Caterina Giglio

CATERINA GIGLIO INAUGURA LA SUA NUOVA MOSTRA LeGaMI PRESSO BASILE CONTEMPORARY: UNA SINFONIA DI MEMORIA E MATERIA

///

Roma, 1° luglio 2025 – Si è aperta, presso gli spazi della Basile Contemporary, la nuova mostra dell’artista Caterina Giglio, curata da Gianluca Marziani, curatore e critico d’arte di lungo corso. L’inaugurazione, che ha attirato un pubblico composito e attento, ha offerto un’immersione nel mondo stratificato di un’artista che da anni indaga la memoria, il tempo e la fragilità con un linguaggio personale e profondamente poetico.

L’arte come scrittura del tempo

Caterina Giglio non dipinge semplicemente quadri: trascrive emozioni, stratifica ricordi, sedimenta esistenze. La sua opera si colloca in un dialogo silenzioso tra materia e spirito, in un equilibrio delicato tra la tensione verso il passato e la capacità di renderlo visibile attraverso frammenti, reliquie e textures evocative. Carta cucita, garze, pigmenti naturali, vecchi libri, cuciture e stratificazioni diventano strumenti di una poetica dell’impermanenza, in cui ogni elemento sembra portare con sé un respiro antico.

Giglio, nel suo stile riconoscibile e sempre coerente, lavora sulla soglia tra pittura, collage e installazione. Le sue opere non si limitano a essere “oggetti artistici”, ma si presentano come reliquiari contemporanei, archivi visivi di un tempo fragile e vulnerabile, segnato da assenze, silenzi e cicatrici.

Un’identità artistica in costante ascolto

Nata come pittrice, Caterina Giglio ha via via spostato il proprio focus verso una pratica interdisciplinare, dove arte e artigianato, scrittura e tessitura, spiritualità e anatomia del quotidiano si intrecciano. Nei suoi lavori si avverte un richiamo alle arti femminili tradizionali, come il ricamo o la rilegatura, ma completamente rilette in chiave concettuale. L’estetica che ne deriva è lirica ma mai compiacente, fragile ma mai evanescente, poetica ma profondamente concreta.

I materiali sono poveri, ma carichi di memoria. L’artista li sceglie non per la loro estetica, ma per la capacità di evocare: una garza può diventare un velo del ricordo, una carta ingiallita può raccontare una storia non detta, una cucitura può diventare la metafora di una guarigione.

Un invito alla lentezza e all’introspezione

La mostra, che resterà aperta fino al 13 settembre 2025, è più di un evento artistico: è un invito a rallentare, a guardare con attenzione, a riconoscere nelle piccole cose il segno del sacro. In un’epoca dominata dall’accelerazione e dalla spettacolarizzazione, Caterina Giglio propone un gesto controcorrente: un ritorno all’essenziale, al silenzio, alla contemplazione.

Chi entra negli spazi della Basile Contemporary non solo osserva delle opere, ma entra in relazione con esse, le ascolta, le sfiora con lo sguardo, ne percepisce le vibrazioni sottili. E, uscendo, porta con sé una nuova consapevolezza: che anche ciò che è fragile può avere forza, e che anche la ferita può diventare bellezza.

Informazioni utili:
Titolo mostra: Legami
Artista: Caterina Giglio
Curatore: Gianluca Marziani
Luogo: Basile Contemporary, Roma
Date: 1° luglio – 13 settembre 2025
Ingresso libero

Previous Story

AFRICA EXPRESS ad Ostia Antica Festival 2025 – UNICA DATA 8 Luglio 2025

Next Story

Pinguini Tattici Nucleari all’Olimpico con “Hello World Tour Stadi 2025”

Latest from ARTE

Stefano Bollani Quintet

APdM Roma 13.07.2025 Di scena alla Cavea dell’Auditorium di Roma, il talentuoso pianista milanese accompagnato da