Cosa succede nelle carceri italiane, non è dato sapere

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Sono ormai molti mesi che monitoriamo cosa succede nel sistema penitenziario italiano raccogliendo le testimonianze e le notizie dei gravi fatti di violenza su operatori di polizia penitenziaria, sui turni massacranti, sulle tentate evasioni che troppo spesso salgono all’onore della cronaca. Lo scenario che si prospetta agli occhi dell’opinione pubblica è quello di un sistema che necessità di maggiori risorse, un riordino dell’organizzazione generale e più in generale una maggiore ottimizzazione del sistema e non in termini di tagli ma di riorganizzazione.

In questo contesto difficile molte sono le denunce dei sindacati sui temi di sicurezza, turnazione e risorse disponibili come quelle del CO.S.P. che ci racconta che ormai sono cosi frequenti gli incidenti sul lavoro che coinvolgono gli operatori che quasi non fanno più notizia.

In alcuni casi i rappresentanti sindacali sono stati accusati di disinformazione e denunciati dalle direzioni del dei carceri per aver diffuso notizia degli incidenti,“Riteniamo che questo atteggiamento mostri in modo palese e disinvolto il tentativo di non far emergere le criticità che affliggono i penitenziari italiani da parte di sindacalisti scomodi si associa il diffuso disinteresse nei confronti della situazione della situazione carceraria pugliese che sta diventando sempre più preoccupante in presenza di un numero crescente di detenuti rispetto ad un organico sempre più ristretto di polizia penitenziaria. In mancanza di sicurezza accade di tutto e di più” ha dichiarato il segretario generale del CO.S:P. Domenico  Mastrulli.

Proprio sul tema dele comunicazione verte l’ultima denuncia fatta dal CO.S.P. in una nota diffusa alla stampa nella quale si evidenziava l’anomalia delle informazioni diffuse sui media da altre sigle sindacali mentre per i rappresentnati del sindacato autonomo sono state registrate pressioni e denunce per la loro diffusione, un comportamento che sembra favorire delle sigle sindacali rispetto ad altre.

Domenico Mastrulli conferma in pieno la situazione “L’amministrazione penitenziaria, alla luce di quanto accade, mostra la sua totale inadeguatezza. Evidentemente piuttosto che preoccuparsi di potenziare i servizi, preferisce querelare i sindacalisti che diffondono notizie ed episodi di quotidiana violenza che si consumano nelle celle. Il Co.s.p. chiederà formalmente il cambio dei vertici nel penitenziario foggiano”

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