Caso Tim, il Mise convoca le parti, UGL in prima fila

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Domani si apre il tavolo di discussione con i sindacati avviato dal Ministero per lo sviluppo economico per discutere la difficile situazione del settore telecomunicazioni che non comprende solo la cassa integrazione dei 4.000 dipendenti Tim annunciata nei giorni scorsi.

” gli attori sono tanti, ma tanti saranno anche gli scenari che si potranno prospettarsi nel breve e medio termine” ha dichiarato Daniele Barranca responsabile tlc del sindacato UGL, “Telecom andrà avanti nel piano di riorganizzazione aziendale ed ingaggerá un braccio di ferro senza precedent con il sindacato.”

Promette battaglia il sindacato che si oppone fortemente alla richiesta di GIGS effettuata da TIM in un momento molto delicato per il paese con un governo in fase di avvio e i responsabili del Mise ormai in fase di avvicendamento e quindi senza nessuna volontà di avviare una discussione che non avrebbero portato a termine

“Sono fermamente convinto che lo scenario di trasformazione digitale impone un necessario cambiamento di Tim” ha aggiunto Barranca ” Tale cambiamento in nessun modo può, e deve, essere pagato dai lavoratori e dalle loro famiglie!”

Si prospetta quindi una battaglia dura che dovrà però coinvolgere tutto il settore e non solo i dipendenti sia per cercare di evitare un numero così alto di esuberi sia per non creare un precedente con decisioni unilaterali che non siano state discusse con le sigle sindacali.

Ci si aspetta però nel nuovo governo appena insediato un maggior interessamento del Ministero affinché certe pratiche non diventino uso comune tra le aziende a scapito delle fasce più deboli sopratutto in una fase di crisi ancora acuta.

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