Ecopass, avviato il processo per pedaggio urbano

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Riportata in aula la questione del decongestionamento del centro storico ocn una delibera che di fatto avvia il processo per arrivare all’attuazione di una zona a traffico limitato salvo pagamento di un pedaggio per una zona più estesa di quella che oggi conosciamo come ZTL. Una soluzione già attuata in altre città d’Italia come milano che da anni l’adottata.

Una limitazione che coinvolgerà tutti coloro che con il proprio mezzo privato, auto o scooter vorranno accedere alle zone più centrali della città. Una zona racchiusa a Nord-Est dalle circonvallazioni Nomentana e Tiburtina, a Sud dalle stazioni Piramide e Ostiense risalendo per le stazioni di Valle Aurelia e da lì lungo l’ansa del Tevere fino quasi a Tor di Quinto. Il sistema dei varchi sarà simile a quello dell’attuale ‘Ztl Vam’ che regola il traffico dei bus turistici.

“La scelta dell’Ecopass da parte della Giunta Raggi è una scelta folle che metterà in ginocchio anche il commercio della città, senza apportare alcun contributo considerevole alla vivibilità dei quartieri. In Aula ci opporremo con tutti i mezzi possibili per evitare che i cittadini romani siano aggravati dall’ennesimo odioso balzello” ha dichiarato in una nota Maurizio Politi, capogruppo della Lega in Assemblea Capitolina, “E’ assurdo prevedere una delibera del genere in assenza di una generale riorganizzazione della rete del trasporto pubblico locale – prosegue Politi – Ieri l’ultimo episodio di mala gestione dei mezzi Atac con un autobus andato in fiamme. La città cade a pezzi, invece di pensare ad una reale riorganizzazione del trasporto pubblico locale che permetterebbe veramente alla Capitale d’Italia di comprimere il traffico veicolare privato, si passa invece direttamente ai balzelli che rappresenteranno solamente un’altra tassa per i romani. L’ennesima follia di una Giunta arrivata oramai al suo capolinea politico”.

La situazione del trasporto pubblico della capitale è particolarmente critica e se non risolta questa delibera rischia di far collassare tutto il sistema di trasporto cittadino a scapito dei pendolari e facendo aumentare il problema delle congestioni del traffico urbano.

La misura dovrebbe diventare operativa entro due anni presumibilmente entro la seconda metà del 2020 ovvero a ridosso della scadenza del mandato del sindaco, salvo naturalmente ritardi di natura burocratica o altro.

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