E’ importante la meritocrazia in politica?

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Cosa c’entra il merito con la politica? Tutto. Questo paese non brilla certo per la meritocrazia anzi sembra ancora vivere in un contesto pre unitario dove le famiglie, sia esse a carattere nobiliare, industriale o politico tramandano di padre in figlio posizioni di potete e di rendita.

Ma allora la selezione sulla base del merito e delle capacità dove e ? A cosa serve ? A nulla sembrerebbe sopratutto nel panorama politico dove alcuni gridano alla fine della democrazia e all’inutilita delle elezioni dopo aver messo in parlamento velisti incalliti e proseliti degli x-files.

Una trasposizione moderna del cavallo di Caligola, chiunque può farlo tanto serve a poco la funzione del rappresentante politico.

Ci aveva già provato il governo Berlusconi con le liste di nominati, perché il politico deve fare il suo mestiere grazie ale competenze dimostrate al leader, ed ecco comparire vallette, cantanti, igieniste dentali e quant’altro seppellendo definitivamente il Merito nella scelta dei candidati/nominati.

Oggi sull’onda lunga di un successo elettorale straordinario, ma sempre sulle spalle dell’astensionismo, il cinque stelle non e da meno portando in parlamento una selezione fatta da click sulla piattaforma del partito inseriti poi nelle liste dei nominati.

Per questo è fondamentale riportare la meritocrazia in questo paese inserendola in cima alla lista delle priorita per fari ripetute il paese, cominciando proprio dalla politica.

Si perché la politica e in ogni caso un esempio, un punto di riferimento volente o nolente per tutti gli italiani, allora proprio dalla politica di dovrebbe ripartire selezionando i candidati secondo una formula che contempli, onestà, curriculum, storia politica, titoli di studio e professionali, insomma equazione che abbia come risultato un voto per il candidato.

Una scelta questa che nessun partito ha adottato perché probabilmente con questo metodo non si potrebbero più soddisfare clientelismi o personalismi, o meglio anche se ci fossero probabilmente il candidato valutato con questo metodo sarebbe comunque un bene per la patria.

Spero allora che presto ci sia una profonda riflessione sulla meritocrazia in Italia e che qualcuno possa veramente prodigarsi per un cambio culturale della politica in primis e di tutto il paese successivamente.

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