Sicurezza degli operatori sanitari, la Cisl Medici Lazio chiede aumento pene per aggressori

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In una nota stampa la CISL Medici Lazio rinnova le sue richieste al Ministro Speranza di una maggiore attenzione alla sicurezza degli operatori sanitari che troppe volte nei Pronto Soccorso e nell’attività sul territorio sono oggetto di aggressioni e violenze.

Se adesso anche il ministro Speranza, parlando ieri all’Ordine dei medici di Napoli sul tema della sicurezza degli operatori sanitari, per quanto riguarda la presenza della Polizia negli ospedali ha dichiarato di avere attivato un osservatorio con gli Ordini professionali e le Istituzioni interessate rilanciando di fatto le tematiche portate avanti dalla Cisl Medici Lazio allora significa che ci abbiamo visto giusto quando abbiamo interessato i Prefetti del Lazio con la nostra richiesta di attivare un posto di Polizia negli ospedali” dichiarano in una nota Luciano Cifaldi segretario della Cisl Medici Lazio e Benedetto Magliozzi segretario della Cisl Medici Roma Capitale/ Rieti. 

“E ci abbiamo visto giusto – prosegue la nota dei due sindacalisti – quando abbiamo chiesto l’aggravamento delle pene e la procedibilità d’ufficio contro gli aggressori e la costituzione di parte civile delle Aziende che vedono i propri lavoratori aggrediti. Se adesso il Ministro inizierà ad occuparsi anche della carenza dei medici specialisti e della scarsa attrattività delle nostre strutture dando risposte operative in tempi rapidi allora ci riterremo soddisfatti”.

In attesa però che vengano adottati provvedimenti operativi la Cisl Medici Lazio chiederà di essere ammessa a costituirsi parte civile all’interno del procedimento penale in caso di aggressione ad un proprio iscritto durante lo svolgimento della attività lavorativa e ciò allo scopo di tutelare i propri professionisti iscritti. “La Cisl Medici nel Lazio agirà con immediatezza in favore del proprio iscritto che ne farà richiesta ed attiverà con i propri consulenti legali la richiesta di costituirsi parte civile nel procedimento a carico dell’aggressore. Nessun onere economico a carico del collega iscritto al nostro sindacato. Certezza delle pene, inasprimento delle stesse e tolleranza zero nei confronti di quanti recano violenza verbale o fisica ad un camice bianco nell’espletamento della sua attività a tutela dell’interesse dei singoli cittadini e della collettività, questa è la richiesta che la Cisl Medici Lazio continuerà a fare alle Istituzioni del nostro Paese e su questo obiettivo non faremo mai un passo indietro” – conclude la nota della Cisl Medici Lazio

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