Roma, ancora roghi senza controllo

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“I roghi dei rifiuti del campo rom della Monachina stanno attentando la salute di migliaia di residenti di Massimina e Castel di Guido. Si tratta del terzo incendio notturno in una settimana per questo abbiamo presentato un esposto alla Procura al fine di combattere i roghi tossici auspicando l’applicazione delle norme penali sulla Terra dei Fuochi” lo dichiarano in una nota Fabrizio Santori, portavoce del movimento Difendiamo l’Italia e Giovanni Picone, consigliere del Municipio Roma XII.

Oggi sull’Aurelia, come del resto nei mesi scorsi a Muratella, senza dimenticare i roghi de La Barbuta e di Salone, Tor Sapienza, Via Salviati, Via Collatina, Ponte di Nona, Parco delle Valli, ci chiediamo cosa devono fare i romani per respirare un’aria decente nei propri quartieri?”. Tutti i roghi, puntualmente, prendono vita all’interno o nei pressi di strutture abitate da senza fissa dimora, in particolare nomadi. Sappiamo che si tratta in buona parte dei casi di fumo nero e denso che brucia materiali di risulta, rifiuti e altri rottami non meglio precisati che sprigionano sostanze tossiche e odori nauseadondi e che vengono quotidianamente raccolti nei cassonetti.

All’interno e nei pressi dei campi rom spesso si accumulano i rifiuti selezionati dopo il rovistaggio dei cassonetti e sappiamo anche che anche la criminalità nostrana delega questo lavoro di smaltimento illegale di rifiuti a molti senza fissa dimora. Una volta accumulati i rifiuti diventano probabilmente troppi e nel silenzio delle istituzioni durante le ore notturne vengono bruciati causando continui intervento dei vigili del fuoco costretti a chiamate di emergenza con ulteriori costi per i cittadini romani. Ci appelliamo al prefetto di Roma e al ministro dell’Interno Matteo Salvini affinché si sostituiscano all’immobilismo della giunta Raggi troppo impegnata a elargire diritti dimenticando i doveri di chi, servito e riverito nei campi attrezzati con acqua, luce e gas, si permette pure di sentirsi il padrone facendo ammalare centinaia di residenti romani.

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