Parsons Dance – Balance of Power al Teatro Olimpico

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La compagnia Parsons Dance, sotto la direzione artistica del leggendario coreografo David Parsons, ha portato sul palco romano uno spettacolo che incarna in pieno la potenza della danza moderna: Balance of Power. Il titolo non è solo un gioco di parole, ma una riflessione sul fragile ma essenziale equilibrio che permea tanto la vita quanto l’arte della danza. Un equilibrio che, nel corso della serata, si traduce in virtuosismo, precisione e comunicazione viscerale tra corpi, musica e luci.

La serata, che fa parte del nuovo tour europeo della compagnia, ha visto un programma ricco di energia, eleganza e innovazione. La presenza della talentuosa danzatrice Elena D’Amario, che si è unita per l’occasione alla compagnia, ha aggiunto un tocco speciale alla performance, ricordando al pubblico la sua lunga e profonda connessione con la compagnia di Parsons, con cui ha danzato in giro per il mondo per quasi dieci anni.

Il programma è formato da cinque coreografie, fra le più spettacolari citiamo Caught, una delle più celebri di David Parsons, creata nel 1982 e ancora oggi un capolavoro indiscusso di modern dance. Questo assolo mozzafiato, che gioca con luci stroboscopiche, crea l’illusione di un danzatore sospeso nell’aria, quasi come se fosse in un’altra dimensione. Le note ipnotiche di Let The Power Fall di Robert Fripp accompagnano le danzatrici in un susseguirsi di movimenti veloci e impossibili, trasformando il palco in uno spazio dove la gravità sembra non esistere. La scenografia luminosa, ideata dal pluripremiato Howell Binkley, ha amplificato ulteriormente l’effetto, facendo di Caught un’esperienza sensoriale unica.

Accanto ai classici, il programma ha presentato due nuove creazioni in anteprima europea. Juke, coreografato da Jamar Roberts, si ispira al leggendario Bitches Brew di Miles Davis e all’energia psichedelica degli anni ’70. Con la sua fusione di jazz, danza e visioni caleidoscopiche, Juke ha reso omaggio al potere espressivo della musica di Davis, attraverso un linguaggio coreografico che mescola acrobazie e suggestioni emotive. Lo spettacolo ha trovato in questo pezzo una sua identità nuova, vibrante, che ha esaltato il talento e la singolarità dei danzatori.

The Shape of Us, l’ultima creazione di David Parsons, ha proiettato il pubblico in un viaggio sonoro e visivo dalle atmosfere alienanti a quelle più intellettuali e intime. La coreografia interagisce con la musica del gruppo elettronico Son Lux, guidato da Ryan Lott, che ha firmato la colonna sonora del pluripremiato film Everything Everywhere All At Once. In questo lavoro, i danzatori esplorano la bellezza dei legami interpersonali, rivelando un’intensa ricerca di connessione e armonia. La musica e il movimento si fondono in un’esperienza immersiva, che celebra l’interazione umana, la vulnerabilità e la bellezza delle relazioni.

Balance of Power, creato nel 2020, è l’assolo che dà il titolo al tour e che incarna alla perfezione il concetto di equilibrio tanto caro a David Parsons. La performance vede il danzatore confrontarsi con una composizione musicale di Giancarlo de Trizio, in cui ogni movimento è perfettamente sincronizzato con il suono delle percussioni. Un crescendo di suoni e gesti che esplodono in un finale frenetico, a simboleggiare la potenza e la fragilità del controllo fisico e mentale.

A chiudere la serata, un omaggio a New Orleans con Whirlaway, una coreografia celebrativa di Allen Toussaint, che incarna tutta la vitalità, la gioia e il ritmo del jazz, del blues e del rock. La danza si intreccia in un gioco continuo di assoli e movimenti collettivi, con le coppie che si mescolano in un fluire incessante di energia, come se il piacere della danza fosse l’unica regola.

Il ritorno di Parsons Dance a Roma è stato un trionfo di emozioni, tecnica e bellezza, una celebrazione della danza moderna che non smette mai di rinnovarsi e di sorprendere. Ogni pezzo, dal più classico al più innovativo, ha mostrato la maestria coreografica di Parsons e il suo impeccabile rapporto con la musica e le luci, dimostrando ancora una volta perché questa compagnia sia una delle più importanti nel panorama internazionale della danza contemporanea.