Discarica Capitale, tra cassonetti pieni e sacchetti in strada Roma attraversa il suo momento più buio.

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Non c’è nulla da fare,  cittadini non riescono a vedere uno spiraglio nel buio del degrado che avvolge la città, diventano sempre più frequenti le manifestazioni in strada e gli atti di rivolta che in molti quartieri i cittadini stanno mettendo in atto. una protesta non nuova: era già successo a Tor Bella Monaca, San Basilio e Rocca Cencia, in periferie che più di altre soffrono  e vivono il problema sulla propria pelle“

Cassonetti rovesciati e portati al centro della strada in zona Laurentino, pieni e rovesciati in zona Montagnola con liquami e odori terribili che inondano la strada, le case circostanti e i negozi della zona. La situazione in molti quartieri è ormai insostenibile e non si riesce a comprendere come la discussione tra Regione Lazio e Comune di Roma non riesca ad arrivare ad una conclusione da tregua politica per il bene della popolazione.

In questa discussione sono due gli attori principali, l’assessore ai rifiuti della Regione Lazio Valeriani che ha proposto “una discarica di servizio per Roma”, dall’altra parte Pinuccia Montanari, assessore all’Ambiente del Comune di Roma che  ha escluso categoricamente l’eventualità di una nuova discarica, tornando a chiedere che vengano autorizzati gli impianti di compostaggio che però per essere realizzati ci sarà bisogno di tre anni, guarda caso il termine del mandato Raggi. La stessa Montanari ha aperto però ad un altro scenario per l’indifferenziato “Roma Capitale non accetterà mai una discarica di servizio, ma siamo intenzionati a proporre anche in tempi brevi delle soluzioni impiantistiche anche tecnologicamente avanzate, proprio per trattare l’indifferenziato. Già da ora se la Regione ci autorizzerà per l’impiantistica sostenibile anche dell’indifferenziata noi siamo disponibili subito a proporla” una proposta che non ha al momento nessuna base progettuale conosciuta e sembra essere più che altro una risposta propagandistica e di carattere politico.

Dal blocco della discarica di Malagrotta e la messa in mora delle attività legate all’imprenditore Cerroni la Città non ha più avuto un servizio di raccolta e smaltimento rifiuti degno di una capitale occidentale ma continua a peggiorare  mentre l’amministrazione comunale e regionale pensano in prima istanza a regolare i conti di una diatriba politica senza pensare ai cittadini.

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