Roma, medici in prima linea,“Siamo al fronte e dobbiamo parare i proiettili con le mani”.

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Così in un comunicato Luciano Cifaldi, segretario della Cisl Medici Lazio e benedetto Magliozzi, segretario della Cisl Medici di Roma Capitale/Rieti nel commentare le parole del presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici dott. Filippo Anelli presenti sul portale istituzionale.
 

“Ci troviamo in una situazione drammatica. Ogni giorno dobbiamo fare la conta dei colleghi contagiati e, nel migliore dei casi, costretti alla quarantena. Praticamente è come combattere in prima linea disarmati” – aveva scritto nei giorni scorsi Anelli – facendo riferimento “ai numerosi casi di contagio di medici, che continuano ad operare sprovvisti dei DPI, i dispositivi di protezione individuale (mascherine, camici e occhiali)”.

E sempre lo stesso presidente degli Ordini dei Medici così prosegue “La protezione del personale sanitario, oltre che un obbligo di legge è una priorità assoluta poiché il SSN è chiamato ad una prova difficilissima dall’emergenza Covid-19. Non assicurare la sicurezza del personale rischia di vanificare tutti gli sforzi che si stanno attuando in queste ore. Distribuire i Dispositivi di Protezione Individuale, così come previsto dal D.Lgs. n. 81/2008, per consentire a tutti gli operatori sanitari di lavorare in sicurezza ed evitare la conseguente interruzione del servizio”.


“Come medici e sindacalisti della Cisl Medici ricordiamo che all’articolo 3 del proprio Statuto la Federazione CISL Medici, in armonia e nel rispetto degli indirizzi della CISL: 

  • provvede alla tutela dei propri Iscritti nel quadro di rivendicazioni giuridico-normative ed economiche; 
  • rappresenta la Dirigenza medica e sanitaria negli Enti Pubblici e Privati in cui operano; 

Ed al successivo articolo 4 la Federazione CISL Medici rivendica la assoluta indipendenza da qualsiasi influenza esterna e l’assoluta autonomia di fronte al Governo, alle Regioni, agli Enti Locali e ai Partiti.

Pertanto la Cisl Medici Lazio e di Roma Capitale/Rieti, nella sua qualità di portatrice di interessi collettivi del personale dalla stessa rappresentato, ribadisce la necessità di dotare gli operatori sanitari di DPI FFP2 e/o FFP3 e di quanto altro utile a garantire la tutela psicofisica dei medici e degli altri operatori sanitari e per impedire la diffusione del contagio”.

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