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Roberto Bettacchi - page 5

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‘Un’ora per raccontarmi’ al Teatro Altrove, regia di Giorgio Gori

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Sabato 4 novembre, al Teatro Altrove di Roma, è andato in scena “Un’ora per raccontarmi”, di Priscilla Rucco, per la regia di Giorgio Gori con Giorgio Gori, Angelica Pula e Fabiola Zossolo.

La storia (da un’idea di Priscilla Rucco)
Uno studio televisivo. Una donna e la sua storia. Trasmissione “Un’ora per raccontarmi”. Paola, apparentemente sorridente ed emozionata, ha un passato da raccontare; vicende di violenze subite. Al suo fianco c’è un giornalista che ha, come unico obiettivo, quello di perseguire gli indici di ascolto del programma. Un uomo senza pudore, pronto a tutto pur di incrementare il numero di spettatori. Una truccatrice, che si unisce tra loro, come filo conduttore. La storia di Paola terrà gli altri personaggi sospesi, ma uniti. Un continuo climax di emozioni, paure, sofferenze fino ad esplodere.

Un’ora per raccontarmi‘ è un pretesto per narrare qualcosa più grande di noi. Paola è una donna come tante altre, creata da un’idea di Priscilla Rucco. Giorgio Gori cura la regia e la messa in scena, in un contesto di metateatro. Dirige Angelica Pula. Le coreografie, sono affidate a Fabiola Zossolo, che rappresenta la consapevolezza di Paola e la coscienza di molte donne.

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Ilaria Argiolas a ‘L’asino che vola’

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Nello storico live club della capitale ‘L’asino che vola‘, che via via nel tempo è stato culla di molti cantautori, Ilaria Argiolas  si è esibita ieri sera, presentando le canzoni del suo primo album dal titolo ‘M’hanno chiamato Ilaria’, pubblicato qualche settimana fa.

La cantautrice romana di origine sarda è certamente artista stravagante ed esplosiva, che propone un rock incisivo e graffiante arricchito da un tocco di romanità a tradire le sue origini.

In questo album, composto da 12 brani, Ilaria racconta di storie di vita vissuta, di verità, di vita reale, con la mescolanza di bello e di brutto, senza mancare di ironia e a volte di provocazione.
Sinteticamente il messaggio che ci fornisce la cantante è che nonostante tutto ‘la natura umana incassa la vita e va avanti’.

Ospiti della serata, tra gli altri, Grazia Di Michele, cantautrice italiana più volte partecipante al Festival Di Sanremo, e Phil Palmer, chitarrista britannico di fama internazionale.

La scaletta del live

La mia borgata – ballad
Via vai
Aiha Aiha
Orietta
Lettura testi di Rocket (ospite)
Pe’ fa la vita meno amara
Odio Amore
Le cose più belle
Ospite Grazia Di Michele
Nuda come gli angeli
Io er core ce l’ho a destra
Mix Rino Gaetano/Zucchero/Battisti/Blues
I prosperi de Roma
Famo l’amore – insieme a Numa (ospite)
Vorrei guaritte io
La mia borgata

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Fiorella Mannoia e Danilo Rea “illuminano” l’Auditorium

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Fiorella Mannoia e Danilo Rea si sono esibiti ieri sul palco dell’Auditorium Parco della Musica di Roma nell’ambito del loro tour, dal titolo “Luce”, che sta toccando le location più suggestive di tutta Italia.

Una occasione per ammirare il talento di questi due musicisti in un’atmosfera intima e suggestiva, con solo la voce di Fiorella Mannoia, una delle più grandi interpreti della canzone italiana, e il pianoforte di Danilo Rea, uno dei musicisti jazz italiani più apprezzati, che fondendosi regalano un’alchimia sonora unica.

A rafforzare oltremodo l’atmosfera potente e profonda sul palco anche la luce creata da udecine di candele a cingere i due artisti, da qui il nome del tour.

Ma la luce è anche quella che emana dalle esecuzioni della coppia artistica e che “illumina” la Sala Santa Cecilia stracolma per l’occasione.

Rea ha aperto il concerto con un medley di fantastici pezzi, tra i quali  , ‘Here Comes the Sun‘ ed ‘Hey Jude‘ dei Beatles, e alcuni brani di Fabrizio De André, come ‘Il pescatore’, ‘La canzone di Marinella’, ‘La canzone dell’amore perduto’ e ‘Bocca di Rosa‘.

Mannoia ha eseguito pezzi unici del suo repertorio quali tra gli altri ‘Oh che sarà’, ‘Come si cambia’, ‘Quello che le donne non dicono’ e ‘Che sia benedetta’ e splendidi brani dei nostri più illustri cantautori tra i quali  ‘Felicità’ e ‘Margherita’.

La scaletta del concerto

  1. Oh che sarà
  2. Come si cambia
  3. C’è tempo
  4. La donna cannone
  5. La cura
  6. I muscoli del capitano
  7. Besame mucho
  8. Quizas quizas
  9. Messico e nuvole
  10. Felicità
  11. Io vivrò senza te
  12. Insieme
  13. Sally
  14. Via con me
  15. Margherita
  16. E lucevan le stelle
  17. Che sia benedetta
  18. Quello che le donne non dicono

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Gli Algiers al Monk

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La band statunitense degli Algiers, formata da Franklin James Fisher, Ryan Mahan, Lee Tesche e Matt Tong, connubio tra passioni politiche e generi musicali, è di nuovo in Italia.

Nell’occasione la band di Atalanta, sul palco del Monk di Roma, ha presentato l’ultimo e quarto album pubblicato a febbraio di quest’anno, dal titolo “Shook”.

Il lavoro composto da 17 brani segna un ritorno a casa, ad Atlanta appunto, da un punto di vista geografico ma anche spirituale.

Tra ritmi gospel, funky e jazz vengono trattati argomenti tremendamente attuali quali oppressione, brutalità della polizia, egemonia dei poteri, previsione di scenari futuri politico-sociali fortemente negativi.

Tutti i brani fanno trapelare l’anima politica della band, che rappresenta probabilmente uno degli ultimi gruppi rock americani più “impegnati” e che tratta temi politici in modo esplicito e concreto.

La scaletta

  1. Irreversible damage
  2. Cry of the martyrs
  3. Walk like a panther
  4. 73%
  5. There is no year
  6. Blood
  7. Utility. Pretext.
  8. A good man
  9. I can’t stand it!
  10. Black eunuch
  11. Cold world
  12. The underside of power
  13. Bite back
  14. Death march

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‘La Notte’ romana di Ariete

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Per la terza tappa del suo tour 2023, Ariete si è esibita ieri sera al Palasport di Roma, sold-out per l’occasione.

La giovanissima artista romana, divenuta in poco tempo la voce della cosiddetta Generazione Z, ha presentato live i suoi brani più famosi, inclusi quelli del suo secondo e ultimo album pubblicato un mese fa, dal titolo “La notte”.

Tra i brani “L’Ultima Notte”, “Pillole”, “18 anni” e “Mare di guai”, quest’ultimo classificatosi al quattordicesimo posto nell’ultima edizione del Festival di Sanremo.

La scaletta del concerto

  1. “Intro”
  2. “Cose in Comune”
  3. “Mille Guerre”
  4. “Un’altra Ora”
  5. “L”
  6. “Dormiveglia”
  7. “Caramelle”
  8. “Nostalgia”
  9. “Sole Te”
  10. “Le Cose che Ho Fatto Per Piacerti”
  11. “Amianto”
  12. “Spifferi”
  13. “4 Inverni”
  14. “Tatuaggi”
  15. “Avviso”
  16. “Pillole”
  17. “Nulla”
  18. “Castelli Di Lenzuola”
  19. “Quel Bar”
  20. “Rumore”
  21. “Cicatrici”
  22. “La Notte”
  23. “Mare di Guai”
  24. “L’Ultima Notte”
  25. “18 Anni”

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Le “Dieci piccole ragioni” di Roberto Casalino

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A distanza di 4 anni Roberto Casalino è tornato ad esibirsi a Roma.

Lo ha fatto sul palco della sala concerti di Largo Venue presentando il suo ultimo album di inediti dal titolo “Dieci piccole ragioni” pubblicato proprio qualche settimana fa.

Roberto Casalino è uno degli autori e compositori pop più importanti di questi ultimi anni, che ha prodotto  e firmato grandi successi della musica italiana interpretati da altrettanto grandi artisti quali Marco Mengoni, Tiziano Ferro, Elisa, Emma, Giusy Ferreri, Francesca Michielin, Fedez e altri.

Un live dove Roberto Casalino ha trascinato emotivamente gli spettatori presentando i dieci inediti mescolati agli altri brani già famosi. In sintesi ci sono senz’altro molte più di dieci ragioni per ascoltarlo.

Ricordiamo che il cantautore sarà a Milano al Circolo Arci Bellezza il prossimo 26 ottobre.

La scaletta della serata

  1. L’ultima
  2. Al cielo non importa
  3. Anche io te ne voglio
  4. Non posso innamorarmi di te
  5. Un giorno tre autunni
  6. Le mie giornate
  7. Medley 1
  8. Il nostro coprifuoco
  9. Ne vale davvero la pena
  10. La libertà di scegliersi
  11. Errori di felicità
  12. Il mio manifesto
  13. Volere te
  14. Medley 2
  15. Sei migliore o no
  16. Prato di orchidee
  17. L’idea
  18. Altrettanto
  19. Giorni bui
  20. L’essenziale
  21. Popcorn

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Flautissimo 2023

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/INIZIATIVE ED EVENTI/MUSICA/TEATRO by

Roma. Dal 29 ottobre al 16 dicembre 2023
TEATRO PALLADIUM / TEATRO INDIA / TEATRO DEL LIDO
FLAUTISSIMO 2023 – 25a edizione
SOGNO A OCCHI APERTI

Il festival diretto da Stefano Cioffi
festeggia 25 anni in parole, teatro e musica

 

Il 29 ottobre 2023, tornano a Roma gli appuntamenti di teatro e musica di Flautissimo, il festival diffuso, tra Teatro Palladium, Teatro India e Teatro del Lido, che quest’anno festeggia i 25 anni.

Diretto da Stefano Cioffi, Flautissimo è una manifestazione che affonda le sue radici nella musica classica e che negli anni ha vissuto tante stagioni di aperture ai nuovi linguaggi dello spettacolo contemporaneo. E così oggi Flautissimo è anche teatro, altre musiche, performance cross-disciplinari.

Dopo il grande successo della scorsa edizione, anche quest’anno l’apertura è affidata alla straordinaria Maria Paiato che il 29 ottobre al Palladium inaugura la sezione “Parole, Teatro & Musica” portando in scena per la prima volta a Roma, Gentiluomo in mare di Herbert Clyde Lewis. Il 10 novembre il festival si sposta al Teatro del Lido con Canaglie, lo spettacolo di Giulia Bartolini, promettente talento della scena contemporanea, Vincitore Premio della Critica al Premio Giovani realtà del Teatro. Il 12 novembre si torna al Palladium con Dario Vergassola e la sua prima a Roma di Storie Sconcertanti. Il festival prosegue il 18 novembre al Teatro India con Iaia Forte e Diana Tejera in Vita Meravigliosa, omaggio a Patrizia Cavalli e il 26 novembre al Palladium con i Radiodervish con il concerto in prima assoluta “Cuore Meridiano”. Sullo stesso palcoscenico il 1° dicembre ritroveremo Fabrizio Bentivoglio che, accompagnato dal contrabbasso di Ferruccio Spinetti, dopo il grande successo dello scorso anno torna a Flautissimo con Lettura clandestina. La solitudine del satiro di Ennio Flaiano.

E sempre al Palladium, il 9 e 10 dicembre tornano le due intense giornate, che ogni anno accolgono centinaia di fedelissimi spettatori provenienti da tutto il mondo, dedicate interamente alla Musica da camera” con le masterclass e i concerti di alcuni dei migliori flautisti al mondo come Julien Beaudiment, Emily Beynon, Gareth McLearnon, Silvia Careddu, Mario Caroli, Riccardo Ghiani, Juliette Hurel, Sebastian Jacot, Bianca Fiorito, Andrea Oliva, Adriana Ferreira, Andrea Manco, Matvey Demin, accompagnati al pianoforte da Francesca Carta, Helène Couvert, Andrew West, Marco Grisanti e Sara Matteo,

La venticinquesima stagione di Flautissimo si concluderà al Teatro India con un’altra prima assoluta, Il giorno in cui mio padre mi ha insegnato ad andare in bicicletta con Valerio Aprea, in scena il 15 e 16 dicembre.

“SOGNO A OCCHI APERTI”. Siamo ancora capaci di sognare? Siamo ancora capaci di far decollare la nostra fantasia? Guerra, pandemia, recessione. Ci manca altro? Sono anni difficili, tinti di nero. Come si può volare col pensiero quando i nostri giorni sono ritmati da cronaca e lutti?

Da 25 edizioni Flautissimo guarda in basso, a terra, fra le pieghe delle nostre città, ha scavato nel torbido e ci ha raccontato storie di straordinaria quotidianità, con tutte le contraddizioni dei nostri giorni. È arrivato il momento di cambiare, quest’anno giriamo la testa! Sguardo in alto, occhi al cielo!
Si volaaaaaaa… si sogna a occhi aperti.

Sì, si sogna, di nuovo, anche di giorno, per immaginare un futuro diverso fatto di poesia e accoglienza, di condivisione e tolleranza, e ancora di pace e sostenibile. Per festeggiare 25 anni di spettacolo Flautissimo presenta un cartellone che guarda alle emozioni per riappropriarsi di tanti sentimenti sconvolti e snaturati dagli avvenimenti degli ultimi anni. In un turbinio di stupendi spettacoli e incontri partecipati della città, Flautissimo guarda all’amore, alla gioia, alla felicità e la distilla in Arte, accompagnando gli spettatori in una dimensione onirica, nuova e appassionante. Stefano Cioffi

“Flautissimo #25. Sogno a occhi aperti” è una produzione Accademia Italiana del Flauto sostenuta dalla Regione Lazio, realizzata in collaborazione con Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, Teatro di Roma, Teatro del Lido.

INFO & SEGRETERIA FLAUTISSIMO 2023:
ACCADEMIA ITALIANA DEL FLAUTO | Tel +39 06 44703290 – produzione@accademiaitalianadelflauto.it
Ufficio stampa FLAUTISSIMO: Fabiana Manuelli –  stampa@fabianamanuelli.it

I LUOGHI DEL FESTIVAL:

TEATRO PALLADIUM: Piazza Bartolomeo Romano, 8, 00154 Roma
TEATRO INDIA: Lungotevere Vittorio Gassman, 1, 00146 Roma
TEATRO DEL LIDO: Via delle Sirene, 22, 00121 Lido di Ostia, RM

BIGLIETTI

TEATRO PALLADIUM
Intero € 20,00
Ridotto € 15,00

TEATRO INDIA
Intero € 18,00
Ridotto € 15,00

TEATRO DEL LIDO DI OSTIA
Intero € 10,00
Ridotto € 8,00

IL FESTIVAL. Il festival diretto da Stefano Cioffi è una manifestazione che affonda le sue radici nella musica classica e che negli anni ha vissuto tante stagioni di aperture ai nuovi linguaggi dello spettacolo contemporaneo. E così oggi Flautissimo è anche teatro, altre musiche, performance cross-disciplinari. Tra i tanti grandi nomi ospitati ricordiamo Emma Dante, Massimo Popolizio, Ennio Fantastichini, Peppe Servillo, Galatea Ranzi, Elena Radonicich, Roberto Herlitzka, Massimo Wertmuller, Manuela Mandracchia, Francesco Piccolo, Giancarlo De Cataldo, Francesca Reggiani, Moni Ovadia, Fabrizio Bosso, Rita Marcotulli, Javier Girotto, Gabriele Coen, Emmanuel Pahud, Silvia Careddu, Avion Travel, Banda Ikona, Klezroym, Giorgio Tirabassi.

 

 

CALENDARIO FLAUTISSIMO TEATRO & MUSICA

Maria Paiato / Giulia Bartolini / Dario Vergassola / Iaia Forte & Diana Tejera /
Radiodervish / Fabrizio Bentivoglio & Ferruccio Spinetti / Valerio Aprea

 

Teatro Palladium – Domenica 29 ottobre 2023 – ore 18

Maria Paiato in Gentiluomo in mare di Herbert Clyde Lewis (Prima a Roma)

Dura un giorno l’avventura ultima di Henry Preston Standish. Dall’alba al tramonto.

Proprio come, in un parallelismo di perfetta poesia, la metafora di un’intera vita si definisce tra un’alba, la nascita, e un tramonto, la morte. Urbanità e discrezione sono stati per Standish ingredienti fondamentali, strumenti imprescindibili per garantirsi un’esistenza tranquilla, al riparo dalle fatiche e dai dolori che inevitabilmente la vita porta con sé. E questi elementi, fondanti e basilari del suo essere ed esistere, decideranno anche il suo destino.

In un continuo ribaltamento di prospettiva, la scrittura, anzi “la voce” dolce e ironica, ondeggia alternando nuclei di mondo frenetici, abitati da esseri umani inconsapevoli e il sempre più piccolo uomo, perduto nell’immensa solitudine, nell’infinito silenzio dell’oceano che sta per accoglierlo definitivamente. In quell’immersione di vita, fisica e simbolica, il gentiluomo Henry Preston Standish dovrà venire progressivamente a patti con la propria fine. Perfetto epilogo di una perfetta poesia.

Un monologo denso e intenso, come solo l’acqua dell’oceano può diventare.

 

Teatro del Lido – Venerdì 10 novembre 2023 – ore 19.00

Canaglie

Regia e drammaturgia Giulia Bartolini

con Grazia Capraro, Luca Carbone, Francesco Cotroneo, Giulia Trippetta

Voice over: Riccardo Ricobello

musiche Andrea Cotroneo

produzione CARLeALTRI in collaborazione con Accademia Italiana del Flauto

Vincitore Premio della Critica al Premio Giovani realtà del Teatro/ Nico Pepe di Udine/2018

Semi-finalista al Premio Scenario 2019 | Finalista Bando Forever Young/Corte Ospitale 2019/2020

Una famiglia italiana. Una madre, tre figli da crescere, una tavola intorno a cui riunirsi ogni sera per parlare della giornata, gli studi, il lavoro, i battibecchi, la necessità di arrivare a fine mese… e poi la vicina di casa, un parroco che sembra un prete, una lettera scarlatta che appare sulla soglia, così, dal nulla (ma poi perché?), una vecchia Fiat 500, il sospetto, il dubbio, le bugie e alla fine la rivelazione di tutti i segreti (ma proprio tutti) di una famiglia per niente normale, esperimento sociale di un mondo ribaltato. Una favola comica che parla di ciò che siamo e ciò che scegliamo di essere, in un mondo leggero come un cartone animato in bianco e nero che finisce per trasfigurarsi in una realtà piena di colore e più cruda che mai.

 

Teatro Palladium – Domenica 12 novembre 2023 – ore 18.00

Storie Sconcertanti di e con Dario Vergassola (Prima a Roma)

Dopo anni di bizzarre interviste a personaggi televisivi e del mondo dello spettacolo, Dario Vergassola ha iniziato a intervistare anche altri esseri viventi trovando nella natura esempi di grande virtù su cui possiamo comunque ridere ma anche porci domande sulla crisi climatica e su come salvaguardare il nostro pianeta.

Lo spettacolo nasce dal libro scritto dallo stesso Vergassola “Storie inventate di un mondo immaginario”, dove l’autore dà la voce a animali acquatici, veri o immaginari, che mettono qui in scena le loro storie d’amore impossibili, le loro tirate ecologiste, la malinconia di essere esclusi, il desiderio di scoprire il mondo lanciandosi in mille spericolate avventure. Il risultato è uno spettacolo dal ritmo irresistibile, che non mancherà di scalfire le nostre convinzioni, farci riflettere sul presente, e dare un’iniezione di vita alla nostra autoironia.

Tutto l’infinito repertorio di domande/battute (e relative risposte) viene riproposto in uno spettacolo dal ritmo così serrato ed incalzante che si rischia di perdersi in un esilarante sconcerto.

 

Teatro India – Sabato 18 novembre 2023 – ore 21

Vita Meravigliosa di Patrizia Cavalli (Prima a Roma)

con Iaia Forte; voce e musiche di Diana Tejera

Un ritratto in versi e in musica di Patrizia Cavalli, una delle poetesse contemporanee più lette e amate. L’interpretazione di Iaia Forte, con la musica e le canzoni di Diana Tejera, ci permettono di entrare nel vivo della poetica e nel cuore dell’autrice. È possibile, così, entrare quasi per la prima volta tra questi versi capricciosi e sapienti, al cui centro regna incontrastato l’amore e la sua sintomatologia. Lo spettacolo è senz’altro arricchito dalla conoscenza personale che le due artiste in scena hanno avuto con la Cavalli. Le loro vite si sono incrociate professionalmente e umanamente. Arte e amicizia si sono mescolate e oggi hanno dato vita a questo spettacolo esplosivo e dirompente.

 

Teatro Palladium – Domenica 26 novembre 2023 – ore 18.00

Radiodervish in CUORE MERIDIANO (Prima assoluta)

Un tributo ai venticinque anni trascorsi dalla pubblicazione del loro primo album, “Lingua contro lingua”. In questo straordinario viaggio musicale, la band celebra il proprio percorso artistico eseguendo i brani più rappresentativi di questa lunga e significativa carriera. “Cuore Meridiano” è un’immersione profonda nei labirinti della memoria personale e collettiva, un tentativo di catturare il contrappunto musicale dei grandi cantautori mediterranei che hanno ispirato il loro stile musicale: Georges Moustaki, Fabrizio De André, Idir, Domenico Modugno, Mikis Theodorakis, Fairuz, Marcel Khalife, Franco Battiato, e molti altri.

Non solo un concerto dunque, ma un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, un’ode alla forza evocativa della musica mediterranea e un tributo ai maestri che hanno illuminato il cammino dei Radiodervish. In questo progetto, la band si unisce al passato e al presente, creando un’esperienza musicale che affonda le radici nella tradizione ma continua a evolversi e a ispirare. Un omaggio alla musica, alla cultura e all’anima del Mediterraneo.

 

Teatro Palladium – Venerdì 1° dicembre ore 21.00

Fabrizio Bentivoglio e Ferruccio Spinetti in Lettura clandestina. La solitudine del satiro

di Ennio Flaiano

Ennio Flaiano è stato protagonista assoluto della vita intellettuale italiana. I suoi motti hanno decostruito meticolosamente la società italiana dalla fine della guerra fino agli anni ’70, per raffigurarne con intento satirico i (molti) vizi e le (poche) virtù.

Lettura clandestina restituisce alcuni tra gli innumerevoli articoli che Flaiano scrisse per giornali e riviste, letti da Fabrizio Bentivoglio e accompagnati del contrabbasso di Ferruccio Spinetti per raccontare la figura di un uomo che come pochi altri ha saputo raccontare l’Italia.

 

Teatro India – Venerdì 15 Dicembre ore 21.00 | Sabato 16 Dicembre ore 19.00

Valerio Aprea in Il giorno in cui mio padre mi ha insegnato ad andare in bicicletta (Prima assoluta)

di Sandro Bonvissuto

Il primo racconto scritto da Sandro Bonvissuto diventa un monologo teatrale, magistralmente interpretato da Valerio Aprea. Nel pomeriggio di un giorno d’estate un padre insegna al figlio ad andare in bicicletta; le cose da bambini, dalle quali ci si congeda con lentezza, si infrangono su quell’istante in cui la vita chiede di diventare grandi in un solo momento. La voce narrante della vita interiore ci accompagnerà lungo il percorso che porta l’individuo nel punto in cui si comincia ad abbandonare la casa della propria infanzia per gettarsi nel mondo degli adulti. Il tutto avviene su di una strada che costeggia il mare, davanti allo sguardo di un padre, di pochi amici, e del sole che tramonta sull’orizzonte e su un’era della vita di ciascuno.

 

CALENDARIO FLAUTISSIMO MUSICA DA CAMERA – TEATRO PALLADIUM

Silvia Careddu / Julien Beaudiment / Bianca Fiorito / Emily Beynon / Juliette Hurel /
Riccardo Ghiani / Sebastian Jacot / Gareth McLearnon / Mario Caroli /
Andrea Manco / Andrea Oliva / Adriana Ferreira / Matvey Demin

Masterclass

Sabato 9 dicembre 2023

Ore 11,00 e ore 11,30: Silvia Careddu (docente)
Ore 12,00 e ore 12,30: Julien Beaudiment (docente)

 

Domenica 10 dicembre 2023

09,15 Gareth McLearnon (docente)
10,30 Emily Beynon (docente)
11,00 Andrea Manco (docente)
11,30 Sebastian Jacot (docente)
12,00 Mario Caroli (docente)

 

CONCERTI

Sabato 9 dicembre 2023

Ore 16,00

Bianca Fiorito, flauto
Sara Matteo, pianoforte
Felix Mendelssohn Bartholdy (1809 – 1847) Scherzo dal Sogno d’una notte di mezza estate per flauto e pianoforte
Pierre Sancan (1916-2008) Sonatine per flauto e pianoforte
Claude Debussy (1862-1918) Bilitis per flauto e pianoforte
Henri Dutilleux (1916-2013) Sonatine per flauto e pianoforte

 

Emily Beynon, flauto
Andrew West, pianoforte
Marius Flothuis (1914–2001) Sonata da camera per flauto e pianoforte (1943): Cadenza |Sonatina |Lamento |Rondo alla Francese
Leo Smit (1900–1943) Sonata per flauto e pianoforte (1939-43): Allegro |Lento |Allegro moderato
Dick Kattenburg (1919–1944) Pièce per flauto e pianoforte (1945)

 

Ore 18,00

Juliette Hurel, flauto
Helène Couvert, pianoforte
Pascal Dusapin (1955) “Io” per flauto solo
Carl Heinrich Reinecke (1824 –1910) Sonata «Undine» in mi minore op. 167 per flauto e pianoforte: Allegro – Intermezzo – Andante – Finale allegro assai

Riccardo Ghiani, flauto
Francesca Carta, pianoforte
Franz Schubert (1797-1828) Tema e variazioni dall’ Improvviso in si bemolle maggiore D 935
Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809-1847) Sonata in fa maggiore (1838) prima versione: Allegro vivace – Adagio – Assai vivace

 

Ore 21,00

Sebastian Jacot, flauto
Sophie Labandibar, pianoforte
Johann Sebastian Bach (1685-1750) Sonata in mi minore BWV 1034 per flauto e basso continuo: Adagio ma non tanto – Allegro – Andante – Allegro
Carl Philipp Emmanuel Bach (1714-1888) Sonata in la minore per flauto solo: Poco Adagio | Allegro |Allegro
Frank Martin (1890-1974) Ballade per flauto e pianoforte

Julien Beaudiment, flauto
Sophie Labandibar, pianoforte
Gabriel Fauré (1845-1924) Après un rêve per flauto e pianoforte
Jean Christophe Maltot (1978) Fantaisie su la Bohème di Puccini per flauto e pianoforte
Theobald Boehm (1794-1881) Fantaisie concertante sur des motifs écossais per flauto e pianoforte
Guillaume Connesson (1970) Le rire de saraï per flauto e pianoforte

 

Domenica 10 dicembre 2023

Ore 15,00

Adriana Ferreira, flauto
Silvia Podrecca, arpa
Claude Debussy (1862-1918) Rêverie per flauto e arpa
Camille Saint-Saëns (1835-1921) Fantasie op. 124 per flauto e arpa
Jacques Ibert (1890-1962) Entr’acte per flauto e arpa

Andrea Oliva, flauto
Marco Grisanti, pianoforte
Robert Schumann (1810-1856) Sonata n. 1 in la minore op. 105 per flauto e pianoforte
Gabriel Fauré (1845-1924) Morceau de Concours per flauto e pianoforte
Paul Taffanel (1844-1908) Fantasia sull’opera Francesca da Rimini per flauto e pianoforte

Ore 17,00

Andrea Manco, flauto
Sara Matteo, pianoforte
Paul Taffanel (1844-1908) Fantasia sull’opera Der Freischütz per flauto e pianoforte
André Jolivet (1905-1974) Chant de Linos per flauto e pianoforte

Mario Caroli, flauto
Sara Matteo, pianoforte
Joachim Andersen (19847-1909) Légende op.55 n.5; Barcarolle op.24 n.4
André Jolivet (1905-1974) da Ascèses per flauto solo; Nr.5 O femme qui ne sais que tu portais en toi le monde (Max-Pol Fouchet)
Aaron Copland (1900-1990) Duo per flauto e pianoforte: Flowing, Poetic, somewhat mournful, Lively, with bounce

Ore 19,00

Matvey Demin, flauto
Francesca Carta, pianoforte
Claude Debussy (1862-1918) Prélude à l’après-midi d’un faune per flauto e pianoforte
Charles-Marie Widor (1844-1937) Suite per flauto e pianoforte op. 34: Moderato – Scherzo – Romance – Final

Silvia Careddu, flauto
Francesca Carta, pianoforte
Sergej Prokof’ev (1891-1953) Sonata in re maggiore op.94 per flauto e pianoforte, Moderato – Scherzo: presto – Andante – Allegro con brio

Romics: la XXXI edizione

in CULTURA/INIZIATIVE ED EVENTI/PHOTOGALLERY by

Si è conclusa oggi, presso i padiglioni della Nuova Fiera di Roma, la quattro giorni del Festival Internazionale dedicato a fumetto, animazione, cinema e games.

Grande successo di pubblico, giovani e giovanissimi ma non solo, per questa edizione 2023, la n. 31 per l’esattezza, che ha visto avvicendarsi mostre, presentazioni e tanto altro, negli oltre 70.000 metri quadrati espositivi e con la presenza di oltre 350 espositori.

Come consueto il Romics in questi giorni ha rappresentato anche l’occasione per le passerelle di decine di cosplayers con i loro costumi e travestimenti da supereroi e manga.

Special guest della manifestazione l’illustratore di fumetti americani Simone Bianchi e Cristina D’Avena, celebre per le sue moltissime interpretazioni di sigle di cartoni animati.

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Il 6 ottobre ultimo appuntamento per il Festival Popolare italiano

in COMUNICATI STAMPA/CULTURA/MUSICA by

 

Museo Nazionale degli Strumenti Musicali
Roma, 6 ottobre –
FESTIVAL POPOLARE ITALIANO

ore 17
Foolk Talk a cura di Salvatore Esposito con Giovanni Chiriatti (Kurumuny)
Archivio sonoro: l’importanza della memoria storica nella musica popolare

ore 18
​REDI HASA
“My Nirvana”
Redi Hasa: violoncello
Valerio Daniele: chitarra

Venerdì 6 ottobre​ ultimo appuntamento per il Festival Popolare italiano al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali.
Alle ore 17 il Foolk Talk a cura di Salvatore Esposito con Giovanni Chiriatti (Kurumuny) Archivio sonoro: l’importanza della memoria storica nella musica popolaree a seguire, alle ore 18, il concerto di Redi Hasa “My Nirvana” accompagnato da Valerio Daniele.

A due anni di distanza da “The Stolen Cello”,​ Redi Hasa è in tour con il progetto “My Nirvana”, nel quale racconta un pezzo della propria storia: l’incontro con la musica rock e grunge negli anni ‘90 alla caduta della dittatura albanese, pochi anni prima di decidere di lasciare il Paese per giungere in Italia, in Puglia.
Redi Hasa esegue una rielaborazione dei pezzi più significativi della celebre band guidata da Kurt Cobain, “reinventando” le canzoni che hanno segnato un punto di svolta nella storia del rock mondiale e trasformandole in nuovi inni. In questa versione live, Hasa piega il violoncello a radicali distorsioni e sperimentazioni elettroniche, accompagnato da Valerio Daniele (chitarra ed elettronica), aprendosi ad emozionanti momenti di improvvisazione.

L’Amore Viscerale per i Nirvana di Redi Hasa. Erano anni difficili: nel ’97 sarebbe scoppiata la guerra civile che avrebbe portato Redi Hasa a lasciare il suo Paese. Negli anni ’90, quando anche a Tirana per la prima volta si ascoltò la musica dei Nirvana, l’Albania si trovava ad affrontare i postumi di un regime che aveva per mezzo secolo proibito la​ distribuzione di tutta la musica occidentale, dai Beatles ai Milli Vanilli. Tuttavia, nell’ombra del regime, la musica proibita continuava a circolare di nascosto tra gli appassionati e i musicisti dei Paesi del blocco orientale, grazie al fenomeno che nei Balcani prese il nome di ‘samizdat’, la diffusione clandestina delle opere.
Su questo particolare scenario storico si staglia la scoperta di un disco come “Nevermind” che nel Paese delle aquile arrivò con la forza di un potentissimo magnete a catturare l’attenzione del musicista. Di giorno Redi Hasa studiava violoncello all’Accademia di Stato a Tirana, mentre di notte sperimentava le sonorità del basso elettrico che suo fratello gli aveva spedito dall’Italia. E proprio in quelle session notturne di approfondimento e ricerca, i pezzi dei Nirvana rivelarono all’artista lo spirito di una ribellione, l’epifania di una verità da poter ancora recuperare sotto le macerie.

Organizzato da Associazione Ikona e Ikona Concerti con il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali nell’ambito di un progetto condiviso, il Festival Popolare Italiano è realizzato in collaborazione con Blogfoolk Magazine, con il sostegno di Puglia Sounds e fa parte della Rete italiana World Music.

L’ingresso al concerto è incluso nel biglietto di accesso al museo, al costo “popolare” di 5 euro

FESTIVAL POPOLARE ITALIANO IX edizione – 2023
Direzione artistica: Stefano Saletti
c/o Museo Nazionale degli Strumenti Musicali – Piazza di S. Croce in Gerusalemme, 9/a – 00185 Roma
Organizzazione generale: Associazione Ikona/Ikona Concerti con il Museo Nazionale degli Strumenti Musicali
Il Festival Popolare italiano fa parte della Rete Italiana World Music
Realizzato all’interno della “Programmazione Puglia Sounds 2023” 

INFO & PRENOTAZIONI: Tel: 067014796 – Mail: dms-rm.museostrumenti@cultura.gov.it
Ingresso: 5 euro
Ufficio stampa: Fabiana Manuelli – stampa@fabianamanuelli.it

 

Il Festival. Nato nel centro di accoglienza Baobab nel 2015, poi proseguito al Teatro Villa Pamphilj e al Teatro Verde, il festival da sempre testimonia la varietà di sonorità, di strumenti e di stili che caratterizzano la musica popolare, folk, etnica, world. È la musica dell’incontro, che fa dialogare tradizioni regionali differenti, ritmi e dialetti anche distanti, ma capaci di aprirsi al mondo e di contaminarsi creando nuovi linguaggi espressivi che arrivano a interessare e coinvolgere un pubblico variegato e di ogni fascia d’età. Un insieme di musiche e di storie che rappresentano un patrimonio da tramandare e riscoprire, per non perdere la memoria musicale – vero elemento identificativo di una comunità e di una nazione – ma pronto a reinventarsi, anche grazie alle musiche che arrivano dai tanti migranti e artisti che vivono ormai stabilmente in Italia, di dialogare con le altre sponde del Mediterraneo e oltre.
Un festival che si propone da sempre come “spazio-contenitore” e laboratorio di idee che nel nome dell’incontro e dello scambio si conferma come una vera e propria officina creativa.
Nelle scorse edizioni il festival ha ospitato alcuni dei più importanti rappresentanti della scena popolare come: Lucilla Galeazzi, Riccardo Tesi, Banda Ikona, Luigi Cinque, Têtes de Bois, Canio Loguercio & Alessandro D’Alessandro, Agricantus, Fanfara Station, Lamorivostri, Cafè Loti, Rocco De Rosa, Novalia, Orchestra Bottoni, Enrico Fink & Arlo Bigazzi, TaMa Trio di Nando Citarella, Mauro Palmas e Pietro Cernuto, i Kabìla, Lavinia Mancusi & Semilla, Giuliana De Donno e Gabriella Aiello, Unavantaluna, Raffaella Misiti e le Romane, Elva Lutza, Radicanto, Eleonora Bordonaro, Luisa Cottifogli, Giuliano Gabriele, Giovanni Seneca & Anissa Gouizi, Bottega Folk: Vanessa Cremaschi, Susanna Buffa e Giovanna Famulari, Clara Graziano & Valentina Ferraiuolo, Ziad Trabelsi, Yasemin Sannino, Davide Ambrogio, Gabriele Coen, Giovanni Palombo, Mesudì, Claudio Prima & SEME, Rachele Andrioli, Alessia Tondo, Enzo Rao e Mario Crispi, Tenore San Gavino di Oniferi.

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Roberto Bettacchi
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