La legge di Lidia Poët 1, la serie Netflix in sei episodi diretta e prodotta da Matteo Rovere, con la co-regia di Letizia Lamartire, continua ad affascinare gli spettatori con la storia della prima avvocata italiana, interpretata con carisma dalla bravissima Matilda De Angelis. La trama ci porta nella Torino di fine Ottocento, esplorando le sfide personali e professionali di Lidia Poët, donna di straordinaria tenacia e intelligenza, la cui storia riflette le lotte per i diritti delle donne in un’epoca in cui la loro presenza nelle professioni giuridiche era considerata impensabile.
Il cast, curato e talentuoso, arricchisce ogni episodio. Eduardo Scarpetta interpreta il giornalista Jacopo Barberis, personaggio intenso e complementare alla determinazione di Lidia. Pier Luigi Pasino offre una performance magistrale come Enrico Poët, il fratello conservatore di Lidia, combattuto tra l’amore fraterno e il peso delle aspettative sociali; la sua interpretazione porta al pubblico un personaggio sfaccettato e profondo. Sara Lazzaro e Sinéad Thornhill interpretano con intensità rispettivamente Teresa Barberis, moglie di Enrico, e Marianna Poët, la loro figlia, mentre Dario Aita si unisce al cast come Andrea Caracciolo, offrendo ulteriori importanti sfumature alla trama.
Questa seconda stagione, presentata sul Red Carpet dell’Auditorium Conciliazione nell’ambito di Alice nella Città, non è solo una prosecuzione della storia di Lidia, ma una rappresentazione potente e coinvolgente dei cambiamenti sociali e personali che hanno segnato l’Italia. Una serie prodotta da Groenlandia e creata da Guido Iuculano e Davide Orsini.
Grazie alla lungimiranza di Netflix, che dimostra ancora una volta il suo impegno nel sostenere e promuovere opere di qualità, e all’affascinante visione di Rovere, la serie è più di un omaggio alla storia, è un vero e proprio inno alla perseveranza, un omaggio alla resilienza di una donna che ha osato sfidare i pregiudizi.