FESTIVAL DE REBUS AMORIS CAPPELLA ORSINI – Voci di donna : monologhi al femminile
Roma 31 maggio 2024
Foto e testo di Grazia Menna
Nel particolarissimo spazio allestito presso Cappella Orsini (https://www.cappellaorsini.net/chi-siamo/) all’interno dell’antica chiesa di Santa Maria in Grottapinta accanto a Campo de Fiori e vicino a Piazza Navona, si è tenuto la performance del Gruppo Teatrale Amatoriale : SeiPiù, che è nata come compagnia amatoriale nel 2020. Ha al suo attivo già molteplici rappresentazioni, di cui si ricorda, solo per citarne una: “Ingresso Indipendente” di De Giovanni al Teatro Anfitrione di Roma
Il gruppo, nella formazione che si è esibita venerdì 31 maggio u.s., era composta da: Loretta Giannini, Tiziana Trama e Laura Gaiardoni.
Le tre attrici hanno presentato lo spettacolo: “Voci di donna : monologhi al femminile”, nell’ambito della rassegna “De Rebus Amoris” che si è conclusa lo scorso 2 giugno 2024.
La compagnia ha presentato questo lavoro per raccontare, narrare, declamare le tante sfaccettature dell’amore vissute dal punto di vista delle donne; i monologhi classici e meno classici della letteratura, interpretati dalla tre bravissimi attrici, sono stati:
- Medea: tratto da “Medea” di Euripide
- Rosita: tratto da “Rosita Nubile” di Garcia Lorca
- Blanche: il racconto di Blanche tratto da”Un tram che si chiama desiderio” di Tennesse Williams
- Anna: tratto da “Anna Cappelli” di Annibale Ruccello
- Ricordo: un pezzo liberamente tratto da “Aspettiamo cinque anni” di Garcia Lorca
L’ adattamento e la regia della stessa Loretta Giannini
La sala antistante il palco si è via via gremita di pubblico, riempiendosi e a conclusione dello spettacolo alle tre attrici è stato tributato un lungo applauso con la richiesta di un bis, gentilmente accolto da Loretta Giannini che ha riproposto il monologo di Medea.
Si diceva compagnia amatoriale, amatoriale nel nome ma non nei fatti, in quanto la performance offerta al pubblico ha mostrato grande professionalità ed amore per il teatro che, come molte altre forme artistiche, è un’arte senza tempo e vive non solo nelle grandi produzioni artistiche, nei grandi spazi teatrali, ma oserei dire trova la sua linfa vitale proprio in particolari spazi quali Cappella Orsini, dove nuovi interpreti possono inizare a confrontarsi con il pubblico e crescere nel loro percorso artistico.
Si ringrazia l’Ufficio Stampa nella persona di Andrea Cavazzini