Giorni Felici Tour 2024 – Roma, Atlantico 29 novembre 2024
Abbiamo assistito ieri sera alla data romana de La rappresentante di lista, tornati sui palchi italiani per promuovere l’ultimo album Giorni Felici.
Nonostante il titolo amaramente ironico, “Giorni Felici” affronta complessità e dolore, trasformandoli in un messaggio di resistenza e speranza collettiva. Il disco è il frutto di un lavoro collaborativo tra tanti artisti, registrato tra New York, Londra, Palermo e altre città.
“Vogliamo comunicare la voglia di disobbedire e dire no a questi finti giorni felici, a questo assopimento del mondo”. Dritto al punto, come sempre, il nuovo album di La Rappresentante di Lista ha come fil rouge l’emotività umana in rapporto col mondo e il disagio sociale e culturale che ne deriva. Il titolo del disco del duo toscano/siciliano formato da Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina è anche un richiamo a ‘Happy Days’, dramma di Samuel Beckett del 1961, nel quale lo scrittore irlandese manda in scena la misera condizione umana, estrema e disperata.
Secondo Veronica Lucchesi, la felicità non è solo allegria: è una condizione complessa che può includere dolore e speranza. Il tour e il disco vogliono essere un messaggio potente per il futuro, capace di unire le voci e smuovere il torpore di un’esistenza “comoda”.
Il concerto all’Atlantico di Roma del “Giorni Felici Tour” ha confermato questa nuova fase artistica per La Rappresentante di Lista, che in questo tour sembra voler riscoprire le radici indie rock della propria musica. Rispetto alle precedenti tournée, questa volta Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina hanno scelto un approccio più essenziale, abbandonando gran parte della teatralità che li ha contraddistinti in passato: meno scenografia, meno costumi d’impatto e un uso sobrio delle luci, per lasciare spazio alla musica nella sua forma più pura.
Il live ha messo in evidenza l’anima multiforme della band: un mix travolgente di rock-funk con venature pop, capace di rendere ogni brano accattivante, ma mai banale. Dietro melodie apparentemente leggere si celano testi intensi e ricchi di significato, un marchio di fabbrica per il duo. Con brani come Amare e Ciao ciao, che hanno raggiunto un pubblico più vasto, LRDL ha dimostrato di poter unire popolarità e profondità.
Tuttavia, questo nuovo percorso sembra puntare verso una maggiore intimità e autenticità. Con “Giorni Felici”, Veronica e Dario riportano al centro il loro background indie, pur mantenendo quel carattere orecchiabile ma ricercato che li ha sempre contraddistinti. Brani come La città addosso, Giorni Felici Paradiso o la disarmante Ho smesso di uscire incarnano questa nuova direzione: un ritorno a sonorità più “sporche” e chitarre protagoniste, senza perdere l’attenzione ai dettagli musicali, con un bilanciamento nell’uso delle voci dei due leader.
La serata all’Atlantico ha visto anche la partecipazione del chitarrista americano Kit Conway, che ha contribuito agli arrangiamenti di alcuni brani di Giorni Felici. La sua presenza ha aggiunto una marcia in più al concerto, grazie ai riff potenti e ben calibrati. Purtroppo il sound generale è risultato spesso soffocato: l’acustica del locale o una scelta stilistica hanno reso difficile apprezzare pienamente l’esplosività della voce di Veronica, che in alcune sezioni è sembrata “ingabbiata”, senza riuscire a risaltare come avrebbe meritato.
L’evoluzione de La Rappresentante di Lista è evidente anche nell’atteggiamento sul palco. Pur mantenendo il loro carisma e la capacità di coinvolgere emotivamente il pubblico, il duo ha scelto un registro meno performativo e meno patinato rispetto agli spettacoli precedenti. Veronica e Dario hanno optato per una comunicazione diretta e sincera, puntando tutto sull’empatia e sulla musica. Il pubblico, travolto dalla loro energia e dai potenti messaggi condivisi al microfono, ha dimostrato ancora una volta il forte legame che si è creato negli anni con questa band.
Con Giorni Felici e il suo tour, La Rappresentante di Lista sembra voler chiudere un cerchio: dagli esordi più sperimentali con album come (“Per la) via di casa” e “Bubu Sad “ai successi radiofonici che li hanno portati al grande pubblico, fino a questa nuova fase, che li vede ancora una volta protagonisti della scena musicale italiana, ma con un approccio diverso, più introspettivo e diretto.
Nonostante le difficoltà tecniche, l’Atlantico ha ospitato una performance intensa, che ha mostrato una band che sa rinnovarsi e sorprendere, rimanendo fedele al proprio messaggio: emozionare e far riflettere anche divertendosi.
Li rivedremo in aprile 2025 per un tour nelle maggiori città d’Europa.
In apertura del concerto si è esibito il giovane Nicolas Zullo, con il suo contautorato essenziale e poetico.
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