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CRONACA - page 26

Fatti di cronaca italiani di carattere nazionale e locale

Agcom: intolleranza e cyberviolenza nascono da contagio emotivo inconsapevole

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“Internet costituisce una grande opportunità di sviluppo e apprendimento con cui informarsi, comunicare, creare reti contatti con amici, ma proprio tenuto conto di questo ruolo occorre sviluppare un maggior senso critico e arginare i possibili pericoli”. È quanto ha affermato il Commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Antonio Martusciello, durante la conferenza stampa promossa dal Corecom Abruzzo per la presentazione della favola donata dalla scrittrice abruzzese Donatella Di Pietrantonio e distribuita, a partire da settembre, ai bambini delle scuole primarie della regione.

In rete, i dati scientifici mostrano una preoccupante crescita dei fenomeni di intolleranza e cyberviolenza, fenomeno che, per il Commissario Agcom, è dovuta a una sorta di contagio emotivo inconsapevole. “Una situazione di cui, in modo quasi paradossale, possono essere vittime addirittura le macchine”, ha rilevato Martusciello, ricordando l’esperimento di Microsoft, lanciato qualche anno fa su Twitter: “Chatboy Tay, programmato per imparare e rispondere con le sue frasi, durò solo 24 ore poiché, inondato di insulti e commenti razzisti, cominciò a esprimersi negli stessi termini”.

“Se quindi la rete si era approfittata delle sue modalità di apprendimento, insegnandogli messaggi fanatici, è facile comprendere come il problema principale sia l’effetto emulazione”, ha sottolineato. Per combattere questi insidiosi fenomeni l’intervento delle istituzioni deve essere dunque sinergico ed efficace. “Le iniziative promosse dai Comitati regionali, volte a diffondere la conoscenza sui potenziali rischi e benefici di un utilizzo virtuoso del web, rappresentano un completamento del sistema di garanzie a sostegno delle nuove generazioni e integrano le competenze delegate dall’Autorità”.

Bari, il sindacato Co.s.p. Sostiene i lavoratori trasferiti a Modugno

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Non c’è pace per i lavoratori del tribunale di Bari, evacuati per il pericolo di crollo, passati per le tende della protezione civile, uno scandalo assunto alle cronache nazionali, ora finalmente il ricollocamento delle attività in due sedi provvisorie ma i sindacati denunciano alcune forzare che si sarebbero potute evitare.

Alcune decisioni che coinvolgono il personale del Palagiustizia di via Nazariantz in riferimento alle attività di trasferimento in atto nelle due nuove sedi potrebbero penalizzare i diritti dei lavoratori in relazione alle modalità e ai criteri di mobilità esterna del personale impiegato nelle cancellerie e nelle sezioni dibattimentali.

Questo trasferimento degli uffici giudiziari di Bari nella ex sede di Modugno sono al centro di un serrato confronto delle organizzazioni sindacali, che saranno riconvocate il 5 settembre prossimo perché L’amministrazione non prevede alcun riconoscimento di compenso accessorio o indennità di missione per il disagio che molti dipendenti che saranno costretti ad affrontare con il trasferimento degli uffici in altro sito con un aggravio sulla mobilità quotidiana.

E’ il sindacato Co.s.p., al quale fanno riferimento anche i lavoratori del comparto ministeriale della Giustizia, il più attivo in questa fase e contesta le modalità attraverso cui la presidenza del Tribunale in un interpello abbia invitato il personale a dichiarare obbligatoriamente la propria eventuale indisponibilità al trasferimento di sede.

“In ragione di quanto accaduto –  spiega il segretario nazionale Domenico Mastrulli – riteniamo che sia una forzatura quella di obbligare i dipendenti a dichiarare la propria indisponibilità al trasferimento, sarebbe normale il contrario, ovvero ricevere le adesioni di chi è interessato a cambiare sede”. “Nel contempo – aggiunge Mastrulli – l’amministrazione dovrebbe garantire per tutti i dipendenti incentivi economici considerando i disagi che molti dovranno affrontare nei prossimi mesi”.

Incendi in Sicilia, interviene l’aviazione dell’Esercito

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Un elicottero HH 412A del 2° reggimento Aviazione dell’Esercito è decollato da Sigonella alle 15 di oggi su richiesta della Sala Operativa Unificata della Regione Siciliana per un incendio che è divampato nel comune di Piazza Armerina, provincia di Enna. L’intervento è durato un’ora e quaranta e sono stati riversati 8 mila litri di acqua.

Ancora in corso invece l’intervento di un elicottero HH-139 dell’82° Centro C.S.A.R. (Combat Search and Rescue) di Trapani Birgi, impegnato da questa mattina nelle operazioni di spegnimento di un vasto incendio che si è sviluppato nella zona di Catena-Sabuca di Sicilia, in provincia di Agrigento. Qui sono stati già effettuati più di 40 sganci, per oltre 30 mila litri di acqua riversati sulle aree colpite dai roghi attraverso la speciale benna di cui è dotato l’elicottero. Dopo il cambio di equipaggio, è da poco partita la quarta missione sul posto.

Con gli interventi odierni salgono ad oltre 100 le ore di volo complessive già effettuate dagli elicotteri della Difesa in Sicilia per la lotta agli incendi boschivi.

Un contributo che si inquadra nell’ambito dell’accordo siglato lo scorso giugno tra il Ministero della Difesa, la Regione e la Protezione Civile Nazionale, grazie al quale sono stati messi a disposizione – in diverse zone dell’isola – personale ed assetti delle Forze Armate. L’antincendio è una delle capacità duali che la Difesa mette a disposizione della collettività nei casi di pubblica utilità o in occasioni di calamità, operando in questo caso in stretto contatto e a supporto delle diverse agenzie e corpi dello Stato impegnati nei soccorsi a terra e in volo.

Roma, parco di Villa massimo, ancora un area verde abbandonata

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”Villa Massimo, una delle ville suburbane più importanti della città collocata in zona di Piazza Bologna, oggi purtroppo in gran parte scomparsa a causa dell’urbanizzazione selvaggia avvenuta nella prima metà del Novecento, si manifesta oramai soltanto con tre aree che sono rimaste a testimoniare il suo aspetto originario, vedi il Parco dell’Accademia di Germania, il Casino e la Pineta pubblica di Villa Massimo. Proprio della Pineta, di proprietà comunale, ci stiamo interessando su sollecitazioni di centinaia di residenti e cittadini, stanchi dello stato di abbandono in cui versa oramai da troppo tempo, visto che è chiusa da oltre quattro anni”. Lo dichiarano in una nota congiunta il consigliere capitolino Francesco Figliomeni e il Presidente del Club delle Libertà per le Politiche Sociali e Sicurezza, Marco Rollero di Forza Italia. “Abbiamo a tale riguardo presentato diverse interrogazioni e un accesso agli atti – aggiungono – per cercare di far luce sulle motivazioni che hanno causato lo stato di degrado sempre più crescente, dove ad oggi ancora non ci sono state delle risposte efficaci che possano porre la risoluzione a tale degrado. Vista la sua bellezza naturale non comune, questa area a causa di una convenzione stipulata nel 2001 tra l’amministrazione capitolina e due concessionari successivamente diventato uno, per la realizzazione di un punto verde per l’infanzia, ha visto iniziare tutte le sue problematiche a causa di vincoli non rispettati e controlli non fatti, che hanno evidenziato numerose anomalie che hanno portato a procedimenti annuali e ricorsi di diversa natura”. “Ciò che chiediamo a gran voce – concludono Figliomeni e Rollero – è che, nel rispetto delle regole, si proceda quanto prima alla riapertura alla cittadinanza dell’intera area o almeno in gran parte di essa con conseguente pulizia e manutenzione della Pineta, e che paghi chi ha sbagliato in questa vicenda dato che per molto tempo ha privato i cittadini, specie i bambini, di poter fruire dell’area verde”.

Cosa succede nelle carceri italiane, non è dato sapere

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Sono ormai molti mesi che monitoriamo cosa succede nel sistema penitenziario italiano raccogliendo le testimonianze e le notizie dei gravi fatti di violenza su operatori di polizia penitenziaria, sui turni massacranti, sulle tentate evasioni che troppo spesso salgono all’onore della cronaca. Lo scenario che si prospetta agli occhi dell’opinione pubblica è quello di un sistema che necessità di maggiori risorse, un riordino dell’organizzazione generale e più in generale una maggiore ottimizzazione del sistema e non in termini di tagli ma di riorganizzazione.

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Errori sanitari: in Italia non esistono dati o stime credibili

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Pubblicato il nuovo report sulla sanità dello studio Chirini.  La colpa è quasi sempre di problemi organizzativi e raramente può essere solo del singolo medico. In Italia non esistono dati aggiornati e credibili sugli errori sanitari, nemmeno stime attendibili. I dati che riportano una diminuzione delle domande di risarcimento, diffusi dalle statistiche, non tengono conto della prassi sempre più diffusa dell’“autoritenzione del rischio sanitario”, ossia il fondo destinato a risarcire i pazienti, che le strutture accantonano per non dover ricorrere alle compagnie assicurative.

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Maltempo, Figliomeni -Rollero “ Amministrazione Raggi lascia i romani in agonia”

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“Leggere i quotidiani da quando c’è la sindaca Raggi significa confrontarsi col bollettino medico di una Roma in agonia: manto stradale dissestato, sottopassi allagati, stazioni metro che ancora fanno i conti con la pioggia caduta stamane su Roma; il tutto in seguito ad un temporale estivo affrontato in maniera dilettantesca dall’amministrazione. Per non parlare dei rischi soprattutto per i centauri in seguito ai ‘crateri’ che si continuano ad aprire in diversi parti della Capitale; appare chiaro che i disagi del passato non hanno insegnato nulla a questa amministrazione che si trova sempre impreparata soprattutto sul fronte della prevenzione. Non capiamo infatti come sia possibile che dopo tanti rischi per gli utenti si ripetano continuamente episodi potenzialmente pericolosi per l’incolumità dei cittadini praticamente in tutta la città. Soprattutto il monitoraggio dello stato di salute delle alberature e gli interventi per la messa in sicurezza alla luce anche degli episodi odierni di rami caduti e strade allagate, sono assolutamente insufficienti. Tutto questo dopo soli due anni di amministrazione Raggi, verso cui rivolgiamo una diffida rispetto ai provvedimenti adottati, non escludendo di poter ipotizzare una fattispecie di reato come responsabilità oggettiva per la mancata garanzia di sicurezza ai romani sul territorio”. Lo dichiarano in una nota congiunta il consigliere dell’Assemblea Capitolina Francesco Figliomeni esponente del gruppo Misto e il Presidente del Club delle Libertà per le Politiche Sociali e Sicurezza, Marco Rollero di Forza Italia.

Alessandro Conte
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