Capannelle, 1.500 famiglie in bilico per immobilità giunta Raggi

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Gravissima la situazione dell’Ippodromo di Capannelle che ormai ai primi di febbraio dovrà chiudere i battenti. Dopo tre anni i discussioni tra il Comune di Roma e la società di Gestione Hippogroup non si è arrivati a nessuna soluzione mettendo a rischio i posti di lavoro e la stessa sopravvivenza dell’impianto e del suo valore storico. Sono stati i rappresentanti dela Lega Fabrizio Santori, Maurizio Politi  e Alessandro Conte a denunciare una situazione ormai al collasso dovuta all’immobilismo dell’assessore Frongia.

 

“L’incremento del canone annuo richiesto dal Comune con relativi oneri retroattivi di 2,5 milioni annui invece dei 66mila previsti dal contratto metto o di fatto la società Hippogroup in serie difficoltà economiche – dichiarano in una nota congiunta Santori, dirigente della Lega e Maurizio Politi capogruppo della Lega in assemblea Capitolina, – Incredibile anche l’ipotesi di affidare ad una società in house del comune la gestione del parco e delle attività sportive e di scommesse, si dice sia stata proposta Zetéma, che oltre a non avere le competenze per la gestione di un impianto sportivo di tale dimensioni non ha le specifiche autorizzazioni di legge per la raccolta delle scommesse.”

Non sono solo le autorizzazioni ma anche il volume di investimenti che sono stati fatti negli ultimi anni per sostenere le scelte delle varie amministrazioni riguarda il famigerato nuovo stadio di Roma che avrebbe dovuto sorgere, il condizionale è d’obbligo visto le cronache, al posto del vecchio ippodromo di Tor di Valle, le cui attività sono ospitate a Capannelle.

“Inoltre nel rilasciare l’impianto la Hippogroup porterà con sè quanto investito negli anni in apparecchiature e attrezzature, così il subentrante dovrà farsi carico di un onere per lo start-up di circa 4 milioni, ed una previsione di ripristino ed inizio delle attività non inferiore agli 8 mesi, mesi questi in cui l’impianto sarà abbandonato a se stesso- continuano i rappresentanti della Lega – Una triste storia questa che mette in pericolo circa 1.500 famiglie tra dipendenti, operatori del settore e residenti nell’area del parco che da febbraio si troveranno senza lavoro alcuni e senza certezze nel futuro per altri, per non parlare di un indotto economico turistico artigianale per la capitale che avrebbe una perdita difficilmente recuperabile.”

“La Lega e vicino ai tanti manifestanti che domani si troveranno in piazza del campidoglio per protestare contro la cessazione delle attività dell’ippodromo e ci auguriamo che l’assessore apra subito un tavolo di discussione con tutte le parti in causa per trovare immediatamente una soluzione ponte che porti successivamente ad un nuovo bando di gara per la concessione della struttura.”

Le soluzioni ci sono per la giunta della Raggi che sembra non voler prendere in considerazione rischiando cosi il collasso della gestione e tutti gli eventuali effetti negativi sul l’occupazione, il turismo e lo sport.

 

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