Roma – Undicesima edizione e spirito più giovane che mai: dal 23 al 25 maggio l’area dell’Ex-Mattatoio di Testaccio si è accesa per l’ARF! Festival, la kermesse che da oltre un decennio racconta il fumetto come linguaggio trasversale, popolare e colto, militante e spettacolare.
Nei suggestivi spazi della Pelanda, del Mattatoio e della Città dell’Altra Economia, ARF! ha confermato il suo ruolo di avamposto della Nona Arte in Italia, tra ospiti internazionali, mostre, concerti e un entusiasmo contagioso che ha travolto bambini, addetti ai lavori e semplici curiosi.
Al centro, come sempre, le Storie, Segni & Disegni, claim che racchiude l’anima del Festival. Quest’anno più cosmopolita che mai, ARF! ha portato a Roma nomi di rilievo del fumetto mondiale – da Becky Cloonan a Bryan Talbot, da David B. a Otto Schmidt – inaugurando il nuovo format Best Nine, spazio espositivo e narrativo dedicato a nove opere simbolo della contemporaneità fumettistica, selezionate con rigore e cura.
Non sono mancate le mostre di grande richiamo, come Heroínas di Belén Ortega e Mirka Andolfo (inaugurata in anticipo nella prestigiosa Sala Dalì a Piazza Navona), un intenso omaggio alle figure femminili nel fumetto europeo, oppure l’antologica poetica e gotica del messicano Tony Sandoval, e l’evocativa Dentro e fuori scena dell’inglese Jon McNaught, in un raffinato elogio della quotidianità.
Ma ARF! è anche incontro, parola viva. Nella Sala TALK, cuore pulsante del Festival, si sono alternate autrici, autori, editori e protagonisti della cultura visiva come Zuzu, Sara Pichelli, Licia Troisi, Roberto Recchioni. Le Lectio Magistralis di Talbot, David B. e McNaught hanno ribadito l’ambizione culturale della manifestazione, così come la ricca offerta di masterclass realizzate in collaborazione con RUFA, Scuola Internazionale di Comics e NABA.
Spazio come sempre alle nuove generazioni con la sezione ARF! Kids, laboratorio creativo permanente per i più piccoli, e alla scena indipendente con Self ARF!, l’area autoproduzioni che quest’anno ha raddoppiato le presenze, trasformandosi nella più ampia del genere in Italia. A completare il mosaico, il format Job ARF! – oltre 6.000 portfolio raccolti – che continua a offrire concrete occasioni professionali per gli esordienti.
New entry di quest’anno infine, la musica. Il Festival si è aperto venerdì con il live di Piotta, presente anche nel pomeriggio per un talk pubblico in cui ha raccontato anche del suo nuovo libro, e si è chiuso sabato con il concerto esplosivo dei Tre Allegri Ragazzi Morti, in una fusione perfetta tra suono e disegno, rappresentata anche dall’artwork di Davide Toffolo, autore del manifesto 2025 e protagonista di una mostra personale che ripercorre trent’anni di carriera.
Tra arte e impegno civile, l’ARF! ha ribadito anche quest’anno la sua vocazione solidale: il partner 2025 è stato Open Arms, al centro di un progetto artistico benefico che ha coinvolto i collettivi della SELF Area.
Con oltre 15.000 presenze, ARF! si conferma non solo una festa per chi ama il fumetto, ma anche uno spazio culturale vitale, accessibile, radicato nel tessuto urbano e capace di guardare al futuro. Una boccata d’aria fresca (e creativa) per Roma.
In attesa della prossima edizione si ringraziano intanto Fabiana Manuelli Ufficio Stampa, Testaccio Estate e tutti i partners che hanno sponsorizzato l’evento.
Gallery fotografica a cura di Chiara Lucarelli