Un anno al servizio del paese per i giovani diciottenni, parliamone

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La leva obbligatoria e stata una necessità dello stato post unitario e successivamente mantenuta dal Regno d’Italia e dopo il 1946 dalla Repubblica, il dovere che ogni cittadino italiano doveva adempiere al raggiungimento della maggiore età.

Una necessità per la protezione dei confini dello Regno e poi della repubblica post bellica della guerra fredda. Contesti strategici diversi che hanno visto gli italiani impegnati in due guerre mondiali e in una lunga guerra fredda durante la quale l’orologio dell’apocalisse nucleare ha segnato più volte i fatidici quindici minuti alla mezzanotte , segno dell’imminente pericolo e dell’arrivo dell’inverno nucleare.

Nonostante le tante difficoltà che quei dodici mesi presentavano ai giovani maggiorenni in molti casi lasciavano un segno di crescita interiore difficilmente quantificabile ma che si portano dietro ancora oggi, la capacità di affrontare situazioni difficile, aver conosciuto ragazzi provenienti da ogni estrazione sociale e regione d’Italia con tutte le difficoltà del caso.

Sospesa nel 2004 sull’onda lunga della fine della guerra fredda e sulla necessità di avere forze altamente specializzate nell’affrontare teatri operativi molto complessi,come quello afghano per esempio, che vedeva impegnato i nostri soldati in situazioni di operatività reale e rischiosa, missione che nei suoi 18 anni di attività ha visto il sacrificio estremo di tanti giovani soldati.

Ora però bisogna fare una riflessione su cosa si è perso dal punto di vista sociale per la sua sospensione.

Coesione nazionale

Quel periodo di servizio aiutava la coesione sociale de peste mettendo in contatto realtà che non si sarebbero conosciute altrimenti r che ancora oggi intermediate dai social si rischia di non consistere affatto.

Per sua natura l’inquadramento militare comprendeva una formazione sullo stato le istituzioni che si dovevano difendere che oggi viene tralasciata anche dalle scuole.

Formazione caratteriale

Ogni periodo storico naturalmente ha le sue peculiarità che insistono sulla cosiddetta naja, negli anni dieci del secolo scorso dovettero combattere sul confine nord per difenderlo, pochi decenni dopo combatterono una guerra mondiale in molte parti del

Mediterraneo mentre durante la guerra fredda lo scenario attendista prevedeva una preparazione all’invasione da est che non è mai stata veramente in discussione e quindi le grandi attese hanno provocato il nemico più temibile di una forza armata, la routine senza obiettivo, cosa denunciata da tutti come prima causa di inutilità di quel

Servizio militare reso allo stato.

Però in un ragazzo di diciotto anni anche quelle inutili attese sono formative per il suo carattere, il rispetto del superiore anche se non accettato come tale e formativo per il carattere, dal punto di vista delle cose forse negative di quella esperienza.

Ma tante erano anche le cose positive, la prontezza durante le calamità naturali, gli incendi, le alluvioni, dove l’impegno improvviso per aiutare il prossimo riempiva tutti indistintamente di coraggio e di soddisfazione, portandosi a casa una voglia di fare che non avremmo trovato dentro il confort delle mura di casa.

Screening sanitario

La visita medica dei tre giorni permetteva la raccolta di dati sanitari con una frequenza annuale che il ministero della sanità non è più riusato a fare, una mappatura dell pese dal punto di vista sanitario di una grande importanza.

Oggi il dibattito si riapre perché da più fronti si sente la necessità di aumentare la partecipazione dei giovani cittadini alla vita reale del paese, che possa formare ulteriormente la coscienza civica dei cittadini anche attraverso un periodo di servizio allo stato in forme diverse e con una scelta più ampia per chi deve adempiere a questo obbligo, protezione civile, nei vari ministeri, nella difesa o negli organi europei a svolgere mansioni di genere diverso ma che faccia conoscere l’impegno quotidiano al servizio del paese.

Per quanto riguarda la difesa il periodo potrebbe essere di dieci mesi con il coinvolgimento di una riserva per i quadri intermedi di tipo americano dove ufficiali e sottoufficiali alternano il loro lavoro civile con quello militare per spirito di servizio, un modello diverso dall’attuale riserva selezionata che andrebbe anch’essa rivista e perfezionata.

Un anno di servizio che potrebbe certificare dei crediti per i concorsi ,crediti formativi per le Universita, o per i nuovi cittadini stranieri abbreviare il percorso per la cittadinanza se richiesta.

Parliamone apriamo un di dibattito e riportiamo i giovani vicino alle istituzioni dalle quali sono stati allontanati da tanti fattori dalla sfiducia alla propaganda di chi non voleva avere un contraddittorio sociale.

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