Roma, Matteo Salvini incontra Marine Le Pen in vista delle prossime Europee

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Incontro a Roma tra il Ministro dell’Interno Salvini e il leader della destra francese Marine Le Pen nella sede dell’UGL per sottolineare che il tema centrale dell’incontro è il Lavoro.

Un incontro durante il quale sono stati trattati i temi legati alla crescita economica, il lavoro, per mettere al centro dell’azione politica le persone piuttosto che gli interessi finanziari.

Durante l’incontro i due leader  preannunciano un azione comune per le prossime elezioni europee per le quali i due leader augurano la nascita di un “Fronte per la Liberta” o come dice il Ministro Salvini una “rivoluzione del buon senso che arriverà in tutta Europa” e continua  “I cittadini votano al di là dello spread”, esordisce Matteo Salvini. “Da ministro sono attento alle valutazioni del mercato”. “Ma nella manovra c’è al centro diritto al lavoro, alla salute, alla vita e questo viene prima di tutto il resto”.

“Dietro l’aumento dello spread ci sono speculatori alla Soros che puntano sul crollo di un Paese per comprarsi a saldo le aziende sane, e sono molte, che sono rimaste in Italia”, accusa il vicepremier. “A nome del governo – continua – dico: non torneremo indietro: a chi pensa di speculare sull’economia italiana dico che perde tempo e denaro”. Lo scontro sullo spread è “lo scontro tra economica reale e economia virtuale, uno scontro fra la vita vera e la vita virtuale”

Sono i burocrati della Comunità Europea il bersaglio di Matteo Salvini, “I nemici dell’Europa sono quelli asserragliati nel bunker di Bruxelles, sono Juncker e Moscovici, non noi che stiamo lavorando per restituire il futuro a 500milioni di cittadini europei”.

Dello stesso avviso anche  Marine Le Pen  per la quale sono Juncker e Moscovici i responsabili di “scelte politiche sbagliate” che hanno portato all’aumento di “povertà e disoccupazione di massa”. “Siamo contro l’Ue ma non contro l’Europa, anzi vogliamo salvarla l’Europa”.

“Non voglio pensare che a Bruxelles, a Berlino e nelle agenzie di rating siano pronte bocciature politiche per boicottare il governo del cambiamento”, continua Salvini, che non è disposto a “prendere lezioni dall’ex ministro socialista francese, con tutti i danni che i socialisti hanno fatto in Francia”.

Matteo Salvini si scaglia anche contro le passate politiche di rigore che

“negli ultimi anni hanno aumentato il debito pubblico in Italia di duecentocinquanta miliardi di euro hanno impoverito l’ Italia opposti e quindi evidentemente nostro dovere fare il contrario l’ ex fare politiche di crescita che investano sul  lavoro sulle imprese e sui cittadini, questo cioè la manovra economica stesse il diritto alla pensione per quattrocento mila italiani significa diritto lavoro per quattrocento mila giovani un altro e quindi se ci saranno valutazioni economiche oggettive senza pregiudizi defibrillazione questo è un percorso che riporterà l’ Italia crescerà italiani a lavorare non voglio pensare che a Bruxelles, a Berlino o nelle sedi delle agenzie di rating siano pronte dossier con delle bocciature per motivi politici e non economici per bloccare un governo del cambiamento che può essere un modello di cambiamento per tutti i paesi europei,”

Presenti all’incontro i vertici del sindacato UGL che ha ospitato il segretario federale della Lega Matteo Salvini e i vertici del partito nel Lazio Claudio Durigon e Francesco Zicchieri e altri i dirigenti regionali e della Capitale della Lega , tra di loro Fabrizio Santori, membro del direttivo del coordinamento Regionale della Lega, che ha espresso apprezzamento e condivisione per le parole del leader della Lega “Lavoro, famiglia identità sono valori fondamentali per il nostro paese e per tutta gli europei che devono riappropriarsi del proprio futuro. Il prossimo maggio sarà il momento fondamentale per portare in Europa un nuovo modello di politiche sociali che vedano nella centralità delle persone il valore fondante di un nuovo corso per l’Europa.”

I due Leader ci hanno per l’ennesima volta indicato la strada, le nostre gambe sono ben salde e già in marcia: Europa arriviamo!”

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