonia. Bombino e dei suoi compagni sono in abiti tradizionali, in varie sfumature colorate, perfettamente allineati sia nel look che nell’intesa musicale. Celebrano questa sera i 10 anni dalla loro prima esibizione su un palco italiano, e, al termine di questa calorosa esibizione, dopo aver ringraziato l’affezionato pubblico, lasciano il palco per passare all’altra sala in cui si esibirà la “sorella” Fatoumata Diawara

 

 

la galleria foto

 

Asaf Avidan – “Ichnology solo tour 2023”

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Dopo il tour del 2022 a supporto dell’album Anagnorisis con una serie di concerti con band, il 7 novembre scorso, Asaf Avidan ha fatto ritorno sul palco dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Rom.

In questo nuovo tour, dal titolo “Ichnology solo tour 2023”, Avidan ha ripercorso i successi della sua carriera, interpretando i suoi brani più famosi, tra cui l’incredibile hit “Reckoning Song (One Day)“, che ha raggiunto oltre 270 milioni di visualizzazioni su YouTube.

Questa volta l’artista israeliano si è sibito da solo, come “one-man-band”, alternandosi al piano, con le chitarre acustiche e l’armonica, accompagnando la sue inconfondibili tonalità vocali, oltre ad utilizzare una serie di effetti per arricchire le atmosfere.

Senz’altro un concerto ed un tour come occasione per l’artista per riflettere sulla propria carriera artistica e sulla sua vita personale, da condividere con i suoi fan internazionali.

Domani 10 novembre, l’artista sarà a Milano per la seconda e ultima tappa italiana del tour.

La immagini della serata

 

DSL*DIRE STRAITS LEGACY “4U WORLD TOUR 2023”

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DAL 22 NOVEMBRE LA ALL STAR BAND IN ITALIA PER 9 CONCERTI TUTTO ESAURITO A ROMA: SI REPLICA IL 15 APRILE 2024

Dopo le date in Brasile e Stati Uniti, Francia, Spagna, Norvegia, Germania e Cina, i DSL*Dire Straits Legacy arrivano a Napoli, al Teatro Augusteo, il 22 novembre 2023, per dare il via alle date italiane del 4U Tour che proseguirà il 24 a Catania al Teatro Metropolitan, il 25 a Palermo al Teatro Golden  il 28 a Bari al Teatroteam, il 30 a Roma all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone (data sold out), il 1° dicembre a Torino al Teatro Colosseo, il 2 al Teatro di Varese, il 4 al Teatro Nazionale “CheBanca!” di Milano per concludersi il 7 dicembre a Cagliari all’Auditorium del Conservatorio. Keep Reading

Fiorella Mannoia e Danilo Rea “illuminano” l’Auditorium

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Fiorella Mannoia e Danilo Rea si sono esibiti ieri sul palco dell’Auditorium Parco della Musica di Roma nell’ambito del loro tour, dal titolo “Luce”, che sta toccando le location più suggestive di tutta Italia.

Una occasione per ammirare il talento di questi due musicisti in un’atmosfera intima e suggestiva, con solo la voce di Fiorella Mannoia, una delle più grandi interpreti della canzone italiana, e il pianoforte di Danilo Rea, uno dei musicisti jazz italiani più apprezzati, che fondendosi regalano un’alchimia sonora unica.

A rafforzare oltremodo l’atmosfera potente e profonda sul palco anche la luce creata da udecine di candele a cingere i due artisti, da qui il nome del tour.

Ma la luce è anche quella che emana dalle esecuzioni della coppia artistica e che “illumina” la Sala Santa Cecilia stracolma per l’occasione.

Rea ha aperto il concerto con un medley di fantastici pezzi, tra i quali  , ‘Here Comes the Sun‘ ed ‘Hey Jude‘ dei Beatles, e alcuni brani di Fabrizio De André, come ‘Il pescatore’, ‘La canzone di Marinella’, ‘La canzone dell’amore perduto’ e ‘Bocca di Rosa‘.

Mannoia ha eseguito pezzi unici del suo repertorio quali tra gli altri ‘Oh che sarà’, ‘Come si cambia’, ‘Quello che le donne non dicono’ e ‘Che sia benedetta’ e splendidi brani dei nostri più illustri cantautori tra i quali  ‘Felicità’ e ‘Margherita’.

La scaletta del concerto

  1. Oh che sarà
  2. Come si cambia
  3. C’è tempo
  4. La donna cannone
  5. La cura
  6. I muscoli del capitano
  7. Besame mucho
  8. Quizas quizas
  9. Messico e nuvole
  10. Felicità
  11. Io vivrò senza te
  12. Insieme
  13. Sally
  14. Via con me
  15. Margherita
  16. E lucevan le stelle
  17. Che sia benedetta
  18. Quello che le donne non dicono

La galleria delle immagini

Roberto Bettacchi
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