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CULTURA - page 45

La cultura italiana in tutte le sue forme dalla letteratura al cinema, dalla scultura al teatro

IL CANTO TRADIZIONALE SARDO AL FESTIVAL POPOLARE ITALIANO 

Sabato 29 aprile 2023 – ore 17.30 – Museo Nazionale degli Strumenti Musicali

Di scena i Tenore San Gavino di Oniferi

Direzione artistica: Stefano Saletti

L’affascinante canto a tenore, patrimonio dell’Unesco, protagonista del secondo appuntamento con il Festival Popolare italiano diretto da Stefano Saletti al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali. 

Il 29 aprile alle 17.30 sarà di scena il gruppo dei Tenore San Gavino di Oniferi, ensemble impegnato da molti anni nella pratica e nella diffusione del canto a tenore per valorizzare il patrimonio musicale, letterario e linguistico della Sardegna.  In questo concerto presentano il nuovo disco in uscita intitolato “Sardos”. 

L’ensemble nasce negli anni ’70 e prende il nome del santo patrono di questa piccola località in Barbagia. La fama del gruppo negli anni ha varcato i confini della Sardegna e i quattro di Oniferi si esibiscono nel resto d’Italia e all’estero (Stati Uniti, Belgio e Svizzera). La formazione all’inizio comprende i tre fratelli Francesco, Giovanni e Carmelo Pirisi – rispettivamente boche, contra e mesu boche – e il bassu potente di Pietro Paolo Brau. La scomparsa prematura di Brau spinge i fratelli Pirisi a cercare un sostituto, che viene trovato prima in Raimondo Pidia e successivamente dal 2016 in Giuseppe Brau. 

Nel 2004 a Parigi l’UNESCO ha attribuito al canto a tenore il riconoscimento di patrimonio intangibile dell’umanità e Oniferi ha rappresentato la Sardegna esibendosi davanti alla Commissione.

Il Festival Popolare italiano da nove edizioni porta a Roma la ricchezza della musica popolare, folk, etnica e world. Quest’anno il progetto è pensato in condivisione con il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, museo facente parte della Direzione Musei Statali della città di Roma, a sottolinearne l’ampia visione che mira a una connessione culturale attiva con i cittadini e i turisti. 

Come sempre, la direzione artistica è del compositore e musicista Stefano Saletti, che anche quest’anno ha scelto artisti della scena italiana – e non solo – espressione della forza di una tradizione musicale che si rinnova continuamente e mantiene intatto il suo fascino. 

Organizzato da Associazione Ikona e Ikona Concerti, il festival, realizzato grazie alla vittoria del bando del Nuovo Imaie e con il sostegno di Puglia Sounds, fa parte della Rete italiana World Music.

Il biglietto, al costo “popolare” di 5 euro, darà diritto ad assistere al concerto e alla visita al Museo.

I prossimi appuntamenti vedranno il 13 maggio alle 20.30 il concerto della cantante pugliese Rachele Andrioli che con il suo album “Leuca” si sta affermando come una delle nuove realtà della scena popolare italiana; venerdì 26 maggio alle 17.30 il concerto del maestro dell’organetto, Claudio Prima, leader di Bandadriatica, il quale, insieme al quartetto d’archi Seme, presenta il suo progetto “Enjoy” che unisce tradizione e musica classica. Infine sabato 27 maggio alle 17.30 due grandi artisti siciliani, Enzo Rao e Mario Crispi, uniti nel progetto Shamal Re-Wind e Arenaria, attraversano con un grande ensemble culture e tradizioni millenarie che hanno visto la Sicilia terra di contaminazione e di intrecci affascinanti.

Il Festival. Nato nel centro di accoglienza Baobab nel 2015, poi proseguito al Teatro Villa Pamphilj e al Teatro Verde, il festival da sempre testimonia la varietà di sonorità, di strumenti e di stili che caratterizzano la musica popolare, folk, etnica, world. E’ la musica dell’incontro, che fa dialogare tradizioni regionali differenti, ritmi e dialetti anche distanti, ma capaci di aprirsi al mondo e di contaminarsi creando nuovi linguaggi espressivi che arrivano a interessare e coinvolgere un pubblico variegato e di ogni fascia d’età. Un insieme di musiche e di storie che rappresentano un patrimonio da tramandare e riscoprire, per non perdere la memoria musicale – vero elemento identificativo di una comunità e di una nazione – ma pronto a reinventarsi, anche grazie alle musiche che arrivano dai tanti migranti e artisti che vivono ormai stabilmente in Italia, di dialogare con le altre sponde del Mediterraneo e oltre. 

Un festival che si propone da sempre come “spazio-contenitore” e laboratorio di idee che nel nome dell’incontro e dello scambio si conferma come una vera e propria officina creativa.

Nelle scorse edizioni il festival ha ospitato alcuni dei più importanti rappresentanti della scena popolare come: Lucilla Galeazzi, Riccardo Tesi, Banda Ikona, Luigi Cinque, Têtes de Bois, Canio Loguercio & Alessandro D’Alessandro, Agricantus, Fanfara Station, Lamorivostri, Cafè Loti, Rocco De Rosa, Novalia, Orchestra Bottoni, Enrico Fink & Arlo Bigazzi, TaMa Trio di Nando Citarella, Mauro Palmas e Pietro Cernuto, i Kabìla, Lavinia Mancusi & Semilla, Giuliana De Donno e Gabriella Aiello, Unavantaluna, Raffaella Misiti e le Romane, Elva Lutza, Radicanto, Eleonora Bordonaro, Luisa Cottifogli, Giuliano Gabriele, Giovanni Seneca & Anissa Gouizi, Bottega Folk: Vanessa Cremaschi, Susanna Buffa e Giovanna Famulari, Clara Graziano & Valentina Ferraiuolo, Ziad Trabelsi, Yasemin Sannino, Davide Ambrogio, Gabriele Coen, Giovanni Palombo, Mesudì.

FESTIVAL POPOLARE ITALIANO IX edizione – Dal 18 marzo al 27 maggio 2023

Direzione artistica: Stefano Saletti

c/o Museo Nazionale degli Strumenti Musicali – Piazza di S. Croce in Gerusalemme, 9/a – 00185 Roma 

Dirigente Direzione Musei Statali della Città di Roma: Maria Stella Margozzi

Direttrice Museo Nazionale Strumenti musicali: Arch. Sonia Martone

Organizzazione generale: Associazione Ikona/Ikona Concerti

Il Festival Popolare italiano fa parte della Rete Italiana World Music

Con il sostegno del NUOVO IMAIE, realizzato all’interno della “Programmazione Puglia Sounds 2023”  

INFO & PRENOTAZIONI: Tel: 067014796 – Mail: dms-rm.museostrumenti@cultura.gov.it

Ingresso: 5 euro con visita al Museo

Ufficio stampa: Fabiana Manuelli – stampa@fabianamanuelli.it

Conferenza Stampa per il Concerto del Primo Maggio

Mancano cinque giorni alla trentatreesima edizione del Concerto del Primo Maggio di Roma, promosso da CGIL, CISL e UIL e organizzato da iCompany, con la regia di Fabrizio Guttuso Alaimo. 
Il palco di Piazza San Giovanni in Laterano è pronto ad accogliere ben nove ore di musica dal vivo e parole, con circa 50 artisti rappresentativi della musica italiana attuale e futura: un appuntamento imperdibile trasmesso in diretta su Rai 3 (dalle 15.15 alle 24.15 con una pausa dalle 19 alle 20 per le edizioni dei Telegiornali), Rai Radio 2, RaiPlay Rai Italia
Per la sesta edizione consecutiva, sarà Ambra Angiolini a condurre il Concertone. Nella storia dell’evento, mai nessuno lo ha condotto così a lungo.
A supportarla ci sarà Biggio, attore e conduttore televisivo, membro del duo comico I soliti idioti e accanto a Fiorello nel programma Viva Rai 2 attualmente in onda.
Sarà un Primo Maggio da ascoltare e guardare anche su Rai Radio 2, voce ufficiale del Concertone. 
Nella postazione allestita nel backstage, in collaborazione con SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, si avvicenderanno le conduttrici di Rai Radio 2 e i tanti ospiti protagonisti dell’evento. La rete diretta da Paola Marchesini offrirà la cronaca, in diretta radio e in video sul canale 202 del Digitale Terrestre e tivùsat, di una giornata di grande festa, scaldata dall’energia della musica live. 
Si parte con l’appuntamento pomeridiano, dalle ore 16.00, in compagnia di Diletta Parlangeli e LaMario; mentre il racconto della serata, a partire dalle ore 20.00, è affidato a Carolina di Domenico ed Elena Di Cioccio.
Poi un regalo di Rai Radio 2 non soltanto per gli ascoltatori e per il pubblico che guarda la radio in tv, ma per tutta Piazza San Giovanni: dalle ore 19.00, durante la pausa della diretta tv, dal palco del Primo Maggio, andrà in scena il dj set di Ema Stokholma. Rai Radio 2 fa viaggiare il racconto e ballare la piazza!
I social della rete convergeranno sul grande racconto del Concerto del Primo Maggio offrendo contenuti esclusivi direttamente dal backstage. Rai Radio 2 è disponibile anche in video sul canale 202 del Digitale Terrestre e tivùsat, in diretta streaming su RaiPlay e RaiPlay Sound. 
L’intero evento sarà disponibile anche su Rai Play, sia in diretta che on demand. Verranno estratte delle clip in diretta dell’intero concerto oltre alle clip delle interviste ai cantanti visibili integralmente sul canale tv di Rai Radio 2 su RaiPlay. 
A Rai Italia il compito di proporre l’intero concerto da Piazza San Giovanni nel mondo, dividendolo in due tranches. Le note del palco del Primo Maggio arriveranno nei cinque continenti seguendo un palinsesto ad hoc che seguirà i diversi fusi orari. 

Anche quest’anno Rai Pubblica Utilità garantirà la piena accessibilità del Concerto del Primo Maggio: a partire dalle 15 – e per tutta la durata del Concerto – sulla pagina 777 di Televideo saranno disponibili i sottotitoli realizzati in diretta dallo studio di Saxa Rubra; a partire dalle 20 l’audiodescrizione – attivabile sul canale audio dedicato – ed in streaming su Rai Play, permetterà anche alle persone cieche di conoscere i dettagli legati alle luci, alla scenografia, agli abiti, ai movimenti di artisti e conduttori sul palco. 
Sempre a partire dalle 20, su Rai Play inizierà la diretta accessibile con sottotitoli e LIS, realizzata dallo studio Rai di via Teulada. 
In particolare, una squadra di 6 performer – tra cui anche una giovane performer sorda – e 2 interpreti, si alterneranno per tradurre in LIS le battute di conduttori e ospiti e interpretare, sempre nella Lingua Italiana dei Segni, tutte le canzoni proposte sul palco di Piazza San Giovanni , trasmettendo, attraverso i movimenti del corpo, emozioni e ritmo musicale ed offrendo uno spettacolo artistico godibile non solo per il pubblico sordo, ma per una platea di spettatori più ampia, che ha imparato ad apprezzare la forza espressiva della LIS.  
L’accessibilità in LIS verrà garantita anche in Piazza San Giovanni – sempre a partire dalle 20 – attraverso il rimando dell’immagine di interpreti e performer sui ledwall laterali del palco e garantire così la piena accessibilità.
“L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro” è lo slogan che CGIL, CISL e UIL hanno scelto per la Festa dei lavoratori 2023. Così i tre sindacati confederali hanno deciso di rendere omaggio alla nostra Carta costituzionale, in occasione dei 75 anni dalla sua entrata in vigore, dedicandole l’edizione del Primo Maggio 2023.
Il lavoro viene riconosciuto come il primo principio fondamentale della Repubblica italiana, un diritto personale e un dovere sociale che deve essere garantito e valorizzato.
La città di Potenza è stata scelta per ospitare il Primo Maggio 2023, come città simbolo della difficile situazione del meridione ma anche come luogo dal quale può partire una nuova stagione di rilancio e crescita del Sud.
La linea artistica del Concerto del Primo Maggio 2023 si sviluppa attorno al concept “Generazione #1M2023” segnando una nuova importante tappa nella narrazione musicale che il Concertone porta avanti da tempo.  Un evento transgenerazionale che, negli ultimi anni, ha saputo intercettare e raccontare la musica che sta per arrivare alle orecchie del pubblico nazionale. 
Un palco, una piazza e una platea che, annualmente, mettono in vetrina l’emporio della musica italiana. 
Nei giorni scorsi sono stati annunciati alcuni degli artisti che il prossimo 1 maggio saliranno sull’iconico palco di Piazza San Giovanni in Laterano a Roma. Tra questi spicca il nome dell’ospite internazionale di questa edizione: la giovane cantautrice norvegese Aurora che, con oltre 2,5 miliardi di streaming, è una delle nuove, più acclamante e talentuose star della musica mondiale. 
Ecco la lineup: Aurora, Lazza, Coma_Cose, Geolier, Emma, Carl Brave, Tananai, Francesco Gabbani, Ariete, Mr.rain, Piero Pelù con Alborosie, Matteo Paolillo, Righeira, Mara Sattei, Il Tre, Baustelle, Levante, Aiello, Rocco Hunt, Bnkr44, Gaia, Alfa, Giuse The Lizia, Fulminacci, Mille, Neima Ezza, Rose Villain, Wayne, Ciliari, Tropea, Napoleone, Uzi Lvke, L’Orchestraccia, Epoque, Ginevra, Serendipity, Paolo Benvegnù a cui si aggiungono i vincitori del Contest 1MNEXT Etta, Maninni, Still Charles e il vincitore del contest “Sicurezza stradale in musica” Hermes. Opening act dalle ore 14.00 con Leo Gassmann, Iside, Savana Funk, Camilla Magli, Wepro.
L’edizione 2023 del Concerto del Primo Maggio si arricchisce quindi anche di un pre-show che, intorno alle ore 14.00, darà il benvenuto al pubblico di Piazza San Giovanni ospitando le esibizioni di Leo Gassmann, Iside, Savana funk e Camilla Magli. 
Nella prima parte del Concertone si esibiranno anche i 3 vincitori di 1MNEXT, il Contest del Primo Maggio dedicato agli artisti emergenti. Su più di mille iscritti, la giuria di qualità composta da Massimo Bonelli (direttore artistico del Concerto del Primo Maggio, presidente giuria), Anna Rampinelli (Senior PM Warner Music Italy), Irma Ciccarelli (Rockol), Lucia Stacchiotti (iCompany) ed Enrico Capuano (Cantautore), ha scelto Etta, Maninni e Still Charles. Il vincitore assoluto sarà proclamato sul palco del Concertone. Inoltre, classificatosi quarto a solo un punto dai primi tre, Wepro aprirà alle ore 14 il pre-show del Concertone 2023. 
Nella prima parte dell’evento, si esibirà anche Hermes vincitore della quinta edizione del contest “Sicurezza Stradale in Musica”.

Ufficio Stampa RAI

Punkreas – Deja Tour a Largo Venue

Tornano sul palco di Largo Venue i Punkreas, giunti nella capitale per la tappa romana del loro Deja Tour 2023.

Una serata esplosiva fra ritmi punk e ska e sonorità a tratti reggae, che ha fatto ballare tutti senza sosta.

Cippa e i suoi hanno dimostrato ampiamente di avere ancora energia da vendere nonostante i trent’anni di carriera. La scaletta che hanno presentato al loro pubblico era una carrellata infinita di brano travolgenti, e non è mancato neppure l’ospite a sorpresa: il nostrano Giancane.

L’artista romano è comparso sul palco travestito da rider e si è unito al gruppo per una versione travolgente di “Ipocondria” che ben si sposava con il sound della band del nord.

I Punkreas hanno poi continuato e hanno regalato ai presenti più di un bis, come se non volessero più lasciare il palco. Regalo apprezzatissimo a conclusione di una serata fatta per ballare, divertirsi e cantare fino a restare senza fiato. 

Qui sotto la scaletta della serata a Largo Venue:

1. Le Mani In Alto
2. Battaglia Persa
3. Voglio Armarmi
4. Vulcani
5. Déjà-vu
6. Non C’e’ Più Tempo
7. Tutti In Pista
8. Sotto Esame
9. Disagio
10. Uomo Medioevo
11. Gufo
12. Salta
13. Tempi Distorti
14. Dai Dai Dai
15. Orologio
16. Disgusto Totale
17. Aca Toro
18. Sosta
19. Guerra
20. Modena – Milano
21. Il Prossimo Show
22. Il Vicino
23. Canapa

I 10 anni di Gioia dei Modà

Il tour dei Modà dal titolo “20 anni di grandi successi 10 anni di Gioia”, che porta la band ad esibirsi per la prima volta sui palchi dei teatri italiani, ha fatto tappa ieri sera all’Auditorium Parco della Musica di Roma.

In una sala Santa Cecilia al completo, il gruppo di Francesco ‘Kekko’ Silvestre (voce), con Enrico Zapparoli ( chitarra), Claudio Dirani (batteria), Stefano Forcella (basso), e Diego Arrigoni (chitarra), ha suonato una versione rivista e totalmente inedita tutte le hit della propria carriera, accompagnate da suoni completamente nuovi.

Questo 2023 sarà un anno molto importante per la storia dei Modà, che segna anche i vent’anni di successi come ricorda il nome del tour. Il gruppo sta attualmente lavorando all’ultimo album d’inediti, dal titolo ‘Buona fortuna’.

La scaletta del concerto
Gioia
Quelli come me
Non ti mancherà mai il mare
Quel sorriso in volto
Per una notte insieme
In tuto l’universo
Scusami
nuvole di rock
Cuore e vento
Salvami
Stella cadente
Lasciami
Tappeto di fragole
Arriverà
La notte
Come un pittore
Viva i romantici

La galleria delle immagini

OSSI DI SABBIA il nuovo singolo dei JEMMA

Scritto nella lingua antica del Portolotto, che unificava mari e marinai, Ossi di
Sabbia anticipa l’album d’esordio JEMMA, melting pot di sperimentazione e

tradizione tra jazz, world, rock, funk e antichi idiomi

Esce il 21 aprile Ossi di Sabbia, singolo dei Jemma che anticipa l’album di esordio omonimo dei vincitori assoluti di LAZIOSound2022: JEMMA, in uscita il 5 maggio 2023 per Emme Record Label.

Summa del concept dell’intero album, Ossi di Sabbia è un brano unico nel suo genere: narra di mare, incontri e mondi, e lo fa per la prima volta recuperando in alcuni passaggi una lingua altrettanto unica, il Portolotto, idioma che fino al 1920 veniva utilizzato dai marinai per gli scambi commerciali. 

Ossi di Sabbia – spiega il gruppo – racconta il viaggio degli esseri umani attraverso il mare, un tessuto che connette terre e culture. Per rendere ancora più onore al suo significato abbiamo voluto scrivere il testo in Portolotto, una lingua usata dai marinai del Mediterraneo. Gli ossi di sabbia sono la mineralizzazione di storie umane, avventure, difficoltà e tutto ciò che può raccontare il mare e il vento sulle nostre vite”.



È questo lo spirito dell’intero lavoro di debutto dei Jemma: un originale melting pot in otto tracce di sperimentazione e tradizione che parte dal jazz accogliendone lo spirito di incessante contaminazione per arrivare a toccare sonorità world, funky, rock, il progressive e il pop.

JEMMA nasce dall’incontro fortunato di Federico Buccini e alcuni componenti del collettivo occasionato da una nota jam session romana. Le serate passate insieme e la libera sperimentazione hanno sviluppato nel tempo una connessione e una sinergia tra i musicisti difficilmente trascurabile, da qui prende vita il progetto JEMMA. Il nome può essere interpretato come meglio si preferisce, può rimandare al concetto di “jam session” come un invito a lasciarsi trascinare dalla musica, come un nome proprio di una donna misteriosa o come una pietra preziosa. Non c’è un’interpretazione giusta né una sbagliata. Nel 2022 partecipano allo scouting di LAZIOSound risultando vincitori assoluti e grazie a questa opportunità, sono riusciti a partecipare a diversi festival internazionali aprendo i concerti di artisti del calibro di Herbie Hancock, Fabrizio Bosso, The Chemical Brothers, Max Gazzè e Stefano Di Battista.

La sperimentazione li ha portati a costruire suono dopo suono il loro primo album che si intitola JEMMA proprio come il gruppo, volendo essere allo stesso tempo un manifesto e un punto di partenza. L’album parla di energia, di terra, del mare, del vento e lo fa attraversando composizioni inedite e di tradizione popolare spaziando tra sonorità e lingue diverse. LAZIOSound è il programma delle Politiche Giovanili della Regione Lazio per supportare e rafforzare lo sviluppo del sistema musicale del Lazio attraverso strumenti economici, interventi mirati, partnership ed attività di promozione finalizzate a sostenere le componenti artistiche giovanili indipendenti.

Nel Vuoto il nuovo album di GARBO

Venerdì 21 Aprile 2023 esce il nuovo album di GARBO dal titolo NEL VUOTO su Incipit Records e distribuito da Egea Music.

Ancora una volta un album di grande spessore che affronta tematiche esistenziali non facili da indagare e dipingere con il suono e la parola.

Il linguaggio musicale di Garbo è quello della new wave e dei movimenti indie rock più veri, profondi e radicati nella cultura e nella storia musicale italiana.

Il nuovo disco presenta anche un ampio ventaglio di composizioni di musica elettronica contemporanea che propongono un linguaggio musicale d’avanguardia puro e sognante

NEL VUOTO è produzione dal sapore internazionale. Occasione imprescindibile per respirare certe atmosfere, ma anche, speriamo, un manifesto di come fare buona musica per le future generazioni.

“Guarda quanta gente pesa poco o niente dentro le città …” recita l’inizio del nuovo disco NEL VUOTO.

“Stiamo galleggiando in un vuoto culturale e sociale enorme. Questo provoca una solitudine intellettuale e fisica tangibile, toccabile con mano e nella mente nel quotidiano. Questo mio progetto è condiviso, per mia volontà, da: Roberto Colombo, Luca Urbani, Eugene e i Drieu, la band del mio storico manager Francesco Morra Mormile, tutti collaboratori che hanno, a tratti, attraversato 42 anni di mia attività artistica, e che collaborano suonando nel Disco”. Garbo

Disponibile in vari formati, sulle piattaforme digitali, in CD e in doppio vinile è reperibile nei negozi e nei siti online. Per il Record Store Day del 22 Aprile è possibile prenotare, solo nei negozi di dischi indipendenti, un’edizione speciale ovvero 300 LP numerati con la Copertina Alternativa.

Anticipato dal Videoclip Come Pietre, brano commovente bello ed ispirato.

Videoclip interamente generato attraverso l’intelligenza artificiale. Le sole eccezioni sono composte dal volto e dal corpo di Garbo, unici elementi realmente presenti di fronte alla macchina da presa. Le restanti inquadrature sono frutto dell’immaginazione dell’AI, il risultato di diverse stringhe di testo date in pasto a un algoritmo. “L’intelligenza artificiale – scrive Garbo – ci sta trascinando in una nuova realtà in cui il rapporto tra parole e immagini assume un aspetto del tutto nuovo, così l’idea che ha mosso la produzione del video è stata quella di commentare attraverso questa nuova forma mediale il mio testo. Uno dei principali obiettivi dell’intero progetto NEL VUOTO, è quello di raggiungere una ideale curvatura Spazio-Tempo tale da permettermi di attraversare e visualizzare passato, presente e futuro attraverso il suono, la parola e l’immagine; e tutto questo nell’arco di pochi minuti e secondi.

Il nostro corpo non può viaggiare alla velocità della luce, ma la mente sì”.

L’esordio discografico di Garbo risale al Settembre 1981 con l’album A BERLINO…VA BENE, e poi 42 anni di carriera artistica costante, attraverso la pubblicazione di 15 album inediti, 2 album live, un tributo e una serie di raccolte e ristampe targate Emi, Polydor, Universal.

Oltre 1.000 appuntamenti promozionali e concertistici, esposizione mediatica, stampa, radio e TV con Sanremo, Festivalbar e molto altro.

Comunicazione Egea Music

Bruno La Corte

ARF! FESTIVAL 2023 – IX ED.

A Roma, dal 12 al 14 maggio 2023, torna il Festival del Fumetto di Roma

Con Lillo, Pera Toons, Caparezza, Fiore Manni, Zerocalcare, Igort, Francesca Ghermandi, Will
McPhail, Lorenzo Mattotti, Rita Petruccioli, Gigaciao, Nicoletta Baldari, Zuzu, Pepe Larraz, Ivan

Silvestrini: tre giorni con le star del fumetto, della musica, del cinema…

Dal 12 al 14 maggio 2023 al Mattatoio di Roma torna ARF! Festival, la festa di chi ama, legge, scrive, disegna e respira fumetti. Tre giorni di Storie, Segni & Disegni, un’immersione totale nel Fumetto al centro di Testaccio, quartiere-simbolo del fermento creativo della Capitale.

Dall’ARFist Alley per incontrare decine di stelle del fumetto internazionale (Pepe Larraz, Otto Schmidt, il Collettivo Moleste, Werther Dell’Edera, Rita Petruccioli, solo per citarne alcune), alla Job ARF!, luogo d’incontro tra case editrici e aspiranti professionisti; dall’ARF! Kids, un’area per laboratori creativi di qualità, incontri con libri e letture, sotto la guida dei migliori talenti dell’editoria per l’infanzia del panorama italiano alla Self ARF! interamente dedicata all’editoria indipendente.

E gli immancabili incontri-evento della Sala Talk con i grandi del Fumetto internazionale, editori, autori e autrici indipendenti e personalità dal mondo del cinema e della musica come Lillo, Fiore Manni, Caparezza, Ivan Silvestrini, Raiz e il cast di Mare Fuori, Luana Belsito, Pera Toons, Zerocalcare, Gicaciao (Sio, Giacomo Bevilacqua, Dado e Fraffrog) Will McPhail, Zuzu, Gipi, Kalina Muhova e tantissimi altri…

Confermate le Masterclass, vere e proprie classi “a numero chiuso” per tutti coloro che approfondire le conoscenze su colore, disegno e scrittura con le star del fumetto italiano e internazionale come Nicoletta Baldari (autrice del manifesto di ARF! 9), Fiore Manni & Michele Monteleone e le Lectio Magistralis tenute da tre Master del fumetto d’autore: Igort, Lorenzo Mattotti e Francesca Ghermandi.

La grande novità di ARF! 9 è il BOOKSHOW®, lo spazio espositivo di oltre 500mq (in collaborazione con la libreria Giufà) dove sarà possibile trovare una nutrita rappresentanza delle maggiori case editrici di fumetto con le proprie novità e gli autori per sketch e dediche.

Per la nona edizione di ARF! saranno allestite ben 11 mostre allestite in differenti spazi, di cui tre con inaugurazioni anticipate e a ingresso gratuito.

La prima il 28 aprile presso la Sala Dalì di Piazza Navona per l’esposizione in anteprima esclusiva in Italia organizzata da ARF! e l’Instituto Cervantes di Roma, De Sagittis et Seminibus di David Aja, il rinomato artista spagnolo vincitore di 5 Eisner Awards e 2 Harvey Awards. ARF! inaugurerà poi il 5 maggio la grande mostra antologica dedicata a Sergio Toppi, Geografie dell’Avventura, realizzata in collaborazione con il Municipio IX,allestita fino al 4 giugno 2023 a La Vaccheria, il nuovo spazio espositivo di Roma Capitale all’Eur. Nello stesso spazio verranno esposte le opere di VALO, la vincitrice del Premio Bartoli 2022, riconoscimento che ogni anno ARF! Festival assegna alla “Miglior promessa del fumetto italiano”.

Nell’intenso weekend di attività del 12,13 e 14 maggio, dalle 10 alle 20, presso La Pelanda al Mattatoio, sarà possibile inoltre visitare altre 8 mostre esclusive come Caleidoscopio di Nicoletta Baldari (autrice del manifesto di ARF!2023) la fumettista, illustratrice e character designer, tra i tanti personaggi, di Frozen, Gli Incredibili, Star Wars, Spider-Man, Big Hero 6  e [RE]BUILDING HEROES dello spagnolo Pepe Larraz, disegnatore Marvel per la prima volta in mostra in Italia con pezzi assolutamente unici. Altra anteprima assoluta è l’esposizione delle tavole di Lancillotto del maestro Lorenzo Mattotti che verranno pubblicate a fine 2023 nel volume IV della tetralogia Artù, Lancillotto e il Graal, de I Millenni di Einaudi.

A Lillo, al secolo Pasquale Petrolo, ospite speciale di questa edizione, ARF! dedica anche una mostra dal titolo Lillo & Friends in cui il celebre attore è protagonista con tutti i suoi personaggi, nati dalla sua matita e da quelle di colleghi fumettisti come Greg, Michelangelo La Neve, Franco Saudelli, Gabriele Dell’Otto, Luca Usai, Lorenzo La Neve e Giancarlo Caracuzzo. E ancora Mattatoio, i segni ruvidi, potentissimi, che scolpiscono il bianco e il nero nell’arte di Werther Dell’Edera, un’occasione, anche questa in prima assoluta, per poter ammirare dal vivo le sperimentazioni pittoriche legate a Ultraman, Batman, Orfani, Dylan Dog, fino a Something is Killing the Children e NO ENTRY — Vietato l’Ingresso di Shintaro Kago, Maestro del Manga e implacabile indagatore dell’animo umano, ra body-horror, sensuali paranoie, teneri gattini e altre frivole e romantiche atrocità.

Nell’Area Kids Mafalda! un percorso espositivo che racconta, in una selezione di oltre cento strisce, il mondo della bambina argentina creata da Quino e per la sezione Self ARF! il talento di Margherita Morotti, artista, fumettista e illustratrice con Miraggi, Incubi e Ossessioni, storie con un’ossessione per i dettagli e le citazioni mistiche di culture diverse per una narrazione sofisticata e punk allo stesso tempo.

ARF! nato nel 2015, in pochi anni, da piccolo festival indipendente si è trasformato in una delle manifestazioni nazionali di riferimento nel settore, richiamando nell’ultima grande edizione oltre 15.000 visitatori tra appassionati e curiosi, bambini, ragazzi e famiglie. Ideato e organizzato da Daniele “Gud” Bonomo, Paolo “Ottokin” Campana, Stefano “S3Keno” Piccoli, Mauro Uzzeo e Fabrizio Verrocchi, ARF! fa parte del RIFF (Rete Italiana Festival Fumetto).

La nona edizione è promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura e Azienda Speciale PalaExpo con il sostegno della Centrale del Latte di Roma e la partnership di ATAC.

INFO PUBBLICO ARF! «Festival di storie, segni e disegni» #ARF9

MATTATOIO Piazza Orazio Giustiniani 4, (Testaccio) Roma

12/13/14 maggio 2023 – Orario: 10:00-20:00 

Biglietti: giornaliero € 12,00 – abbonamento 3 giorni € 22,00

Info: 060608

www.arfestival.it – info@arfestival.it

Facebook: www.facebook.com/arfestival

Twitter: @arfestival

Instagram: @arfestival

www.mattatoioroma.it

Tiago Nacarato a Roma con la prima data del tour italiano.

È uno dei nuovi talenti più apprezzati del momento: dopo aver conquistato lo scorso ottobre il Premio Parodi “Albo d’oro internazionale” ed essersi raccontato al pubblico dell’Officina Pasolini diretta da Tosca, la giovane star della musica portoghese Tiago Nacarato torna in Italia ad aprile, questa volta per tre concerti del suo tour legato all’ultimo album Peito Aberto.

La prima data all’Auditorium Parco della Musica di Roma venerdì 28 aprilePoi Nacarato proseguirà sabato 29 per Napoli e domenica 30 per Bari per suonare rispettivamente allo ZTL Zurzolo Teatro Live e allo Spazio 13.

Ma il passaggio italiano di Nacarato non si ferma qui. Ad agosto, insieme ai suoi musicisti, il cantautore farà di nuovo ritorno nel nostro Paese per alcuni concerti molto speciali dedicati a Vinicius de Moraes, nell’anno in cui si celebrano i centodieci anni dalla nascita del poeta e autore di testi di alcune delle più belle canzoni brasiliane dell’epoca della bossa nova.

Tra i più talentuosi compositori e interpreti della nuova generazione di musicisti portoghesi, il cantautore lusitano si è imposto all’attenzione internazionale grazie a uno stile personalissimo, che fonde le influenze delle sue radici brasiliane con la musica della sua patria, il Portogallo. 

Grazie a timbro, tecnica e a una straordinaria voce melodiosa, Tiago Nacarato ha portato nell’attuale panorama musicale una ventata di novità. Merito certamente del suo essere estraneo alla musica di rapido consumo. Il suo stile essenziale mescola con eleganza elementi della tradizione e sperimentazioni sonore contemporanee che regalano all’orecchio un’esperienza di ascolto unica. E la semplicità con cui si presenta al pubblico, accompagnandosi con la sua inseparabile chitarra, lascia l’ascoltatore affascinato da una “purezza” così suggestiva.

Balzato all’onore delle cronache musicali internazionali nel 2017, ancora tutti ricordano la sua toccante interpretazione voce e chitarra di Onde Anda Você di Vinícius de Moraes e Toquinho alla tv portoghese, il cui video è diventato subito virale con quasi 30milioni di visualizzazioni su YouTube. 

Oggi, poco più che trentenne, Tiago Nacarato è oltreché una star in patria anche uno dei nomi più riconosciuti e apprezzati a livello internazionale con tournée in Europa e oltreoceano. 

Dopo aver stregato il pubblico con l’album d’esordio Lugar Comum, di cui fanno parte i due singoli di grande successo come A Dança e Tempo, quest’ultimo in duetto con un’altra stella della musica portoghese Salvador Sobral, Tiago Nacarato ha pubblicato il suo secondo CD di inediti, Peito Aberto. Un disco che crea un ponte tra la cultura latina e quella africana, con un tocco di world music, pieno di emozioni, ritmi danzanti, canzoni dai testi poetici toccanti, nati da suggestioni personali oppure ispirate a temi sociali, politici, economici.

Questo secondo album è più sperimentale – spiega – Un disco di transizione, che si discosta un po’ dal mio modo di scrivere le canzoni. Ho provato sicuramente a cercare un nuovo suono. È stato scritto durante la pandemia, quindi per me è un album di cambiamento. Sicuramente segna la fine di una fase in cui ero più ossessionato dai problemi del mondo, e dai miei personali, e inizia una nuova fase, più speranzosa e con il cuore aperto a tutto quello che verrà. E aggiunge: Quello che mi interessa nella musica è l’elemento sorpresa, non amo dare etichette al mio lavoro. A me piace provare le cose. Mi sento un cantautore sperimentatore, di origine brasiliana, ma molto legato alle mie radici portoghesi e mi piace mescolare queste culture. Mi rendo conto che questo può rendere difficile il lavoro di chi ama catalogare, del mercato per esempio, che preferisce etichettare le cose.

Tiago Nacarato è uno dei cantanti più completi della musica portoghese. All’età di diciotto anni decide di investire nella sua formazione musicale, iscrivendosi alla Scuola di musica Valentim de Carvalho. In questo periodo si presentano le prime opportunità e Pedro Cardoso (Peixe di Ornatos Violeta), il suo insegnante, lo invita a unirsi a un’orchestra. Il ritorno alle sue radici brasiliane avviene qualche anno dopo, quando si unisce come vocalist all’Orquestra Bamba Social, progetto che riunisce musicisti portoghesi-brasiliani che rendono omaggio a classici della MPB, riadattandoli con nuovi suoni. Con Lugar Comum, l’album di debutto uscito nell’ottobre 2019, si è esibito sui palchi di alcuni dei più grandi festival in Brasile, come MEO Marés Vivas, NOS Alive o Festival F, anche sulla scia dell’enorme successo internazionale del singolo A Dança. Per Tiago Nacarato la musica ha senso solo se raggiunge il pubblico, suo e degli altri. In questo contesto, durante la pandemia, è emerso il progetto Casulo, nel quale si è assunto il ruolo di curatore, contribuendo a promuovere il lavoro di sette artisti, attraverso sette episodi e sette concerti nella sua città, Oporto.

A maggio 2022, con la pubblicazione del suo secondo album di inediti, Peito Aberto, si conferma come uno dei più grandi talenti che il Portogallo possa offrire, in un disco pieno di emozioni, ritmi ballabili e canzoni che non lasciano indifferenti. Con una poetica incentrata sulla vita quotidiana dell’artista e su ciò che osserva del mondo economico e sociale, Peito Aberto è uno “spazio” di tempo pieno di sorprese.

TRACK LIST

PEITO ABERTO

  1. Andorinha
  2. Aprendiz
  3. Preparar o carnaval
  4. Cantando eu sou
  5. Estado novo
  6. Filosofia
  7. Pode ser que eu ñao mereça
  8. Matriz
  9. Peito aberto
  10. Novo começo
  11. Paz interior

DATE TOUR Peito Aberto

28 aprile – ROMA – Auditorium Parco della Musica/Sala Borgna – Biglietti a questo LINK

29 aprile – NAPOLI – ZTL Zurzolo Teatro Live LINK

30 aprile –  BARI – Spazio 13 – Biglietti a questo LINK

Ascolta PEITO ABERTO su Spotify

Ascolta 3 brani PEITO ABERTO

Guarda il VIDEO Paz interior

Guarda il VIDEO Matrix

Guarda TIAGO NACARATO CANTA VINICIUSEpisódio 1  Episódio 2 – Episódio 3

TIAGO NACARATO

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Viale Pietro de Coubertin, 30 | Roma

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c 347.4862164 | @ amucciaccio@fastwebnet.it

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“FATTI UNA VITA” il nuovo singolo di AMI

dal 21 Aprile in radio e sulle piattaforme digitali

“Fatti una vita”, il nuovo singolo di Ami disponibile dal 21 Aprile in radio e sulle piattaforme digitali, è un brano pop-urban che evidenzia la vocalità delicata dell’artista e che segna un netto cambio di stile rispetto al passato e l’inizio di una sperimentazione verso nuove sonorità.

“Ho detto addio troppo tardi, tanto tardi da starci male.” 

Il brano racconta quella situazione nella quale per troppo tempo non si è riusciti a mettere un punto ad una storia trascinata per inerzia o per la paura di lasciare andare e voltare pagina. É la consapevolezza che è arrivato quel momento in cui è necessario per entrambi cambiare strada e spezzare l’abitudine. Ammettere di essere giunti al capolinea e augurare all’altro, in modo ironico, “una nuova vita” sarà la chiave di volta per tornare a riappropiarsi della propria storia personale. 

“Fatti una vita”, in uscita per Beat Sound/distribuzione Ada Music Italy è stato prodotto da BS e scritto da Destro, protagonista di Sanremo Giovani dello scorso anno, e da Beppe Stanco.

AMI ONLINE:

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BIO – AMI:

Noemi Damiani, in arte Ami, è un’artista romana classe 95. Il suo primo approccio con la musica risale a quando era bambina quando i suoi genitori decidono di iscriverla ad un coro e, contemporaneamente, inizia a prendere lezioni di pianoforte. Due passioni che, però, con il tempo dedice di accantonare. Riprende le lezioni di canto nel 2016, in un periodo per lei delicato, con la paura che la musica non rappresentasse più una parte di lei. 

Ami nasce nell’estate del 2021, quando Noemi lascia il suo contratto a tempo indeterminato ed inizia a scommettere sulla sua voce e rilascia due singoli: “La maschera” (Novembre 2021) e “Rompere il silenzio” (Aprile 2022). Il 21 Aprile 2023, ad un anno di distanza, Ami torna con il nuovo singolo “Fatti una vita” (Beat Sound/distribuzione Ada Music Italy) prodotto da BS e scritto da Destro, protagonista di Sanremo Giovani dello scorso anno, e da Beppe Stanco, un brano dallo stampo pop-urban che segna una svolta nelle sonorità dell’artista. 

LAZZA OUVER-TOUR

Articolo di Ginevra Baldassari

Calano le luci su un Palasport strapieno di gente visibilmente emozionata, e prima che Lazza metta a fuoco e fiamme il palazzetto, il breve DJ set del  produttore Drillionaire scalda la folla con hit dal sapore urban, con un marcato distacco in termini di reazione del pubblico verso i brani italiani, rispetto a quelli internazionali.

Tutti col fiato sospeso per questa prima data dell’Ouvertour (che ha registrato il sold-out delle prevendite per tutte le date) del rapper milanese, reduce da una serie di successi da record. Secondo classificato a Sanremo con Cenere, Lazza festeggia un anno dall’uscita del suo terzo album Sirio, rimasto per 365 giorni nella top ten, di cui 20 settimane in prima posizione, battendo ogni record e ottenendo qualcosa come 43 dischi di platino e oltre 800 milioni di stream.

Lo show si apre pacatamente con Ouv3rture, con i musicisti schierati sull’ampio palco, e la voce di Lazza che entra da dietro le quinte. Appena arriva in scena inizia un rollercoaster di emozioni per tutti i fan di nuova e vecchia data. L’artista esegue con maestria e contagiosa energia la quasi integralità dei brani di Sirio, di cui una manciata in versione Concertos, circa metà dei brani di Re Mida, oltre a tutte le hit a cui ha partecipato in feat e un paio di accenni ai suoi esordi, per un totale di 30 brani in oltre due ore di concerto, in cui l’adrenalina non ha mai accennato a calare.

La voce a volte spezzata dall’emozione ma sempre potente e precisa, si fa via via più chiara e graffiata mentre cammina e salta sull’enorme palco (forse un po’ troppo grande e dispersivo, ma mi ricrederò a breve), affiancato da un’ottima band formata da Giovanni Cilio alla batteria, Claudio Guarcello alle tastiere, Luca Marchi al basso, Eugenio Cattini alla chitarra (tutti presentati da Lazza come “fratelli”). Completano lo show le incredibili decorazioni di luci e proiezioni che riempiono lo spazio di forme e colori, in uno spettacolo sempre vario e sorprendente in cui l’immagine del cantante si moltiplica e si mescola alla scenografia. E in effetti l’unica spiegazione possibile a tutta l’energia, l’entusiasmo e l’inarrestabile forza che sprigiona questo ragazzo di 29 anni, è che non sia uno solo sul palco, ma che ci sia un Lazza per ogni variazione melodica, per ogni stile, per ogni mood che porta su questo set che esplode di fuochi e colori.

Perfettamente a suo agio sul palco e parlando al pubblico con una semplicità e sincerità disarmanti, tanto più toccanti quando si parla dell’artista con i migliori risultati di vendite attualmente in Italia, Lazza riesce a rendere intimo uno show costruito per grandi arene e palazzetti, divertendosi e facendo divertire i fan (tante le mani alzate dai seguaci della prima ora, quando chiede chi lo segue dai tempi di Zzala), dimostrando contemporaneamente modestia e una professionalità senza paragoni. Lazza scherza, offre le sue bottiglie d’acqua ai ragazzi ammassati nel pit, ferma due brani durante l’esecuzione (il primo per un piccolo malore nel pubblico, il secondo per un problema con l’in-ear) per poi ripetere entrambi, coinvolge tutta la platea che intona con lui i più grandi successi, viene goliardicamente fischiato in massa quando nota una maglietta del Milan, indossata da un fan sottopalco e riesce a dimostrare una grande dimensione umana oltre all’innegabile talento che lo contraddistingue.

La scaletta di questa sera lasciava presagire qualche ospite, invece Lazza esegue da solo anche i brani come S!r! di Thasup, Chiagne di Geolier, un’irriverente e trascinante Ho paura di uscire 2, del collettivo Machete, in cui canta sdraiato a terra, e la finalissima Ferrari di James Hype e Miggy Dela Rosa. Così come canta da solo Gigolo, da Re Mida versione Aurum, spegnendo le fanatsie dei fan che speravano di vedere anche Sfera Ebbasta sul palco romano.

Se la vocalità e la grinta di Lazza la fanno da padroni su quel palco, la band arricchisce il sound colorandolo di una ritmica sostenuta e di pennellate di chitarra elettrizzanti come in Gucci Ski Mask che ne esce come uno dei brani più potenti della serata, insieme a Zonda, freschissima d’uscita e ipnotizzante. I grandi successi più pop come Porto Cervo, Panico e Uscito di Galera infiammano le anime dei presenti ancora più degli effetti pirotecnici che accendono i momenti salienti dello show, ma è proprio nei brani più intimisti come Alibi, Sogni d’oro, Nessuno o Topboy e in quelli più ruvidi come Jefe, J, Puto, che Lazza ti buca il petto come una pallottola e resta piantato lì, facendoti sperare che il concerto duri almeno altre due ore.

Unica pausa durante lo show alla fine di Sogni d’oro, pochi minuti per un cambio abito e tornare in scena in bermuda più carico che mai per una pompatissima e infiammata J (titletrack dell’omonimo mixtape) che lo lascia quasi senza fiato. Ma il nostro non demorde e basta un sorso d’acqua a rimetterlo in sesto per un’altra slot di brani efficaci, tra cui Lario, unico brano del primo album, e 24h da Re Mida, in cui ancora una volta la scenografia serve da perfetto elemento del brano.

Si passa quindi alla fase Concertos, con un quartetto d’archi e l’ottimo pianista Emiliano Bilangero “pescato dalla mia ragazza su TikTok”, con Senza rumore , che ne esce come uno dei momenti più belli dell’intero spettacolo, seguito da Catrame, Nulla di e Morto Mai.

Torna sul palco la band e si aprono gli ombrelli in platea per Piove, e,  e se ingenuamente pensavamo di aver ormai visto tutto, le luci formano un cerchio di sbarre attorno all’artista che esegue magistralmente Uscito di galera, lasciando il microfono a terra per farsi accompagnare dal pubblico ormai in delirio. E’ solo a questo punto che arrivano le prime note di Cenere, in cui Lazza da tutto sé stesso, senza una minima esitazione vocale nonostante le ormai oltre due ore di esibizione in cui ha spinto oltre l’immaginabile. Il pubblico si alza in piedi e canta con lui, pronto a malincuore alla conclusione di un concerto che va oltre le aspettative ed è destinato a lasciare un ricordo indelebile a chi ha avuto la chance di assistervi. Ma non è finita qui, parte la base di Ferrari, tornano le fiamme, i saluti e i ringraziamenti di Lazza (“raga spero che siate soddisfatti dei soldi che avete speso”) e un selfie con tutto il pubblico alle spalle. Un artista completo e versatile, che spazia dal rap, alla trap, con venature classiche (qualche accenno al pianoforte anche questa sera), che non ha paura di mostrare il suo lato più oscuro e fragile e che deve il suo meritatissimo successo, oltre all’indiscutibile talento, alla tenacia, alla sensibilità e al carisma che questa sera ha ampiamente dimostrato. Un’apertura davvero notevole per questo tour, che prosegue con altre sette date incendiarie. “Però tu non sai che quando spengono il set rimane solo il fumo. E ho paura del buio” canta in Nessuno, ma può stare sereno che dopo questa esibizione la sua luce continuerà a brillare sempre più forte e sempre più lontana. 

Grazie Lazza, ci vediamo quest’estate.

La Scaletta del Concerto al PalaEur di Roma

  • Ouv3rture 
  • Molotov
  • Bugia Feat
  • Gigolò Feat
  • Netflix 
  • Re Mida 
  • S!R! 
  • Jefe 
  • Porto Cervo 
  • Chiagne Feat 
  • Zonda
  • Topboy
  • Gucci Ski Mask 
  • Panico 
  • Sogni D’oro 
  • Pausa
  • Alibi 
  • Puto 
  • Nessuno 
  • Lario 
  • 24h 
  • Senza Rumore 
  • Catrame 
  • Nulla Dì 
  • Morto Mai 
  • Piove 
  • Ho Paura Di Uscire 
  • Uscita Di Galera 
  • Cenere 
  • Ferrari 
1 43 44 45 46 47 113
Domenico Cippitelli
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