La banda Robin Hood colpisce in tutta Italia contro gli affitti brevi

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La protesta contro gli affitti brevi in Italia si intensifica con una nuova azione coordinata dalla “banda Robin Hood”. Durante la notte, gli attivisti hanno agito in sette città, da Torino a Palermo, passando per Bologna, Reggio Emilia, Roma, Napoli e Catania. L’obiettivo? Sabotare il modello turistico che considerano una fonte di disuguaglianze e speculazioni immobiliari.

Le azioni di protesta

Gli attivisti hanno bloccato gli smart locker con colla e adesivi e distribuito volantini con un cappello verde di Robin Hood e istruzioni per replicare i sabotaggi. I manifesti affissi nei quartieri colpiti recitavano:

“La casa è un diritto, non una gallina dalle uova d’oro.”

A Roma, oltre ai manifesti, è comparso uno striscione nel centro storico con la scritta:

“Stop affitti brevi – Santanchè vogliamo risposte.”

Le richieste al governo

In un comunicato, la “banda Robin Hood” ha attaccato il modello turistico attuale e la gestione governativa del settore:

“L’emergenza casa è nazionale e richiede soluzioni concrete. Il turismo alimenta le disuguaglianze e peggiora il problema degli affitti.”

Gli attivisti hanno quindi chiesto una moratoria sugli sfratti e un’azione incisiva per garantire il diritto alla casa.

Il Giubileo e l’aumento della pressione abitativa

Particolare attenzione è stata posta sulla situazione di Roma in vista dell’Anno Santo. La celebrazione, secondo gli attivisti, rischia di diventare un’opportunità per aumentare i guadagni dei proprietari di case turistiche, piuttosto che un’occasione di giustizia sociale:

“Il Giubileo dovrebbe ridurre le disuguaglianze e redistribuire le ricchezze, ma si sta trasformando in un catalizzatore dell’avidità. Robin Hood non vuole arricchirsi, ma interferire con questo sistema ingiusto.”

La posizione del governo

La protesta richiama l’attenzione sulla necessità di risposte da parte della Ministra del Turismo Daniela Santanchè. Gli attivisti hanno annunciato che continueranno le loro azioni finché non verranno adottate misure efficaci per contrastare la crisi abitativa aggravata dal turismo.

Questo movimento sta diventando un segnale sempre più forte di una tensione crescente tra chi vive nelle città e chi ne trae profitto con il turismo a breve termine. La questione degli affitti brevi è ormai al centro del dibattito nazionale, richiedendo soluzioni per conciliare il diritto alla casa con lo sviluppo turistico sostenibile.