Il Complottista, diretto da Valerio Ferrara, racconta la vita di un barbiere romano, residente in un quartiere popolare della capitale. Il protagonista è profondamente immerso nel mondo delle teorie del complotto, alimentando le sue convinzioni attraverso ciò che legge online. Ogni giorno, nel suo negozio, non manca di intrattenere i clienti con le sue teorie, spesso stravaganti e difficili da credere. Una delle più assurde riguarda i lampioni della città, che, a suo dire, trasmetterebbero messaggi in codice Morse. Nonostante il barbiere racconti con convinzione queste storie, nessuno nella comunità – né i vicini né la famiglia – lo prende sul serio.
Tutto cambia, però, quando un giorno la polizia irrompe nel suo negozio e lo arresta davanti agli occhi increduli del quartiere. Questo evento spinge la piccola comunità a rivalutare le teorie del barbiere: e se avesse avuto ragione, almeno in parte?
Il film, proiettato durante la XIX edizione della Festa del Cinema di Roma nella sezione Alice nella Città, mescola ironia e suspense, riflettendo sulla diffusione delle teorie complottiste e su come esse possano influenzare la percezione della realtà. Ferrara esplora il sottile confine tra ciò che è vero e ciò che è immaginato, stimolando il pubblico a interrogarsi su quanto sia facile cadere nelle trappole dell’inganno, ma anche su come la verità possa, a volte, essere più sfuggente di quanto sembri.