A Roma arriva Pharmakon

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Pharmakon. Episodio 1il primo appuntamento della nuova finestra artistica capitolina sulla Generazione Z. Una voce interamente femminile quella dell’Associazione Gandhara, uno spazio di ricerca artistica all’avanguardia che ha curato personalmente un nuovo progetto, Pharmakon, vincitore del bando “VitaminaG” nell’ambito del programma GenerAzioniGiovani.it, finanziato dalle Politiche Giovanili della Regione Lazio con il sostegno del Dipartimento per la Gioventù.

Gandhara è un’Associazione di promozione sociale fondata nel 2018 da sette giovani curatrici appartenenti alla scena culturale romana: Margherita Musi, Anna Masala, Irene Romito, Giulia Angella, Giulia Loriga, Annaflavia Merluzzi e Rachele Santaniello. 

Promosso da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura, Pharmakon ha lo scopo di portare all’attenzione del pubblico l’interiorità dei nuovi millennials. Un percorso con varie tappe, un viaggio introspettivo, una staffetta malinconica rappresentata da opere e progetti di giovani artisti con l’intenzione di mostrare a chi osserva qualcosa di intimo, di nascosto, di profondo: le proprie solitudini. 

Ma cosa vuole rappresentare veramente? In greco pharmakon (φάρμακον) è una parola ambivalente. Significa infatti veleno o cura, un escamotage che viene a coincidere, in questa circostanza, con una via di fuga dalla realtà per le nuove generazioni, che cercano riparo dalle frustrazioni e dai disagi che la società contemporanea produce in loro. 

Ed è proprio da qui che prende vita il progetto, che si realizza appunto “Pharmakon. Episodio 1”, in cui questo pensiero viene meglio espresso attraverso il medium del video e della fotografia. 

L’attesissima mostra ospiterà quattro artisti: Evaluna Pieroni, autrice dei cortometraggi Consuelo e Il gioco del bowling, che tenterà di mostrare come i ricordi, l’infanzia e il gioco sono cose a cui ci aggrappiamo quando ci sentiamo perduti; Amanda Jiang Kohen, che con il cortometraggio Prayer Paranoia, cerca, attraverso un’opera dai tratti crudi, di esprimere la propria visione del concetto di Pharmakon, inteso appunto come simbolo di seduzione, ma anche di virtù; Lorenzo Silvestri, autore di un’audio-installazione intitolata Fantasmi e rumori presenti della città, un’opera metà analogica e metà digitale, dedicata ad Anna Collina, che attinge la sua carica evocativa da frammenti di ricordi, conversazioni e pezzi di vita quotidiana dell’artista; ed infine Yis Kid che espone sei fotografie tratte dalla serie Spiders and religious mysticism, un viaggio dentro la decostruzione della figura umana, traslata in una forma selvaggia, seguendo le orme del surrealismo.

La linea del traguardo sarà la seconda mostra, “Pharmakon. Episodio 2”, che si terrà dal 22 settembre al 3 novembre presso il Museo delle Mura. La seconda tappa perseguirà gli stessi obiettivi della prima, e ospiterà opere di diversi artisti, tra cui Sofia Bordin, Samuele Pepe, Julia Creuheras, Guia Bertorello e Jeronim Horvat.

Galleria d’Arte Moderna di Roma Capitale – Via Francesco Crispi, 24. 29 aprile – 5 giugno
Dal martedì alla domenica ore 10.00-18.30 – ingresso gratuito

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