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Johnson Righeira: i 40 anni di ‘Vamos a la playa’


Stefano Righi
, in arte Johnson Righeira, dopo l’esibizione al Concertone del primo maggio, ha celebrato ieri sera i 40 anni di “Vamos a la playa” sul palco del parco divertimenti di Cinecittà World alle porte di Roma.

Il brano grande icona e successo del duo dei Righeira, è stato il tormentone dell’estate 1983, ma riproposta spesso anche successivamente diventando il simbolo della estate stessa.

Non poteva mancare l’esecuzione di altri brani di successo di quegli anni scritti da Johnson e Michael Righeira quali “No tengo dinero” e “L’estate sta finendo”.

Sul palco Johnson è stato accompagnato dalla band Evolution 80, che in apertura di successo ha eseguito una serie di brani famosi di altri artisti ripercorrendo il sound tipico degli Anni Ottanta.

Una curiosità: Johnson, nonostante la serata molto calda, indossava un giubbotto con la scritta ‘Kutu’, il nome del vino che viene prodotto dall’artista nella sua azienda vinicola nel Canavese.

La galleria delle immagini

Nek Renga – Auditorium Parco della Musica di Roma 02 luglio 2023

Francesco Renga e Nek si sono esibiti il 2 luglio 2023 all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone in occasione del Roma Summer Fest 2023. Hanno ripercorso le loro carriere che hanno segnato intere generazioni. Oltre ai loro più grandi successi, sul palco i due artisti hanno portato “L’infinito più o meno”, il brano che ha anticipato il loro progetto discografico. Il singolo scritto da Edwyn Roberts, Cheope, Gianluigi Fazio, Alex “Raige” Vella e prodotto da Enrico Brun e Marco Paganelli, affronta il tema della paternità in tutte le sue sfumature.
L’amicizia dei due artisti è datata 2018 quando, insieme a Max Pezzali, iniziò una collaborazione con la produzione di un album dal vivo in trio.
Dopo aver fatto parte dei Timoria tra la seconda metà degli anni ottanta e la fine degli anni novanta, Renga ha intrapreso una intensa carriera da solista.Con quaranta anni di carriera alle spalle,Francesco Renga ha all’attivo 8 album d’inediti, 1 album con orchestra, 2 album dal vivo (di cui uno insieme a Max Pezzali e Nek), ha totalizzato oltre 1 milione di copie vendute, 9 certificazioni di platino e 8 d’oro.
Nek è una delle voci maschili più interessanti del panorama musicale italiano.La sua storia artistica inizia nella seconda metà degli anni ottanta quando comincia a scrivere canzoni e ad eseguire i suoi primi concerti nella provincia di Modena, ma è dopo la partecipazione a Castrocaro nel 1991 che si fa conoscere anche dalle case discografiche e questo gli permette l’anno successivo di pubblicare il suo primo album.
Poi la partecipazione a Sanremo nel 1993 dove si classifica terzo con il brano “In te” da qui in poi seguono una serie di successi e collaborazioni che hanno dato al cantautore e pluristrumentista di Sassuolo un’importanza indiscussa nel palcoscenico della musica rock italiana ed internazionale con oltre 10 milioni di dischi venduti in tutto il mondo e 18 album in studio.
Recentemente è stato impegnato nella conduzione di fortunati programmi televisivi, ultimo dei quali “Dalla Strada Al Palco.
SET LIST
1. Meravigliosa
2. Almeno stavolta
3. Guardami amore
4. Fatti avanti amore
5. Ci sarai
6. Favole
7. Se una regola c’è
8. L’infinito più o meno
9. Era una vita che ti stavo aspettando
10. Ci sei tu
11. Sul treno
12. A un isolato da te
13. Sei grande
14. Lascia che io sia
15. Migliore
16. Senza vento
17. Cuori in tempesta
18. Raccontami
19. Dimmi cos’è
20. Splendido
21. E da qui
22. Vivendo adesso
23. Sei solo tu
24. Angelo
25. Se telefonando
26. Laura non c’è
27. La tua bellezza
28. Il mio giorno più bello nel mondo
29. Il solito lido
30. Se io non avessi te

 

“MI STA STRETTO” il nuovo singolo di RICO

È disponibile dal 30 Giugno in radio e sulle piattaforme “Mi sta stretto”, il nuovo singolo di Rico per Indieffusione. Un brano che esplora un tema profondo e universale: il desiderio di rompere gli schemi e di liberarsi dalle catene delle aspettative altrui. 

Con uno stile musicale eclettico, il cantautore con la vena dell’hip-hop crea un connubio unico che affascina fin dalle prime note. A partire da un’atmosfera apparentemente leggera, l’ascoltatore viene invitato a non farsi condizionare dall’idea che gli altri hanno di noi, ma ad essere piuttosto se stessi senza timori né restrizioni.

“Il vestito che sta stretto va inteso proprio come il sentirsi imprigionati dentro qualcosa che altri hanno scelto per noi e che ci limita nell’esprimerci per quello che siamo veramente”. – Spiega Rico. 

Con questa metafora viscerale, Rico sottolinea l’importanza di abbandonare le maschere che ci imprigionano e di abbracciare la nostra autenticità, accettando sia il lato positivo che quello negativo della propria esperienza di vita. “Mi sta stretto” diventa così un autentico inno all’individualità e alla libertà di espressione, parte di un viaggio musicale che ispirerà nella sfida delle convinzioni e alla rottura degli schemi per vivere una vita senza compromessi. 

RICO – BIOGRAFIA ARTISTICA:

Riccardo Barbato, in arte Rico, inizia nel 2019 a scrivere e registrare i suoi primi brani con sonorità principalmente hip-hop/rap e inizia la collaborazione con RKH, etichetta discografica torinese con la quale pubblicherà anche il suo primo brano “La vita in un film” seguito dall’EP “Ermes”.

Negli anni successivi si avvicina sempre di più alla musica pop, mantenendo comunque le sue radici hip-hop.

Dal 2019 partecipa a diversi concorsi musicali come The Get Down Contest, Note Pulite Festival, Tour Music Fest, NY Canta e vince il primo premio nella tappa milanese di Promuovi la tua musica, esibendosi davanti al direttore artistico di Radio Italia, Antonio Vandoni. 

Dal 2020 al 2023 pubblica 1 EP, 1 album, 5 singoli e collabora con Riky al brano “Mamacita

Durante il suo percorso inizia ad affinare sempre di più la sua capacità di scrittura partecipando a corsi di songwriting, come quello di Mario Fanizzi (autore e compositore di brani di grandi artisti quali Annalisa e Arisa).

Dal 2019 al 2021 insieme al produttore Marco Strega e alla vocal coach Simon Papa pubblica il primo album dal titolo  “I sogni non sono morti“ anticipato dai singoli “Sai che c’è“ e “Patto d’amore“.

Nel 2022 inizia a lavorare insieme a Ivano Vartuli (in arte Beky) del Backup Studio e pubblica i brani “Chi l’ha inventato l’amore”, “Mesi e anni”, “Sembra folle”, “Attacco difesa”, “Intermittente”.

Il 30 Giugno 2023 esce il nuovo singolo “Mi sta stretto” per Indieffusione.  

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Promo Radio/Stampa: Indieffusione

Zucchero – World Wild Tour 2023 – Roma 02/06/2023

 

 

Il tour internazionale di Zucchero Fornaciari partito lo scorso anno da Glasgow è arrivato a Roma alle Terme di Caracalla con cinque date in calendario (30-31 maggio e 2-3-4 giugno).

Nello scenario suggestivo delle Terme abbiamo assistito al concerto andato sold out del 2 giugno.

Una serata di grande musica blues tanto amata dall’artista emiliano, serata ricca di emozioni e di sorprese.

Zucchero ha proposto i brani del suo ultimo lavoro “Discover” come anche tutti i suoi grandi successi.

Superlativa la band internazionale che accompagna l’artista (alcuni dei quali sin da inizio carriera) così composta: Polo Jones (Musical director, bass), Kat Dyson (guitars, bvs), Peter Vettese (hammond, piano and synth), Mario Schilirò (guitars), Adriano Molinari (drums), Nicola Peruch (keyboards), Monica Mz Carter (drums, percussions), James Thompson (horns, bvs), Lazaro Amauri Oviedo Dilout (horns), Carlos Minoso (horns) e Oma Jali (backing vocals).

La serata è stata aperta proprio da Oma Jali la cantante camerunense dalla voce possente che a metà concerto, in occasione della pausa che il cantante emiliano si è concesso, ha dimostrato tutto il suo talento eseguendo brani come Staying Alive e Natbush City.

Percussioni, due batterie, tastiere, bassi, chitarre, trombe, la musica calda e coinvolgente dell’artista emiliano si diffonde verso il pubblico gremito che spesso si alza in piedi muovendosi al ritmo della musica.

Zucchero durante il concerto a conclusione di alcune riflessioni sulla sua musica ha affermato: Il blues non muore mai e a fine concerto riserva una sorpresa al suo pubblico, il coro Sherrita Duran Gospel Choir, composto da venti coristi, sale sul palco e accende ancora di più la serata per un finale tutto blues con brani come Overdose d’Amore, Let it Shine, Diamante e Così Celeste.

 

Scaletta

  • Spirito nel buio
  • Soul mama
  • Sarebbe questo il mondo
  • La canzone che se ne va
  • Voci
  • Partigiano reggiano
  • 13 Buone ragioni
  • Succede
  • Ci si arrende
  • Pene
  • Facile
  • Vedo nero
  • danza
  • Il volo
  • Un soffio caldo
  • Il suono della domenica
  • Wiched game
  • Miserere
  • Restare vivi (solo band)
  • Città di Natbush (solo banda)
  • Honky tonky train blues (solo band)
  • Overdose d’amore
  • Lascialo brillare
  • Diamante
  • Così celeste
  • Per colpa di chi
  • Diavolo in me
  • Chocabeck
  • Con le mani
  • Libidine
  • Hai scelto me/Un piccolo aiuto/Hey Man

 

FATOUMATA DIAWARA il nuovo album “LONDON KO”

Venerdì 12 maggio, è uscito per Wagram Music London Ko, l’attesissimo album di Fatoumata Diawara, cantautrice, chitarrista e attrice originaria del Mali (versione digitale al seguente LINK).

Con questo nuovo disco Fatoumata Diawara continua a reinventare la musica africana tradizionale, dopo averci portato alle sue radici mandinka in progetti come Maliba e Le Vol du Boli di Abderrahmane Sissako. Uno stile personalissimo, il suo, consacrato dall’ultimo disco in studio, Fenfo, che le è valso la nomination ai Grammy Awards e ai Victoires de la Musique nel 2019.

Riscrivendo ancora le regole, con London Ko l’artista africana, tra le voci più intense nel panorama internazionale della world music, ci immerge nuovamente nel suo universo eclettico e all’avanguardia, unendo le forze con Damon Albarn (Gorillaz, Blur), che co-produce alcuni brani dell’album e si esibisce con lei nel singolo Nsera. Una musica che porta contemporaneamente colori diversi, dall’afrobeat al jazz, pop, electro e persino hip hop.

“Ho messo tutto il mio amore, la mia anima e il mio corpo nel processo creativo di questo album”.

Più acuta che mai con le parole, la cantante trova un equilibrio perfetto tra suoni sintetici e ritmi tradizionali maliani. Il brano Dambe (che può essere tradotto come “I valori della tradizione”) espone chiaramente le intenzioni di Fatoumata Diawara come artista: non si limita a criticare, ma porta idee nuove. La musica è il suo strumento d’elezione e Fatou la usa per rivelare la possibilità di un diverso rapporto con il tempo. Questo passaggio tra uno stile all’avanguardia e il tributo alle sue radici diffonde le discordanze del presente. La commistione di generi può essere intesa come un mezzo di emancipazione. Fatou gioca anche con gli spazi geografici, come si evince dal titolo dell’album, London Ko. Un neologismo che è anche simbolo della sua collaborazione con Damon Albarn, che dà vita a un nuovo mondo, una fusione tra Bamako e Londra. Un cenno alla ricchezza della mescolanza, all’apertura all’altro e all’importanza dell’interculturalità. Figura centrale del mondo musicale inglese e vero conoscitore della musica africana, Damon Albarn ha co-prodotto l’album e compare in ben sei brani.

“Per me, London Ko significa aprire la mente. Rappresenta anche il legame di Damon Albarn con la musica maliana”.

Fatoumata presenta nuovi mondi immaginari, come dimostrano il primo brano estratto dall’album, Nsera, e l’esplosivo video di Gregory Ohrel, un artista che comprende il vero valore dell’universo dei music video, espressione per eccellenza di più linguaggi, in grado di mixare la musica, alla gestualità, ai colori. Fatou presenta un rapporto senza complicazioni con l’Africa, smontando l’inconscio stereotipo collettivo del continente e della sua diaspora. La sua estetica ci invita a un viaggio cosmico, passando dal mito alla realtà.

Attingendo agli incontri artistici internazionali che hanno plasmato il suo percorso fino ad oggi, Fatoumata Diawara invita alcuni ospiti speciali all’interno dell’album, come porte d’accesso al suo universo.

Tra questi, due stelle nascenti del continente africano: il rapper ghanese M.anifest nel brano Mogokan (“Gossip”) e la nuova voce dell’afrobeat nigeriano, Yemi Alade, in Tolon (“A call to celebration”). Fatou dimostra che nella musica non si può solo aspettare e credere, ma si deve diventare una forza trainante e voce dell’emancipazione. Su Somaw sentiamo la pioniera del neo soul afroamericano Angie Stone cantare il dolore della distanza.

In Blues è il virtuoso cubano del pianoforte Roberto Fonseca, che non ha bisogno di presentazioni, a rendere omaggio a chi non vediamo.

Infine, Fatou si riunisce con il suo vecchio compagno di tournée di Lamomali-M-, (con cui ha lavorato anche in Fenfo), per due brani. Massa Den è un’ode all’amore, un delizioso mix della sua voce e della sua chitarra con i suoni brillanti di -M-. Nel brano Sete, il clamoroso elogio delle donne viene elevato dal Brooklyn Youth Chorus, un coro americano composto da bambini di ogni provenienza.

“Lavorare con un coro di bambini era un mio sogno da molto tempo; ora il mio cuore è in pace”.

In London Ko, pur rimanendo fedele alle tradizioni, la musica di Fatoumata Diawara ci offre una visione profetica di ciò che l’Africa può fare. Inventa uno spazio e un tempo alternativi in cui è possibile diventare padroni del proprio destino. Posizionando se stessa come protagonista di un mondo futuro, con questo album Fatoumata Diawara entra di diritto nel novero delle grandi voci dell’afrofuturismo.

In occasione di questa nuova uscita, da aprile sono già programmati una serie di concerti in alcune città degli Stati Uniti e in Europa. In Italia, Fatoumata Diawara arriverà il 13 luglio al Ravenna Festival,l’11 agosto al Locus Festival di Locorotondo, il 19 novembre all’Auditorium Parco della Musica per il Romaeuropa Festival, il 20 novembre al festival H/Eearthbeat Festival  al Teatro Puccini Firenze (v. tutte le date in fondo).

Fatoumata Diawara ha debuttato nel 2011 con il suo album d’esordio, Fatou, che ha visto la partecipazione di musicisti leggendari come John Paul Jones, Tony Allen e Toumani Diabaté. Il disco è stato salutato da Pitchfork come un “album ammaliante” che “semplicemente ti circonda con la sua atmosfera”, mentre The Guardian lo ha elogiato come “un set piacevole e impressionante”. Ha ricevuto due nomination ai 61° Annual Grammy Awards per le categorie Best World Music Album con Fenfo (2018) e Best Dance Recording per il singolo Ultimatum al fianco del duo elettronico inglese Disclosure.

Nata in Costa d’Avorio da genitori maliani e cresciuta in una famiglia molto numerosa con dieci fratelli, negli anni ‘90 ha vissuto nella capitale del Mali, Bamako. Inizia a recitare da bambina e tra le sue prime esperienze cinematografiche prende parte nel 2001 al film Sia, The Dream of the Python di Dani Kouyaté, acclamato dalla critica. All’età di diciannove anni ha lasciato la casa contro il volere della famiglia e si è unita alla compagnia francese di teatro di strada Royale de Luxe, con la quale ha girato il mondo e ha iniziato a cantare nei club e nei caffè di Parigi. Ha cantato come corista per Dee Dee Bridgewater e per la superstar maliana Oumou Sangaré, prima di firmare con l’influente etichetta World Circuit Records per il suo album di debutto. Oltre a Sia, The Dream of the Python, ha partecipato a film come TimbuktuMorbayassa e Clouds of Conakry, nominati agli Oscar, e ai documentari The Africa Express e Mali Blues.

TOUR ITALIA

13 luglioRussi di RavennaRavenna Festival, Palazzo San Giacomo

11 agostoLocorotondoLocus Festival, Masseria Ferragnano

19 novembreRomaRomaeuropa Festival/Auditorium Parco della MusicaSala S. Cecilia

20 novembre – Firenze – H/Eearthbeat Festival, Teatro Puccini

TOUR INTERNAZIONALE

14 aprile —Vancouver, CA—Chan Centre For The Performing Arts

15 aprile —Seattle, WA—Meany Hall for the Performing Arts

16 aprile —San Francisco, CA—Miner Auditorium

18 aprile —Portland, OR—Portland Jazz Festival

19 aprile —Inglewood, CA—The Miracle Theater

21 aprile —Phoenix, AR—Mim Music Theater

25 aprile —Easton, PA—Williams Center for the Arts

27 aprile —Northampton, MA—BOMBYX Center For Arts & Equity

28 aprile —Boston, MA—City Winery

29 aprile —Brooklyn, NY—Brooklyn Bowl

23 maggio—Lille, FR—Theatre Sabastopol

24 maggio —Paris, FR—Salle Pleyel

26 maggio —Arnhem, NL—Musis & Stadstheater Arnhem

27 maggio —Groningen, NL—De Oosterpoort

28 maggio —Amsterdam, NL—Paradiso

30 maggio —Den Haag, NL—Paard

31 maggio —Brussels, BE—Ancienne Belgique SOLD OUT

16 giugno — Saint-Chamond FR—Festival Rue des Artistes

18 giugno—Neuchâtel, CH—Festi’neuch SOLD OUT

21 giugno— Fête de la Musique Clichy, FR —La-Garenne FR

23 giugno —Perigny, FR—Festival Notes En Vert

24 giugno —Fontainebleau, FR—Festival Django Reinhardt

25 giugno —Montauban, FR—Montauban en Scènes

29 giugno — Belfort FR—Les Eurockéennes

30 giugno — Nort-sur-Erdre FR—Festival La Nuit de l’Erdre

02 luglio — Autrans FR—Vercors Music Festival

05 luglio — Copenhagen DK—Copenaghen Jazz Festival

7 luglio —Brussels, BL—La Semo

08 luglio — Hérouville St-Clair FR—Festival Beauregard

9 luglio —Saint-Malô-du-Bois, FR—Poupet Festival SOLD OUT

15 luglio — Cartagena ESP—Festival La Mar de Músicas

17 luglio — Istambul TUR—Istambul Jazz Festival

19 luglio— Pins FR—Jazz à Juan Juan-les

22 luglio— Mèze FR — Festival de Thau

25 luglio — Berlin DE—Sommer Open-Air-Musikfestival

26 luglio — Jena DE—Kulturarena

27 luglio —Breitenbach Am Herzberg, GR—Freak City @ Burg Herzberg Festival

28 luglio —Karlsruhe, DE—Tollhaus

30 luglio — Marciac FR — Jazz in Marciac

03 agosto — Tunisia TUN — Hammamet Festival

05 agosto — Vertheuil FR—SunSka Festival

27 settembre — GA USA— City Winery Atlanta

30 settembre— New Jersey USA—  McCarter Theater Center Princeton

17 novembre — Geneva CH —Festival Les Créatives

30 novembre— Luxembourg LUX— Den Atelier

01 dicembre— Anvers BE — Festival WinterFuse

07 dicembre— St. Pölten AT — Festspielhaus

Gerardo Di Lella Pop Orchestra e Leroy Gomez al Teatro Olimpico – Roma  5 aprile 2023

Leroy Gomez

La mitica musica dance degli anni Settanta è stata la protagonista della serata di musica al Teatro Olimpico di Roma il 5 aprile 2023.

A dare la “scossa” al pubblico che ha riempito il teatro, ci ha pensato Gerardo Di Lella e la sua Pop Orchestra e lo special guest Leroy Gomez del gruppo franco – americano “Santa Esmeralda”.

Sin dai primi brani un pubblico scatenatissimo ha abbandonato le poltrone per seguire il ritmo trascinante della Pop Orchestra diretta dal maestro Gerardo Di Lella.

Un ensemble composta da 22 musicisti, un grande direttore di orchestra e un cantante statunitense Leroy Gomez un artista che ha scritto pagine di storia della musica disco e della salsa, sono stati i protagonisti del successo della serata al Teatro Olimpico.

È stato come ripercorrere in un breve tempo ma intenso, la storia della musica dance degli anni Settanta. Sono stati riproposti i brani più significativi del genere “Dance 70” di artisti come Barry White, Donna Summer, Bee Gees, Abba e tanti, tanti altri.

La presenza di Leroy Gomez è stata la ciliegina sulla torta, l’artista che nel 1977 ebbe successo in tutto il mondo con una cover del brano di Nina Simone “Don’t Let Me Be Misunderstood”, ha reso la serata ancora più frizzante, ha scatenato ancora di più il pubblico scendendo dal palco per cantare in platea.

Gerardo Di Lella, Arrangiatore, Compositore e Direttore di Orchestra già da diversi anni propone progetti di altissimo livello con generi musicali diversi come il Jazz, il Pop e la musica Dance.

Molti personaggi sono intervenuti alla serata, tra i tanti citiamo Rosanna Lambertucci, Tiberio Timperi, Gaetano Castelli, Gianni Rivera, Pippo Franco, Fausto Bertinotti.

Esplosivo live degli “Elephant Brain”a Largo Venue

Ad infiammare il pubblico di Largo Venue nella serata di Sabato 18 Febbraio, sono saliti sul palco carichi di energia i perugini “Elephant Brain”.

“Canzoni da Odiare”, questo il titolo del nuovo album della band e del tour 2023, coinvolge e trascina i presenti con ritmi incalzanti. Il sound del gruppo è coinvolgente e la carrellata di brani che propongono live sembra già ben nota ai fan presenti, i quali cantano e saltano entusiasti al ritmo di ogni canzone.

In apertura i “Rosso Marte” riescono efficacemente a riscaldare l’ambiente e gli animi con le loro veloci melodie rock.

Gli “Elephant Brain” sono Vincenzo Garofalo, Andrea Mancini, Emilio Balducci, Roberto Duca, Giacomo Ricci e nascono nel 2015 a Perugia. Nel luglio del 2015 iniziano a registrare il loro primo ep nel fuori produzioni, una realtà alle porte di Perugia diventata una ‘seconda casa’ e attuale sala prove/studio di registrazione della band.

L’ep, uscito nel Novembre dello stesso anno, riscuote il giusto successo di critica e pubblico, portandoli, da marzo 2016, a suonare in giro per l’Italia e in finale ad Arezzo Wave Umbria 2016. Dopo tre anni fuori dalle scene per la scrittura del disco nel 2019 al rock contest di Controradio si aggiudicano il premio Siae per la migliore composizione con il brano “Scappare sempre”.

Il 17 gennaio 2020 esce “Niente di speciale”, il loro disco d’esordio, co-prodotto dalla stessa band insieme a Jacopo Gigliotti e distribuito da Libellula/Believe.

Qui sotto la scaletta del concerto:

Intro (Pt. 1)

Mi sbaglierò

Neanche un’ora sveglio

Nella gravità

Weekend

Scappare sempre

Agata

Ci ucciderà

Blu

Come mi divori

Calamite

L’unica cosa che conta davvero per me

Niente di speciale

Quando finirà

Quel che resta

Anche questa è insicurezza

Soffocare

19, Covid-19

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Come funziona il Covid-19 nessuno lo sa, abbiamo delle tracce che mettendole insieme capiremo qualcosa di più.

È evidente a tutti che ammalarsi adesso non è come ammalarsi a Marzo, le cure sono più precise e meglio organizzate.

Il virus è di una ferocia inaudita. Normalmente un virus infetta il 10% della popolazione e crea complicanze al 10% degli infettati. Totale 1% della popolazione.

Questo Coronavirus Disease 19, Covid 19 per gli amici, infetta il 100% della popolazione e come gli altri virus crea complicanze al 10% degli infettati.

Pari al 10% della popolazione. Tutti questi malati simultanei chi li cura tutti insieme?

Questo è il problema per cui saranno necessari i lockdown. Altro dettaglio questo virus non lascia immunità a tutti. Dopo 7 mesi scompare l’immunità ad una percentuale alta degli infettati.

Si può ricominciare daccapo.

Le cosidette persone fragili sono già chi ha una patologia importante. Il problema è che ci siamo scoperti TUTTI malati. L’ipertensione, una patologia importante senza sintomi, colpisce il 42% della popolazione adulta mondiale.

Il diabete di tipo II, quello che ti viene perché “magni”, colpisce 300 milioni di persone nel mondo. Gli obesi sono un paio di miliardi, io sono ancora florido ma devo “magnà de meno”.

Insomma oltre il 50% della popolazione mondiale non sta benissimo, terreno fertile per questo virus. 

Tutte le economie tendevano alla stagnazione, questo virus è arrivato a proposito un pò per tutti: una bella guerra mondiale politically correct.

Non c’è un cattivo, una divisa che divida buoni da cattivi. Ci sono solo interessi economici. Soprattutto nessun colpevole ma con migliaia di vittime economiche.

Cosa fare

Iniziare a pensare di vivere una guerra mondiale e non un’influenza. Devi subito cambiare gli orizzonti temporali, sto casino finisce verosimilmente a primavera del 2023.

Non sposti grandi interessi economici in un semestre!

Prima cosa che devi fare è una dieta e lunghe camminate. Questo cambia il tuo metabolismo e innalza le difese immunitarie senza troppo sforzo. Il tempo libero non mancherà.

Sapendo che dura fino al 2023 potrai cambiare casa per avere un piccolo orto. Nel 1200 un tizio si mise a contare quanto scopavano i conigli e creò una sequenza numerica.

1 coniglio + 1 coniglio e … la coppia di numeri precedenti doveva essere sommata per avere il numero successivo.

1-1-2-3-5-8-13-21

Forse tu la conosci come la sequenza Fibonacci, il mondo come la golden series. In pratica con 3 conigli produci carne come con una mucca. Con una gestione molto più semplice.

Siamo in guerra e dobbiamo pensare alla sopravvivenza.

Ogni governo dirà di avere il vaccino, ma sarà lo stesso esercizio di noi maschietti di raccontare di averlo più lungo. Il virus muta troppo velocemente, da Wuhan ne partirono già due ceppi diversi.

La cura sarà la soluzione.

Ma per fare ricerca bisogna avere un pò di calma non gli ospedali pieni di gente tra la vita e la morte. Ci arriveremo sicuramente.

Se poi non arriviamo alla cura moriremo tutti: quindi esticazzi

La vera pandemia in corso in questo momento è la depressione, dobbiamo imparare ad essere leggeri, non cadere nelle fazioni di questo o quello.

Dobbiamo capire solo che il virus è un proiettile mortale e lo stanno usando per una guerra, dobbiamo sopravvivere per il tempo di una guerra mondiale che non è tre mesi, ma è tre anni.

Ricapitoliamo

Devi camminare, mangiare meno, leggere, studiare, coltivare orto e allevare conigli. Informati da dovunque ma almeno in due lingue.

Non parli inglese? che fortuna finalmente potrai studiarlo. BBC ha i corsi d’inglese gratuito per il suo impero.
https://www.bbc.co.uk/learningenglish/

Benvenuto tra i carbonari 2.0 🙂

Sergio d’Arpa
Visionary Entrepreneur 
Owner and Founder of Klinik Sankt Moritz
https://www.linkedin.com/in/darpa/


Roma Antiquaria, l’antiquariato va in mostra a Fiera Roma

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C’è un nuovo appuntamento con l’Antiquariato a Roma. Dal 23 novembre al 1° dicembre 2019 Fiera Roma presenta “Roma Antiquaria”, una mostra mercato che coinvolge le migliori gallerie d’arte antiquaria italiane ed estere e, unico appuntamento del genere per il centro-sud Italia, diventerà un punto di riferimento per operatori del settore, collezionisti, investitori, appassionati e per chiunque cerchi piacere in arte e bellezza. Keep Reading

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